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Notizie
Pubblicato il 02/02/2001 alle 00:00:00
Alleanza Nazionale contro Eminem
di Antonio Ranalli
Caro senatore, la prossima volta chieda l'istituzione di una commissione sulla censura dei dischi, cosi' la sua battaglia trovera' pace.

Caro senatore, la prossima volta chieda l'istituzione di una commissione sulla censura dei dischi, cosi' la sua battaglia trovera' pace.

Sembra proprio non conoscere pace l'avversione verso la musica del senatore di Alleanza Nazionale, Michele Bonatesta. Dopo aver chiesto il sequestro dell'ultimo album di Marilyn Manson (unica protesta isolata, neanche sostenuta dagli stessi iscritti ad AN), il senatore piu' anti rock nella storia della politica italiana ha questa volta preso di mira il noto rapper americano Eminem. Motivo? Secondo Bonatesta (tra l'altro vicepresidente per la consulta per l'informazione di AN) la presenza di Eminem a Sanremo sarebbe fatta apposta per suscitare polemiche. "Un invito inconcepibile", ha dichiarato il senatore, "perché è innegabile che le sue canzoni costituiscano un incitamento alla violenza e alla discriminazione, e un inno alla droga". Ma non finisce qui. Per Bonatesta "il festival della canzone italiana rappresenta una tradizione, un'istituzione nazional-popolare, ha un ruolo per il quale si può non obbedire alla sole logiche di mercato. E' indubbio che Eminem sia un fenomeno di (mal)costume e venda tantissimi dischi in tutto il mondo, però non crediamo che basti l'audience a giustificare la presenza sul palco dell'Ariston di un personaggio che lancia messaggi negativi e pericolosi soprattutto per quel pubblico giovanile cui si rivolge".

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