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Recensioni |
Pubblicato il 05/04/2010 alle 11:03:01 | |
Londra. O2 Arena. Peter Gabriel porta in scena la magia
Nella capitale inglese l'artista di Bath presenta il New Blood Tour. Un concerto per voce e orchestra impossibile da dimenticare: puro divertimento, come il nostro corrispondente da Londra certifica!
Nella capitale inglese l'artista di Bath presenta il New Blood Tour. Un concerto per voce e orchestra impossibile da dimenticare: puro divertimento, come il nostro corrispondente da Londra certifica!
Vorrei partire da tre cose che mi hanno colpito aldilà del concerto in se. Mezzora prima dell'inizio del live, senza che nessuno se lo aspetti, sale sul palco Peter Gabriel. E l'incredulità nei presenti diventa stupore quando si capisce il perchè dell'improvvisata: presentare l'artista che farà da supporto al live suonando prima di lui.
Il concerto parte e la disposizione sul palco è quantomeno originale. L'orchestra al centro, sulla sinistra le due coriste, sulla destra Peter Gabriel. E' un suo concerto e rimane ai margini per mettere al centro dell'attenzione gli orchestrali. Durante tutto il live l'artista inglese regala applausi ai vari componenti facendoli alzare e presentandoli per nome e cognome.
Eccola lì davanti a me la prova che la grandezza di un artista si misura anche dalla sua umiltà, lontano da certi divismi di casa nostra perpetrati da cantantucoli che in fatto di materia artistica sono forse soltanto degni di allacciare le scarpe a Peter Gabriel. Detto questo, il New Blood Tour è puro godimento. Godimento della voce di Gabriel, che come la voce dell'anima, del tempo che scorre, del vento che accarezza il viso a primavera e della memoria delle corse a perdifiato da bambino, diventa puro liquido che circola nelle vene, apre i polmoni, invade il cuore e scende giù dritta fino allo stomaco. Profondità e splendore. Godimento di sentire una grande orchestra suonare dal vivo, esperienza unica ed impressionante, soprattutto quando a pieno regime diventa un'onda di suoni e colori. Insomma ... godimento per ciò che è bello, per il fatto di capire che la fiamma della grande arte si preserverà grazie a menti geniali e sensibili come quella di Peter Gabriel.
Il concerto è un spettacolo in due atti. Nella prima parte è stato eseguito il nuovo disco Scratch my back, che si presenta in tutta la sua originalità e magnificenza. Ma è stata in particolar modo la seconda parte a segnare la mente ed il cuore dei presenti, con Peter Gabriel impegnato ad interpretare i suoi pezzi, fra grandi classici e momenti più da intenditori, ovviamente completamente riarrangiati in una veste orchestrale che sarà difficile dimenticare. Già dalle prime note di “San Jacinto” il pubblico è in visibilio e fra tutte le perle indicare la più riuscita è un'impresa. Sicuramente ascoltare “Signal to noise” con l'orchestra che avanza possente è da urlo, come perdersi fra gli archi di “Mercy street”, mentre c'è stato un sussulto generale sul grido iniziale di “The rhythm of the heat”, difficile immaginarla lontano dal mondo percussivo della versione originale, eppure Peter Gabriel è riuscito nell'impresa di commuovere 30.000 persone.
Gran finale con “In your eyes” e “Don't give up” seguite da un intenso brano strumentale tratto da “Ovo”, “Low light”, con l'artista inglese che chiude la serata con poche, dolci, note di pianoforte.
Pochi concerti sono in grado di cambiarti l'anima, di effettuare un risciacquo in grado di lavare via ogni dolore, restituendoti l'amore per le cose belle che ancora... fortunatamente esistono. Questo concerto lo è stato, Peter Gabriel è a tutti gli effetti maestro di arte e di vita.
Set list:
1) Heroes
2) Boy In The Bubble
3) Mirrorball
4) Flume
5) Listening Wind
6) The Power Of The Heart
7) My Body Is A Cage
8) The Book Of Love
9) I Think It's Going To Rain Today
10) Apres Moi
11) Philadelphia
12) Street Spirit
13) San Jacinto
14) Digging In The Dirt
15) Downside Up
16) Signal To Noise
17) Mercy Street
18) The Rhythm Of The Heat
19) The Drop
20) Darkness
21) Solsbury Hill
22) In Your Eyes
23) Don't Give Up
24) Low Light
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