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Pubblicato il 20/01/2000 alle 00:00:00
Il grande ritorno di Blondie
di Lucia Salinas

Formato nel 1974 dal chitarrista e studente d’arte Chris Sten e dalla “coniglietta di Playboy” Deborah Harry, che divenne la vocalista del gruppo, “Blondie” si rivelo’ subito una delle piu’ grandi pop band, o meglio rock band, esistenti sul panorama musicale americano. La loro musica “punk”e i loro testi a volte umoristici vennero apprezzati immediatamente principalmente dal pubblico giovanile un po’ pazzo.
Nel 1975 raggiunse l’allegra brigata il pianista Jimmy Destri e insieme iniziarono a cantare in alcuni locali newyorchesi; ma e’ nel 1977 che faranno uscire il primo album “Blondie”, che in Inghilterra vendette piu’ di 20 millioni di copie. La prima hit negli States fu la celeberrima “Heart of glass”, canzone di rara raffinatezza vocale nella quale la brava cantante gioca molto sugli acuti, suo punto di forza.
Il tempo della gavetta fini’ e il gruppo si trovo’ ad affrontare un pubblico di fans sempre piu’ vasto: sono proprio loro che fecero arrivare la semplice “Sunday Girl” e la trascinante “The tide is high” ai primi posti delle classifiche inglesi.
Ad un certo punto pero’, Debbie (soprannome di Deborah datole dai fans) fece uscire il suo primo album da solista “Koo KOo”, e Chris venne affetto da una rara malattia genetica e venne aiutato dalla stessa Harry...insomma nel 1982 il loro ultimo concerto saluta tutti gli ammiratori che li hanno portati al successo.
Nel Febbraio del 99, dopo vari lavori nel campo della musica portati a termine separatamente, la band si riunisce per far uscire “No exit”, album contenente molti inediti tra cui ricordiamo la straordinaria “Maria”, una delle loro migliori produzioni di sempre.
Grazie a questo album il gruppo condurra’ numerosi concerti in Australia, Inghilterra e America.
A pochissimi mesi fa risale il loro primo album live, dove vengono ripercorsi in maniera egregia i loro grandi successi (l’unica cosa che non si capisce e’ il perche’ non abbiano incluso anche “Island of lost souls”, il loro successo americano del 1982 che avrebbe segnato la loro separazione).
Il disco “live” registrato a Londra e in alcune localita’ statunitensi e’ veramente energico, le canzoni non sono tutte straordinarie ma la voce della cantante regge abbastanza bene nonostante non dia molto spessore alle canzoni che lo richiedono. E...dulcis in fundo, e’ forse il loro vero primo album che segna il loro ricongiungimento artistico.
Questo disco, cui la copertina e il libretto interno sono veramente terribili, e’ uscito insieme al video live, venduto separatamente.
Anche il canale satellitare americano “Direct Tv" ha gia' inziato a trasmettere 24 ore su 24 durante ogni fine settimana un concerto che la band ha tenuto recentemente a New York. Personalmente l’ho visto e devo dire che non e’ male....l’unica cosa e’ che la cantante non ha molto carisma e lo spettaccolo va avanti in modo abbastanza noiosetto, seppur alcune canzoni possiedono una piccola dose di carica. Non posso dire che il gruppo sia migliorato, ma comunque riesce sempre a farsi valere.

Per maggiori informazioni su “Blondie” e’ a disposizione il sito www.blondie.net

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