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Interviste
Pubblicato il 19/07/2011 alle 15:23:04
Cristina Nicoletta e Sabrina Napoleone: il festival femminile Lilith dedicato alle cantautrici rock, soprattutto genovesi...
di Francesca Odette Croxignatti
Durante la Notte Bianca di Genova di alcuni anni fa parlano fitto di come poter creare nuovo spazio per la musica al femminile. Nella Berlino degli anni '20, pensando a Vecchioni, i Pink Floyd, Patti Smith, Janis Joplin, Pj Harvey, Edith Piaf.

Durante la Notte Bianca di Genova di alcuni anni fa parlano fitto di come poter creare nuovo spazio per la musica al femminile. Nella Berlino degli anni '20, pensando a Vecchioni, i Pink Floyd, Patti Smith, Janis Joplin, Pj Harvey, Edith Piaf.


Un caldo bentrovato a Sabrina Napoleone e Cristina Nicoletta: vi siete riprese dall'esperienza di Lilith? Che ricordi avete ancora nel cuore?
Sabrina = Beh...... è stata una bella maratona ma...mica è finita! Ora pensiamo a Lilith Estate al Banano Tsunami. Abbiamo ancora tante cantautrici “nella manica”! Ci sono moltissime cose che ricorderò sempre soprattutto l'atmosfera di entusiasmo e di partecipazione che si è creata al Lilith Festival 2011.
Cristina = Eh sì ….. personalmente avevo già partecipato all'organizzazione di altre rassegne musicali, ma questa è stata quella più impegnativa, più articolata, però anche più stimolante. Ricordi? È tutto ancora molto 'fresco', mi restano più che altro suggestioni, legate alle performance delle ragazze e anche ad alcuni interventi dei relatori che hanno partecipato. E poi riflessioni sulle migliorie da apportare ecc.

Come vi siete incontrate? Quando avete deciso di imbarcarvi in una operazione del genere?
Cristina = Guarda caso, il nostro primo incontro è stato ad una manifestazione musicale, durante la Notte Bianca di Genova di alcuni anni fa...c'è stata subito grande sintonia fra noi due. Il Lilith Festival è anzitutto un'idea di Sabrina, che mi ha coinvolto con il suo entusiasmo e mi ha convinto ad andare fino in fondo a questa bella sfida. Anche se da tanto parlavamo dell'importanza di dare visibilità alla nuova scena delle cantautrici liguri, siamo tante, ci conosciamo e molto spesso collaboriamo.
Sabrina =Ci siamo incrociate in diverse occasioni musicali e poi è nato questo sodalizio. Non poteva essere altrimenti siamo anime molto affini.

Chi vi aiutato? Da chi avete avuto una mano inaspettata? Chi invece vi ha lasciato per strada?
Cristina = Moltissimi sono coloro che dobbiamo ringraziare: si è attivata tutta una rete di persone intorno a noi che si sono adoperate per darci una mano: io in particolare vorrei ringraziare Priscilla Jamone che ha curato la grafica, e gli sponsor, tutte piccole realtà, che però hanno dato il loro contributo per aiutarci a coprire almeno una parte delle spese del Festival.
Sabrina = Beh …. diciamo che hanno detto tutti di sì a questo progetto, partendo dalla Fondazione Cultura di Genova fino ai relatori e le cantautrici. Nessuno si è tirato indietro, ognuno ci ha messo del suo e questo non è affatto scontato!

Sabrina Napoleone donna e Sabrina Napoleone musicista: riescono le due entita' a sopravvivere? Qualche hobby lo coltivi?
Sabrina = Non c'è distinzione tra il mio essere donna e il mio essere musicista. Questo è lo spirito intrinseco di Lilith. Hobbies? Leggo, scrivo, guardo films...ho fatto anche teatro per una decina d'anni...

Stesso tipo di domanda a te... Cristina Nicoletta!
Cristina = Sono d'accordo con Sabrina, non c'è distinzione fra la 'donna' e la 'musicista'. Purtroppo c'è la fatica, questo sì, di conciliare la passione e il bisogno immenso di suonare ed esprimersi con le necessità di tutti i giorni, vorrei vivere facendo solo la musicista, ma in questo momento non mi è possibile. Hobby? Mi piace dipingere e fare collages che io chiamo i miei 'paciughi'...

Proviamo ad immaginarci la prossima edizione di Lilith: quale novita' conterra'? Quali quelle a cui sognate ad occhi aperti?
Sabrina = Lilith ha avuto un successo enorme anche con le istituzioni. Spero che il prossimo anno possano darci anche un sostegno economico per far crescere il Lilith Festival. Vorrei poter avere sul palco, come madrina del movimento delle cantautrici emergenti, qualche artista di fama internazionale...
Cristina = Stiamo valutando la possibilità di istituire un Premio Lilith, senza fare del Festival un concorso, piuttosto riconoscendo un tributo al lavoro di una o più cantautrici che si siano distinte per originalità e altri meriti artistici.

Dice il nostro diretur Giancarlo Passarella che la vostra poesia musicale e' pari alla vostra tenacia: cosa mai avra' mai voluto dire? Da quanto tempo lo conoscete?
Cristina = Cosa volesse dire...beh, sarebbe giusto chiederlo a lui, no?! Però sono onorata se pensa questo, ci conosciamo da poco, direttamente, ma conosco bene il suo impegno per portare alla luce i fiori nascosti dell'underground musicale in Italia e la sua serietà e competenza.
Sabrina = Conosco Giancarlo Passarella da più di dieci anni, da quando gli avevo inviato il mio secondo disco e lui ne aveva fatto una bella recensione. Lo stimo moltissimo per il suo lavoro e la sua infinita passione per la musica. Se ha detto questo lo ringrazio infinitamente. Penso che mi abbia compresa molto bene.

Cristina, quali sono stati gli artisti musicali di cui sei stata fan? Chi invece ora ti attrae di piu'?
Cristina = da ragazzina ero una rockettara, ascoltavo più musica straniera che italiana: l'hard rock degli anni'60/'70 e poi la scena grunge degli anni'90: Nirvana e Soundgarden, soprattutto. Ho consumato “Daydream Nation” dei Sonic Youth, mi piaceva la loro capacità di dare al rumore una valenza poetica... Di artisti come Nick Cave, gruppi come i Cure, Joy Division, Bahuaus amavo l'esplorazione dei lati oscuri dell'animo. Come cantante e performer, i miei principali riferimenti erano (e in parte sono tuttora) grandi donne come Patti Smith, Janis Joplin, Pj Harvey, Diamanda Galàs, Nina Simone, Edith Piaf. Tra gli italiani, Fabrizio De André e Battiato sono sempre stati dei punti di riferimento. Però andavo a molti concerti, ascoltavo (e acquistavo!) musica di gruppi sconosciuti. Anche oggi, molto spesso le sorprese migliori le ho dai concerti nei piccoli club in cui suonano gruppi di coraggiosi che macinano chilometri per portare in giro la loro musica: in questo senso, apprezzo chi fa la musica che sente veramente, non quella che è più figa in un dato momento. C'è un'onestà creativo-intellettuale, oltre al cuore e al lavoro che servono per mettere in piedi delle situazioni musicali degne di stima, che mi fa apprezzare tanto chi usa i linguaggi della musica popolare quanto il noise più estremo. Per questo, restando al Lilith Festival, sono felice della scelta che abbiamo fatto facendo suonare artiste come Gaja Mobilji, che propone un folk molto coinvolgente, e Valentina Amandolese o Samuela Schilirò che invece rappresentano il coté più indie-rock.

Sabrina, chi hai amato in gioventu' da un punto di vista musicale? Ed ora?
Sabrina = Direi che ho ascoltato un po' di tutto, ma da ragazzina ho amato moltissimo i cantautori italiani; soprattutto Vecchioni, De Andrè, Guccini, Conte e Gianna Nannini, il rock progressive di Genesis, Yes, Pink Floyd. Ritengo che Bjork sia un genio e adoro Patti Smith a cui, con la mia band, dedico anche uno show tributo.

Se mi chiedi cosa amo ascoltare ora mi accorgo di non avere lo stesso entusiasmo per artisti affermati...Ci sono molti artisti/e emergenti che meriterebbero più attenzione e che soprattutto hanno una maggiore ricchezza espressiva. Ecco oggi preferisco ascoltare prevalentemente artisti emergenti. Cristina Nicoletta ad esempio, e non solo per affetto e amicizia. Potrei farti una lista molto lunga di artisti/e emergenti che adoro.

Trasferiamoci con una macchina spazio/tempo: in quale epoca ti trasferisci e... perche'?
Sabrina = … farei volentieri un viaggio in avanti di qualche centinaio di anni. Vorrei vedere se i mezzi di comunicazione siano riusciti a diffondere cultura e buon senso e aperto vere possibilità di dialogo e confronto.
Cristina = Nella Berlino degli anni '20: luogo e tempo di grande fermento artistico e culturale, di comportamenti persino libertari, almeno in alcuni strati della società, tutto ciò poco prima, anzi quasi contemporaneamente, all'avvento del Nazismo...vorrei capire cosa si respirava allora, se c'era già una certa coscienza di quello che sarebbe successo.

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