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Comunicati |
Pubblicato il 10/04/2017 alle 09:57:45 | |
Musicultura 2017, presentati dal vivo i 16 finalisti
La serata condotta da John Vignola di Radio Uno Rai partner di Musicultura, ha visto l’esibizione dal vivo dei sedici finalisti del festival 2017.
“È la terza volta che vengo a Musicultura: nel 94 con Lucio Dalla, nel 2014 ed oggi. Grazie per avermi accolta in questa famiglia dove ci coccoliamo tra artisti, sto facendo una cosa simile con “Officina Pasolini” una factory d’accoglienza gratuita per giovani artisti a Roma, partner di Musicultura”. Ha raccontato Tosca al grande pubblico del festival.
“Sono molto curiosa di ascoltare tutti, da Musicultura si nasce sotto un segno di libertà, e la possibilità di essere delle piccole forze senza essere inquadrati o sottomessi da nessuno; per questo sono contenta di essere qui in veste di madrina questa sera!”. Tosca ha tenuto a battesimo i 16 finalisti di Musicultura presentati nell’anteprima del concerto nazionale al Teatro Persiani di Recanati.
La poliedrica cantautrice romana ha incantato il pubblico del festival trasportandolo in un emozionante viaggio musicale.
“Ho intrapreso da tre anni questo percorso nella musica popolare del mondo, all’epoca ne parlai con Ivano Fossati e lui mi ha scritto questa canzone, Il suono della voce”
Fra canzoni in portoghese Yiddish e rumeno accompagnata dai suoi musicisti Tosca ha fatto volare il pubblico del Persiani in un appassionante viaggio ai confini del mondo.
La serata condotta da John Vignola di Radio Uno Rai partner di Musicultura, ha visto l’esibizione dal vivo dei sedici finalisti del festival 2017.
A seguire i nomi degli artisti e delle loro canzoni corredate da un breve commento del direttore artistico Piero Cesanelli
GIULIA MEI - “Tutta colpa di Vecchioni”
Verità e freschezza di una giovane cantautrice che incolpa (e ringrazia) Roberto Vecchioni per come, a sua insaputa, l’ha spinta a “perdere del tempo” per scrivere canzoni.
LENE - “In fondo al film”
Un’interpretazione tagliente, un’ambientazione scolpita elettronicamente danno voce e scena al racconto di un amore intossicato, giunto al capolinea.
LOVAIN - “ 1,2,3”
Una voce dal timbro netto e insieme struggente vive e fa vivere le cose che canta, in questo caso i travagli e le speranze del valzer della vita.
FRANCESCA SARASSO - “Non c’incontriamo mai”
La verve di una giovanissima e modernissima voce, l’ariosità dell’arrangiamento, l’originale ritratto di due amanti che si cercano senza incontrarsi.
VIRGINIA VERONESI - “Rasserenami”
Una canzone sincera, spigliata, tenace: quasi un mantra per far fronte alle piccole, quotidiane paure interiori che ci frenano nel presentarci sorridenti e recettivi al mondo che sta fuori.
NUNZIA BI – “Filastrocca”
La dolcezza circolare della melodia trasporta chi ascolta nello stato d’animo ideale per cogliere la poesia di un testo delicato e profondo, che si snoda in forma di filastrocca.
SIMONA SEVERINI - “Piccola Elsa”
Parlare ad una figlia che ancora non c’è come se ci fosse, farlo con parole vere come il cielo, rivelatrici come l’inconscio, farlo in una canzone.
NICO GULINO – “La musica non passa”
Questo swing, dalla corta durata, mostra una grande raffinatezza nell’aspetto compositivo, unita ad una notevole disinvoltura interpretativa.
FRANCESCO PAPAGEORGIOU – “Amo la vita da farmi male”
Un segnale importante viene da questo brano: è possibile far convivere una penna abbastanza complicata con una musicalità accattivante e popolare.
LUCA DOLCI – “Starnuti”
Una gradevole sciarada che converge in un ritornello interessante e ben eseguito, come lo sono anche le sezioni precedenti e i giochi linguistici.
LUCIO CORSI – “Altalena boy”
Cantato dinamico e colorato con soluzioni armoniche molto convincenti, che sottolineano l’originalità del brano.
FRE’ MONTI – “In viaggio”
Con un basso iniziale e un bel arpeggio di chitarra, la canzone assume un crescendo che segue la trama narrativa ben raccontata da un particolare timbro vocale.
BOB MESSINI – “Statistica”
In questo scorcio di teatro canzone che dimostra intelligenza e buon gusto, non viene trascurata neanche quella melodicità piacevole sottolineata da accordi aperti.
ALESSANDRO SIPOLO – “Cresceremo anche noi”
La dimostrazione che quando un testo suggestivo si sposa con una melodia popular e raffinata, sostenuta da una calda interpretazione, la canzone d’autore vince.
MIRKOEILCANE – “Per fortuna”
Un brano che evidenzia la vena popolare melodica della canzone romana, vestita da un’ironica tematica di oggigiorno.
IL GRANDE CAPO – “Sottovoce”
Una linea di basso ed una ritmica incalzante accompagnano la vocalità che, nonostante la difficile articolazione del disegno melodico, rimane aperta e fruibile.
Le canzoni finaliste andranno ora a comporre il CD Compilation di Musicultura 2017 e passeranno in mano alla programmazione radiofonica di Radio 1 Rai.
La successiva fase del concorso porterà alla selezione degli 8 vincitori che accederanno alle serate conclusive di Musicultura 2017 all’Arena Sferisterio di Macerata nel prossimo mese di giugno. Gli 8 vincitori saranno scelti dal pubblico dei social e soprattutto dal Comitato Artistico di Garanzia di Musicultura, formato da Enzo Avitabile, Claudio Baglioni, Luca Carboni, Ennio Cavalli, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Gaetano Curreri, Teresa De Sio, Niccolò Fabi, Tiziano Ferro, Max Gazzè, Giorgia, Lo Stato Sociale, Maurizio Maggiani, Dacia Maraini, Mariella Nava, Gino Paoli, Vasco Rossi, Enrico Ruggeri, Paola Turci, Roberto Vecchioni, Antonello Venditti, Sandro Veronesi, Federico Zampaglione, Stefano Zecchi. Al vincitore assoluto, decretato durante le serate finali, andranno in premio i 20.000,00 euro del Premio UBI –Banca Popolare di Ancona.
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