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Recensioni |
Pubblicato il 08/03/2008 alle 10:55:42 | |
Paolo Pallante - Da piccolo giocavo a bocce (RoadHouse Records 2007), swing al terzo piano di un palazzo bello, ma da rifare
Disco nato in un momento in cui l'aria puzzava di primavera, anche se questo artista di Tivoli componeva sui suoi divani in pieno Dicembre: in fondo la vita è uguale a un maledetto gioco di carambole e rinterzi! Basta trovare un pallino...
Disco nato in un momento in cui l'aria puzzava di primavera, anche se questo artista di Tivoli componeva sui suoi divani in pieno Dicembre: in fondo la vita è uguale a un maledetto gioco di carambole e rinterzi! Basta trovare un pallino...
Filosoficamente ci dichiara che ...le bocce sono un gioco di lenti avvicinamenti all'obiettivo... e la vita e' uguale: basta trovare un pallino e cercare di avvicinarsi il piu' possibile.... Peccato che poi confessi che l'indolenza a volte lo avvinghi: si mette sul divano a comporre, ma cade spesso nel dormiveglia e poi si alza, si vede ingrassato e vuole partecipare al matrimonio di un amico caro, ma nel vestito buono non c'entra piu' la pancia...
Meno male che nella splendida Ora sono felice la sua analisi dei rapporti umani diventa concretezza nel confessare gli alti e bassi di un rapporto interpersonali...Ti ho sentito parlare fingendo di dare risposte sensate / ma io so che pensavi soltanto / al modo per farmi sentire lontano / dal tuo mondo speciale e dorato / come la fettina panata / pero' la puzza di fritto non e' la stessa / e non se ne va... .... la fisarmonica di Antonello Salis e' la classica ciliegina sulla torta e rende il brano una ballata gitana (che potresti ascoltare nella festa di paese o al Luna Park) dal sapore agrodolce o amara in senso biblico.
Paolo Pallante - Da piccolo giocavo a bocce
1) Ciammaruchigli
2) Il tofu di zezza
3) La sposa ha detto si'
4) Mai nessuno
5) Ora sono felice
6) Treno che passi
7) Sotto la sabbia
8) Terzo piano
9) Perfino un'idea
19) Come un'onda
11) Alle vogel sind shon da
12) Il girono che muoio
Undici canzoni, registrate grazie all’esperienza e alla bravura di Maurizio Montanesi e che portano la firma di Paolo Pallante. Un progetto ambizioso, che si muove a metà strada tra il jazz, la canzone, il teatro e la pura improvvisazione. Suonato e inciso in presa diretta questo disco intende restituire all’ascoltatore il gruppo così come si esprime dal vivo, senza limitare l’espressività dei musicisti che hanno prestato il loro talento alla realizzazione di questo progetto.
Oltre alla formazione stabile costituita da Paolo Pallante alla chitarra e alla voce, EricDaniel al sax (Zucchero, Alex Britti, Andrea Bocelli, Joe Cocker, George Benson, Astrud Gilberto, Paul Young, Manhattan Transfer, Gil Evans…), Carlos Sarmiento al pianoforte (Manantiales, Roberto Evangelisti, Rubèn Chaviano, David Hoffman, Tony Esposito, Eugenio Bennato, Teresa De Sio, Tony Cerqua, Jenny B, Marco Tamburini, Javier Girotto, Alfonso Deidda, Marco Siniscalco…), Toni Armetta al contrabbasso e basso freetless (Scott Henderson, Rodolfo Maltese, Irio de Paula, Rocco Zifarelli, Randy Brecker, “famiglia” Corvini, Fabrizio Fratepietro, Oraçio "er negro" Hernandez, Ettore Fioravanti, Fabrizio Sferra, Andrea Bocelli, Francesco di Giacomo, Mia Martini, Ami Stewart, Vincent Toma, Banco del Mutuo Soccorso, Mauro Pagani, Antonello Salis, Giovanni Imparato, Michele Rabbia…), Francesco De Rubeis alla batteria (Indaco, Carlo Mezzanotte, Arnaldo Vacca, Rodolfo Maltese, Massimo Carrano, Karl Potter, Mauro Pagani, Francesco Di Giacomo, Nando Citarella, Michele De Vito) e Raul Scebba alle percussioni (Gary Burton, Carlos Aldama, Alejandro Carvajal, Angel Chang, Horacio Hernandez, Calixto Oviedo, Daniel Diaz, Michele Ascolese, Javier Girotto, Giovanni Imparato, Nando Citarella, Natalio Mangalavite, Marco Siniscalco, Tamburi del Vesuvio, Ondabuena Hotel, Natalio Mangalavite Trio, suona stabilmente nell’ Orchestra di Piazza Vittorio...), troviamo importanti collaborazioni:
Antonello Salis alla fisarmonica e Antonio Marangolo che oltre ad aver suonato il sax su “Treno che passi”, ha anche arrangiato il brano stesso e scritto e diretto l’orchestra su “Perfino un’idea” e su “La sposa ha detto si”.Mike Applebaum alla tromba e flicorno e Massimo Pirone al trombone e alla tuba completano l’ensamble. Un disco “adulto” presentato in anteprima all’AUDITORIUM parco della musica di Roma il 6 Maggio in un concerto-spettacolo che ha visto la presenza dei musicisti che ne hanno permesso la realizzazione e di Alessandro Haber.
…in fondo la vita è uguale a un maledetto gioco di carambole e rinterzi,
basta trovare un pallino e cercare di avvicinarsi il più possibile....
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