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Rumours |
Pubblicato il 27/01/2014 alle 13:07:25 | |
Lorde trionfa ai Grammy Awards
Se qualcuno avesse avuto ancora dei dubbi sulla 17enne neozelandese Lorde è arrivato il momento di gettare la spugna e ammettere che è lei la novità di questi mesi e la dominatrice dei Grammy Awards di quest’anno.
Se qualcuno avesse avuto ancora dei dubbi sulla 17enne neozelandese Lorde è arrivato il momento di gettare la spugna e ammettere che è lei la novità di questi mesi e la dominatrice dei Grammy Awards di quest’anno.
Durante la cerimonia di consegna dei premi della musica, ieri sera a Los Angeles, Lorde, infatti, si è portata a casa ben due statuette: Record of the Year e Best Pop Solo Performance entrambe per Royals, brano con cui Lorde si è fatta conoscere in tutto il mondo.
Difficile riassumere in poche righe i successi ottenuti da Ella Yelich O'connor (questo il vero nome di Lorde) in pochi mesi: oltre 6 milioni di download per “Royals” nel mondo (in Italia il brano è già stato certificato Platino), primo posto della classifica ufficiale americana dei singoli più venduti con “Royals” e 1mo posto della classifica dei dischi più venduti in America con l’album “Pure Heroine”, in lizza per ben 4 nomination ai Grammy (oltre le due per cui ha ricevuto il premio era stata nominata anche nella categoria Song of the Year per “Royals” e Best Pop Vocal Album per “Pure Heroine”) e una nomination ai Brit 2014 come International Female Solo artist.
Per questa ragazza (inserita dal TIME nella lista dei 16 teenager più influenti degli Stati Uniti) la strada verso il successo non sembra avere battute d’arresto: il suo nuovo singolo “Team" ha già superato le 9 milioni di views su VEVO.
Scoperta all'età di 12 anni da un talent scout della A&R, Scott Maclachlan, Lorde ha iniziato il suo sviluppo artistico lavorando già da subito con diversi compositori. Un EP uscito in sordina nel 2012 ha spianato la strada a "Royals", brano che nel giro di pochi giorni si è piazzato al vertice della classifica Neozelandese per 3 settimane, assieme ad altri 3 suoi brani (“Tennis Court” e altre 2 canzoni estratte da “The Love Club” Ep), facendo diventare Lorde la prima artista Neozelandese ad avere 4 propri brani contemporaneamente nella top 20. Successo che ha aperto la strada al mercato americano con i risultati straordinari di 1 primo posto tra i singoli e la copertina di Billboard America.
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