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Recensioni
Pubblicato il 05/10/2004 alle 00:30:31
Brian Wilson: Smile, il capolavoro terminato
di Alessandro Mallozzi; Fonte: www.alicenonlosa.it
Grazie al nostro inviato Marco Portiglia, Musicalnews sbarca a Los Angeles per raccontarci l'anteprima al pubblico americano, duecento persone, dell'album più atteso della storia della musica rock, Smile!

I miracoli accadono anche nel mondo della musica.
Smile, l'album che avrebbe dovuto essere pubblicato ben 37 anni fa, leggendariamente conosciuto come ‘Il Capolavoro mai terminato’ è qui tra noi e le cinque stelle di Rolling Stone Magazine ci dicono che non stiamo sognando.
Improvvisamente, l’anno scorso - grazie all’incoraggiamento della moglie e di alcuni amici- Wilson decide di riprende in mano i vecchi demos e con l’aiuto del compagno storico Van Dyke Parks porta a completamento quello che probabilmente e’ uno degli album piu’ belli mai prodotti nella storia della musica.

Brian Wilson sceglie Los Angeles, sua citta’ natale, ed il Center Stage-Burbank, per presentare in anteprima al pubblico americano il tanto atteso Smile.
Supportato splendidamente dalla sua band di dieci elementi, accompagnata da una sezione di fiati di Stoccolma, il leader dei Beach Boys regala ai duecento fortunati un concerto di rara bellezza.
“Benvenuti e grazie di essere accorsi numerosi. Siamo finalmente pronti per presentarvi questo atteso ‘lavoro’. Speriamo che siate pronti a riceverlo”.
Cosi’ esordisce il cantante californiano.
L’esecuzione dell’album per intero viene preceduta da un mini set acustico di tre canzoni eseguite dalla band e Wilson in cerchio.
Il primo brano e’ Surfer girl, seguita da Wendy, dedicata alla figlia da poco diventata madre.
Si crea una atmosfera molto intima e suggestiva: sembra di essere tornati agli anni d’oro del musicista californiano.
Per un momento e’ come se i Beach Boys fossero di nuovo riuniti insieme, seduti sulla spiaggia, ridendo, scherzando e suggerendo canzoni da cantare per puro divertimento.
I brani che compongono Smile vengono divisi in tre sezioni o “movements” come vengono chiamate dallo stesso Wilson.
Smile non e’ una semplice raccolta di canzoni, e’ un ‘Concept-album’, un’opera rock dove ogni pezzo e’ collegato all’altro concettualmente e musicalmente.
I suoni e le armonie riprodotte dal vivo sono quanto di piu’ complesso e meraviglioso si possa immaginare.
Si comincia con la bellissima melodia ‘a cappella’ di “Our Prayer” che sfuma in “Heroes and Villains” una mini-sinfonia che trasmette la sognante visione musicale di Wilson del vecchio selvaggio Ovest fatto di Saloon, Piano bar, Cowboys e rituali dei Nativi Americani.
Sono passati 37 anni ma nessuno sembra accorgersene, Mr.Wilson riesce a regalare le stesse emozioni che negli anni 60 ne fecero un’icona rock.
Tra la prima e la seconda sezione c’e’ anche il tempo per una chicca; Brian e la sua band si esibiscono in una versione mozzafiato di “I Get Around” la prima canzone dei Beach Boys ad arrivare al numero 1 delle charts americane nel lontano Giugno 1964.
Nella successiva mezz’ora Wilson regala una serie di perle, una dopo l’altra. Ed e’ stupefacente constatare come pezzi gia’ conosciuti come “Cabinessence”, “Wind Chimes” o “Wonderful” si incastrino perfettamente nel mosaico sonoro dell’album.
Il concerto e’ caratterizzato da un continuo cambiamento di ‘mood’. Si passa dalla malinconia di “Surf’s Up” alla solare “In Blue Hawaii”.
Da pelle d’oca il finale con una versione riarrangiata di “Good Vibrations”, lunga oltre cinque minuti, che termina con una standing ovation da parte del pubblico presente.
A quasi 40 anni di distanza Wilson si riconferma uno dei piu’ grandi geni musicali di sempre.
E al pari di altri grandi artisti, fraintesi e non capiti da giovani, Wilson ha dimostrato, con coraggio e talento, che era avanti coi tempi.
Il ‘Surfer Boy” e’ tornato per mantenere una promessa vecchia 37 anni: regalare al mondo quella che defini’ “A Teenage Symphony to God”.
E le promesse si sa, vanno mantenute.......

Marco "Losang77" Portiglia

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