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Pubblicato il 20/02/2017 alle 16:42:46 | |
Nomadi – Nomadincontro / Tributo ad Augusto - Novellara (Reggio Emilia) 18 e 19 febbraio 2017
Oltre 10 mila persone hanno partecipato a Novellara (Reggio Emilia) al tradizionale “Nomadincontro”, appuntamento organizzato da Beppe Carletti e dai Nomadi, cui è abbinato il Tributo ad Augusto, assegnato quest’anno a Enzo Iacchetti.
Oltre 10 mila persone hanno partecipato a Novellara (Reggio Emilia) al tradizionale “Nomadincontro”, appuntamento organizzato da Beppe Carletti e dai Nomadi, cui è abbinato il Tributo ad Augusto, assegnato quest’anno a Enzo Iacchetti. Sul palco anche Lorena Bianchetti, Marino Bartoletti, Sammy Basso e Alberto Veronesi.
L’evento si svolge ogni anno in concomitanza con il 18 febbraio, giorno di nascita di Augusto Daolio. Obiettivo dell’appuntamento è quello di ricordare l’umanità, la simpatia, la generosità e la profonda cultura di Augusto Daolio, l’indimenticabile cantante del gruppo musicale dei Nomadi scomparso l'8 ottobre del 1992. Quest’anno saranno 25 anni dalla scomparsa di una delle voci più significative della musica italiana, ma nonostante il passare del tempo l’affetto e la passione dei fans dei Nomadi e degli appassionati di musica verso Augusto Daolio non solo non è diminuito, ma ha trovato sempre nuovi estimatori, spesso giovanissimi, che hanno deciso di abbracciare la musica dei Nomadi e farne uno dei loro punti di riferimento.
Quest’anno, vista la particolare ricorrenza, Beppe Carletti ha allestito un programma importante, che oltre alla musica ha abbracciato l’arte (con la mostra “Augusto Arboreus”, a cura di Rosanna Fantuzzi, dove hanno trovato posto alcuni dei quadri più significativi realizzato dallo stesso Daolio) e la storia dei Nomadi, ripercorsa nella mostra iconografica “50 anni di Nomadi”, senza dimenticare l’impegno che il gruppo ha riservato in questi anni al sociale e alla solidarietà come ricordato nel convegno di domenica mattina “Il viaggio Nomade – Luoghi e incontri di una vita sulla strada”, cui hanno partecipato, tra gli altri, Beppe Carletti, Marco Scarpati (Ecpat Italia) e Pierluigi Senatore (direttore relazioni esterne di Radio Bruno e fondatore di Rock No War). E poi spazio alla musica. Sul palco del Pala Enel Energia ci sono state tante nuove proposte interessanti. Alcune vengono direttamente dalla scuderia dei Nomadi, come i Perimetro Cubo e Giorgia Nicoli che hanno già lanciato i loro primi lavori, mentre il futuro è stato rappresentato dai vincitori dei vari concorsi dedicati ad Augusto Daolio. Nello spazio domenicale, presentato da Alessio Di Francesco, si sono esibiti Roberta Marilungo, Michela Mussoni e i Senna.
Sabato 18 e domenica 19 febbraio sono dunque tutti stati dedicati alla memoria di Augusto. I Nomadi (ora composti da Beppe Carletti, Daniele Campani, Cico Falzone, Massimo Vecchi, Sergio Reggioli e Cristiano Turato) hanno tenuto due concerti superlativi, che hanno riservato anche alcune sorprese per i fans. Nel primo show, quella di sabato sera, la band ha attaccato con un set al fulmicotone: in apertura “Senza patria”, quindi “Sangue al cuore”, “Gli aironi neri”, “Noi non ci saremo” e “Il fiore nero”. Tra i brani anche “Sera Bolognese”, che in tanti aspettavano da tempo di poter riascoltare, e che nell’interpretazione di Cristiano Turato è risultata perfettamente riuscita. Nel lungo show anche “Animante”, “Ma noi no!”, “La canzone del bambino nel vento (Auschwitz)”, “Se non ho te”, “Ti lascio una parola (Goodbye)”, “Dove si va”, “Un pugno di sabbia”, “Io voglio vivere” e il gran finale con “Ho difeso il mio amore”, “Ma che film la vita”, “Canzone per un'amica”, “Dio è morto” e “Io vagabondo”.
Domenica 19 febbraio, invece, è stata anche la giornata dei riconoscimenti e degli ospiti. Marco Barbieri sul palco del Pala Enel Energia ha condotto una maratona di solidarietà. Rosanna Fantuzzi, presidente dell’associazione Augusto per la Vita, ha consegnato 15 mila euro a sostegno del progetto di ricerca “Ottimizzazione dei tumori polmonari” a cura dei dipartimenti di medicina dell’Università di Bologna e dell’Università di Parma. C’è stato il momento del “Tributo a Dante Pergreffi”, mentre il giornalista Marino Bartoletti ha consegnato sul palco a Beppe Carletti una maglia rosa, come quella del Giro d’Italia di ciclismo, per la musica “pulita e fatta di impegno puro”. Commovente la testimonianza di Sammy Basso, ragazzo affetto da progeria che da diverso tempo è impegnato in iniziative volte a diffondere le conoscenze sulla propria malattia e a promuovere la ricerca su di essa, tanto che ha fondato l'Associazione Italiana Progeria Sammy Basso (A.I.Pro.Sa.B.). Poi sul palco è arrivata la conduttrice del programma “A sua immagine” di Rai 1, Lorena Bianchetti, che ha ricevuto il premio “Amica dei Nomadi”. Con lei il taglio della tradizionale torta gigante, dedicato al XXV Tributo ad Augusto.Sulle note di “C’è un Re” è poi iniziato il secondo concerto dei Nomadi, caratterizzato da canzoni di spessore come “Una storia da raccontare” e “Senza patria”. Tra i cori, gli striscioni e i messaggi del Popolo Nomade si respira una bella atmosfera. Beppe Carletti è riuscito a creare un legame forte con il pubblico, che lo ripaga nota dopo nota. Molto belle le versioni di “Così sia”, “La vita che seduce” e “20 de Abril”. Tra i classici non sono mancate “La canzone del bambino nel vento (Auschwitz)”, “Il vecchio e il bambino” e “Ala bianca”, mentre “Voglia d'inverno” è stata la chicca della giornata. Il finale è stato tutto per “Io voglio vivere”, Ho difeso il mio amore”, “Ma che film la vita”, “Canzone per un’amica” e “Dio è morto”. E proprio nel finale c’è stata l’assegnazione del XXV Tributo ad Augusto a Enzo Iacchetti, che si è presentato sul palco con la maglia dei Nomadi, di cui è sempre stato un estimatore. Iacchetti è un’artista che in questi ultimi anni ha molto abbracciato la musica, come il suo recente omaggio a Giorgio Gaber. Iacchetti ha ricevuto il riconoscimento da Umberto Veronesi e ha deciso di destinare il contributo ricevuto in premio all’associazione italiana per la ricerca sul cancro (Arca). Sul palco è poi tornata anche Lorena Bianchetti. Tutti insieme hanno concluso la due giorni di musica e solidarietà sulle note di “Io vagabondo”.
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