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Recensioni |
Pubblicato il 25/09/2015 alle 12:32:00 | |
Steve Hackett - Teatro Brancaccio (Roma, 23/9/2015)
L’ex chitarrista dei Genesis torna a Roma per presentare il nuovo album “Wolflight” in un lungo concerto dove non possono mancare grandi classici come “Cinema Show”, “The Musical Box” e “Firth of Fifth”.
L’ex chitarrista dei Genesis torna a Roma per presentare il nuovo album “Wolflight” in un lungo concerto dove non possono mancare grandi classici come “Cinema Show”, “The Musical Box” e “Firth of Fifth”.
A 65 anni Steve Hackett non si concede pause e continua a sfornare dischi e tour come sempre. Dopo il successo di “Genesis Revisited II” ha pubblicato il nuovo album Wolflight seguito da quattro date italiane. A Roma è arrivato al celebre Teatro Brancaccio, spesso utilizzato per i musical, ma qui hanno suonato tanti artisti tra cui Jimi Hendrix. Pubblico delle grande occasioni, non c’è un posto libero. Lo show è diviso in due parti, Nella prima presenta i suoi brani, con il gruppo che lo accompagna in questi anni. Da segnalare l’ingresso di Roine Stolt al basso e chitarra, gia con i Flower Kings e Transatlantic.
Dal nuovo lavoro spiccano la complessa title-track, accompagnata da un suggestivo video con i lupi, la ballad “Love Song to a Vampire”, che ricorda i King Crimson, e “The Wheel’s Turning”. Hackett ha segnato un’epoca con il suo stile unico e festeggia i 40 anni di Voyage of the The Acolyte, lo storico debut-album, pubblicato quando era ancora nei Genesis. Tra i momenti migliori “Star of Sirius” e il finale di “Shadow of the Hierophant” che chiude la prima parte del set.
Dopo una breve pausa inizia il momento più atteso quello dedicato ai Genesis. Entra in scena il cantante Nad Sylvan che fisicamente non ha nulla di Peter Gabriel ma il biondo e riccioluto vocalist ha un timbro che ricorda molto il grande Peter. Basta ascoltarlo in “Get 'em Out by Friday”, un classico minore di Foxtrot da cui arriva anche “Can-Utility and the Coastliners” molto amata dai fan della prima ora. L’inconfondibile arpeggio che apre “The Cinema Show” fa partire subito l’applauso e quando Sylvan intona “Home from work our Juliet…” per un attimo sembra di avere sul palco la leggendaria band inglese. Da segnalare la bravura di Roger King alle tastiere e Rob Townsend ai fiati. Un altro evergreen che scatena il delirio è “The Lamb Lies Down on Broadway” preludio al clou rappresentato da The Musical Box, la macabra storia di Cynthia che stacca la testa al fratellino giocando a croquet. La standing ovation è d'obbligo ma non è ancora finita, c’e’ ancora spazio per un altro monumento musicale come “Firth Of Fifth” dove Hackett accenna anche un balletto prima di lanciarsi nel famoso assolo. Stasera l'ultima data a Padova.
Set 1
Corycian Fìre (Intro)
Spectral Mornings
Out of the Body
Wolflight
Every Day
Love Song to a Vampire
The Wheel's Turning
The Steppes
Loving Sea
Icarus Ascending
Star of Sirius
Ace of Wands
A Tower Struck Down
Shadow of the Hierophant
Set 2
Get 'em Out by Friday
Hairless Hearth
Can-Utility and the Coastliners
After the Ordeal
The Cinema Show
Aisle of Plenty
The Lamb Lies Down on Broadway
The Musical Box
Clocks - The Angel of Mons
Firth Of Fifth
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