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Recensioni |
Pubblicato il 29/01/2014 alle 11:32:25 | |
Radiogram è l’album di rock senza tempo di Gwyn Ashton
Non c’è nulla da fare. Il rock è la chitarra. E la chitarra è il rock. Un matrimonio indissolubile…
Qui signori abbiamo un chitarrista di quelli che una volta si definivano di “vaglia”. Cioè musicisti a tutto tondo che riescono a realizzare album il cui desiderio di ascoltarlo anche anni dopo rimane immutato. Questo è quanto accade per Gwyn Ashton. Un chitarrista che basa tutto su un amore senza limiti per la chitarra. Certo immaginare il rock senza chitarra è come supporre un sistema solare senza il sole. Nel rock tutto inizia e finisce con la chitarra. Non può essere altrimenti. Il rock è nato allorquando negli anni ’40 gente come Gibson e Fender iniziarono a creare le prime chitarre elettriche. Non per nulla il faro eterno del rock è un certo Chuck Berry. Un chitarrista appunto. Insomma, chitarra e rock è un matrimonio indissolubile.
Gwyn Ashton è nato nel 1961. Nel 1983 si trasferisce in Australia dove inizia un’intensa attività musicale. Pubblica un paio di album. Suona con Rory Gallagher, Albert Lee e Steve Morse. Il 1996 vede Gwyn Ashton ritornare in Europa. Anche in Europa la sua attività è frenetica. Registrazione di album solisti. Con altre band. Innumerevoli esibizioni live. Un nome ormai ce l’ha nell’ambiente musicale che conta. Infatti, nel 2006 registra “Prohibition” che vede come musicisti Chris Glen (Sensational Alex Harvey Band), Ted McKenna (Sensational Alex Harvey Band, Rory Gallagher e Gary Moore) e Don Airey (Deep Purple, Rainbow e Whitesnake). Una formazione al dir poco fenomenale. Anche in patria suona con tantissimi musicisti come: Mick Fleetwood, Hubert Sumlin, Marc Ford, Canned Heat, Rory Gallagher, Ray Charles, Robin Trower, Vanilla Fudge, Wishbone Ash, Van Morrison, Jeff Healey, Tony Joe White, Johnny Winter, Mick Taylor, Peter Green, John Hammond e Pat Travers!
L’anno scorso è tempo per pubblicare il nuovo album. Intitolato “Radiogram”. E’ l’album che condensa la trentennale esperienza di Gwyn Ashton. E’ un album dove – ca va sans dire – la chitarra la fa da padrone. Ma non in senso ossessivo come in certo rock solista spinto al limite dell’intollerabile. E’ una chitarra signorile. Una chitarra che preferisce la costruzione di bei brani pieni di pathos, mood e forza. Qui la chitarra si può sbizzarrire in ogni direzione. C’è la chitarra blues. La chitarra boogie rock. La chitarra rock. La chitarra hard rock. L’intero scibile su come si suona la chitarra con passione e gusto è presente in “Radiogram”. Interessante è la copertina dove si ve uscire il jack della chitarra da un fonografo/radio. Ecco quindi il titolo dell’album “Radiogram”.
“Radiogram” è un album destinato a chi ama alla follia la chitarra poiché trova delle chicche niente male. Ma anche a chi ascolta il rock in senso lato poiché Gwyn Ashton lo porta con sé alla scoperta dello strumento principale del rock. Ladies and gentlemen the guitar itself!
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