|
Interviste |
Pubblicato il 28/08/2008 alle 11:35:19 | |
Massimo Priviero: uno sconfinato amore per il rock e per la poesia più autentica e sentita
È una delle stelle rock nostrane più longeve.
Uno che il rock lo vive da una vita ma che non ha mai dimenticato lo stretto legame che vincola questo genere musicale con la poesia più autentica e sentita.
È una delle stelle rock nostrane più longeve.
Uno che il rock lo vive da una vita ma che non ha mai dimenticato lo stretto legame che vincola questo genere musicale con la poesia più autentica e sentita.
Direttamente ai nostri microfoni
Massimo Priviero.
Massimo il 14 novembre al Rolling Stone di Milano festeggerai alla grande il tuo pubblico con una data molto speciale...Ce ne vuoi parlare?
Con molto piacere perché ci tengo veramente tantissimo a questa data per tanti motivi.
Il primo è perché festeggeremo un importante compleanno, ovvero i vent’anni di distanza dalla pubblicazione del mio primo disco.
E poi perché registreremo finalmente il mio primo cd con relativo dvd dal vivo!
Il primo cd live ufficiale...
Si e ci tengo a sottolinearlo perché girano da tempo altri cd in giro dei miei live che non sono però ufficiali ma ufficiosi! ( ride)
Abbiamo parlato prima del Rolling Stone di Milano...Sbaglio o non avete scelto a caso la location per questo straordinario evento?
Non sbagli affatto!
Del resto se ci pensi il Rolling Stone è uno dei più importanti templi della musica rock in Italia.
Io faccio rock da sempre, dove potevo festeggiare se non lì questa sorta di mio speciale “compleanno allargato”?
Già...Fai rock da una vita. E tu che lo respiri da così tanto come lo vedi il rock oggi? È molto cambiato rispetto a quando hai iniziato ad avvicinarti al mondo musicale?
Ora come allora esistono prodotti dei prodotti interessanti e altri meno.
Alcune proposte valide e originali e altre decisamente ripetitive. In generale vedo come allora un gran desiderio di comunicare con il mondo intero.
E ovviamente oggi le nuove tecnologie, My Space in primis, permettono ai musicisti di farsi conoscere in maniera più rapida e omogenea rispetto a ventina di anni fa.
Massimo il tuo ultimo cd reca il titolo di “Rock and Poems”. Perché questo titolo?
Perché il rock non è solo casino ma è poesia. Poesia vera.
Non bisogna dimenticarlo mai!
E su questa perla di saggezza saluto Massimo con la promessa di rivederci sopra e sotto il palco il 14 novembre al Rolling Stone!
Articolo letto 6513 volte
|