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Recensioni |
Pubblicato il 21/03/2014 alle 22:32:22 | |
Diodato: E forse sono pazzo, showcase a Roma
Qualcosa di unico, che aggiunge alla musica italiana un'impronta internazionale.
Dopo aver calcato con successo il palco di Sanremo con la sua Babilonia, Diodato imbraccia la chitarra acustica e, completo di band, girà l'Italia con alcuni showcase.
21 Marzo, è la volta di Roma e noi siamo presenti, insieme ad un caloroso pubblico, per incontrare e raccontarvi Diodato.
Stefano Mannucci dirige lo show intervallando, un pezzo e l'altro, con domande che portano a svelare l'artista emergente oltre la sua musica.
Diodato scalda le corde vocali con il pezzo che da il titolo all'album E forse sono pazzo, seguito da Ubriaco.
Si crea un simpatico siparietto con Mannucci che ironizza sui titoli del disco, che sembrerebbero non annunciare buone speranze, perchè parlano di pazzia, patologia, alcolismo e panico. Diodato scherza e sorridendo racconta di quanta bellezza ci sia nascosta sotto le cose di ogni giorno, e di come, soprattutto da un evento negativo, si possa trarre insegnamento. E' di questo che parlano i suoi pezzi, di come ci si perda a volte incastrati in quello che non c'è invece che guardare ai doni delle piccole cose.
In questi giorni difficili per lo sgombero dell'Angelo Mai a Roma, posto sotto sequestro, si tocca anche questo argomento. Molto legato a questo luogo, dove Diodato è cresciuto come artista, provando emozioni e realizzando sogni, ci racconta del contatto umano che ha trovato in quel luogo e che poi ha preso un'altra forma con il suo arrivo al grande pubblico.
Ricorda con emozione la sua esibizione al concerto del 1° Maggio 2013 nella sua città, Taranto, dove suonò per sostenere l'iniziativa del Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti, in una giornata incentrata sulla crisi del lavoro. E' un artista impegnato Diodato e promette di continuare su questa linea con i prossimi appuntamenti che a breve verranno annunciati.
E' la volta di Babilonia, molto apprezzata anche dalla grande Mina, pezzo che infiamma il pubblico della Feltrinelli.
Prima di firmare gli autografi e dedicarsi ai fans con la sua simpatia e umiltà di bravo ragazzo, Diodato chiude la serata con la bella iniziativa di suonare 10 secondi di ogni pezzo del disco per non deludere nessuno dei presenti, viste le numerose richieste.
E' potente e chiara la voce di Diodato e ascoltandolo dal vivo si coglie perfettamente l'unità con la sua band. Qualcosa di unico, sicuramente non comune, che aggiunge alla musica italiana un'impronta internazionale.
I prossimi appuntamenti:
28 Marzo Feltrinelli Bari
02 Aprile SEMM Music store, Bologna
03 Aprile Ibs.it Bookshop, Firenze
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