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Pubblicato il 02/09/2009 alle 12:14:44
La sindrome di Bollani: tutto quello che c'è da sapere sul grande pianista
di Martina Neri
Valentina Farinaccio, Marco Sutera e Vincenzo Martorella sono gli autori de "La sindrome di Bollani",Vanni Editore. Prefazione di David Riondino e Postfazione di Enrico Rava.

Valentina Farinaccio, Marco Sutera e Vincenzo Martorella sono gli autori de "La sindrome di Bollani",Vanni Editore. Prefazione di David Riondino e postfazione di Enrico Rava.

Il titolo del libro si rifà a quello del romanzo pubblicato dal pianista, per la prima volta nelle vesti di scrittore, nel 2006: “La sindrome di Brontolo” ed è una chicca imperdibile per gli appassionati, ma è, soprattutto, una interessante lettura per tutti gli altri che conoscono Bollani "soltanto" nelle vesti del grande jazzista oppure lo hanno visto come fine intrattenitore alla corte di Renzo Arbore o ne hanno sentito parlare come di quello che suona le canzoni dei cartoni animati a fine concerto o, semplicemente, come testimonial dell’acqua minerale in tv.

Il volume si apre con una prefazione affidata a David Riondino ed è strutturato in modo tale che il lettore possa fare salti, andare avanti per poi tornare indietro, senza perdere il filo del racconto.

La parte iniziale è una sorta di biografia: si va dall’infanzia ai giorni nostri, si racconta l’iter formativo e la gavetta del giovane Stefano che affianca, in maniera apparentemente confusionale, studi classici accademici alla passione per il jazz; la radio ai concerti con Raf e Paolo Vallesi; le imitazioni agli incontri e alle collaborazioni con i più grandi musicisti jazz del mondo. Il corpo centrale invece, è costituito da una lunga intervista in cui Bollani, attraverso le sue parole, ci illumina su ogni aspetto possibile della sua vita, della carriera e, più in generale, del suo pensiero nei confronti della musica.

Tantissime le personalità con cui è entrato in contatto negli anni,fonti di ispirazione e colleghi con cui realizzare progetti inusuali. Si parla di tutti: dall'insegnate Luca Flores allo stesso Riondino, Bobo Rondelli,Irene Grandi, Petra Magoni e tanti altri.

Citando la postfazione di Enrico Rava: “Ci sono molti Bollani che scorrazzano per l’Italia” e in questo libro si sono dati tutti appuntamento per parlare ognuno di sé a ruota libera componendo, tessera dopo tessera, quel puzzle meraviglioso e scoppiettante che è la personalità del musicista jazz più eclettico che abbiamo in Italia, che voleva essere come Celentano ma che, strada facendo si è innamorato di Carosone.

L’opera ha una particolarità che è allo stesso tempo un grande pregio: somiglia pienamente alla persona che è chiamata a raccontare. E’ un libro serissimo, ma allo stesso tempo molto divertente. Il saggio critico finale curato da Vincenzo Martorella che,in teoria,dovrebbe rappresentare la parte più accademica del testo è contemporaneamente serissimo e spassoso. Questa è la cifra che da sempre caratterizza Bollani quale “unicum” nella storia del jazz italiano: l’attitudine giocosa nei confronti della musica, pur mantenendo verso di essa un rispetto profondo.

Il grande lavoro che hanno fatto Valentina Farinaccio e Marco Sutera è quello di restituire al lettore, oltre alla varietà e puntualità delle informazioni e delle analisi, la persona che sta dietro al musicista.

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