Si intitola Mina si fa di ketamina l'esordio discografico del quartetto residente a Bologna: pubblicati da U.d.U. Records (numero di catalogo WMWDTGA 047) e con le edizioni gestite da NML New Model Label, i Rosso Dalmata hanno appena infiammato Firenze..!

La distribuzione e' Wondermark, la promozione affidata a Lunatik e la supervisione del nostro Giancarlo Passarella: da esattamente un mese Mina si fa di Ketamina e' un disco che puo' stravolgervi la giornata, perche' ketamina fa rima con adrenalina! Mentre per Mina non e' detto che ci si riferisca espressamente alla nota cantante italiana, residente a Lugano...

Biograficamente i Rosso Dalmata sono una band di indie rock: nascono sul finire del 2010 da un idea di Frank Lav., producer e bassista di Gaeta. Con l' attuale formazione nel Settembre del 2011 registrano agli studi Forward di Roma l' album di debutto. Il disco è stato mixato da David Lenci (Linea 77, Uzeda, One Dimensional Man, Il Teatro degli Orrori) e masterizzato da Carmine Simeone (gia' al lavoro con Subsonica, Skin, Tony Levin.. ).

Oltre ad una collaborazione con il noto producer Steve Lyon e Dario Benedetti (chitarrista dei Dhamm), nel disco è presente un celebre monologo del film Trainspotting reinterpretato dopo 16 anni dallo stesso doppiatore del celebre film, Christian Iansante, per il primo singolo dei Rosso Dalmata e' la title track. Mina si fa di ketamina e' un brano per il quale è stato realizzato un clip della Elenfant Production con l'attrice Martina Angelucci e la regia di Nunzia Vannuccini che ha ottenuto un ottimo riscontro nel web ed è ora in prigrammazione su tante emittnti televisive.

Se chiedete ai Rosso Dalmata se esiste una filosofia che muove la loro musica, vi risponderanno che l' idea di base è quella di fondere sonorità prettamente britanniche o filo britanniche (Kaiser Chiefs, The Strokes ed Artic Monkeys) con sensazioni piu' tipicamente nostrane (Bluvertigo, Sikitikis e financo Franco Battiato); un forte connubio di istinto rock primordiale, fascinosità dell' era elettronica post-punk ed una certa nostalgia del glam bowiano. Il cantato in italiano, sopra una musica sfacciatamente non italiana , fa il resto. Noi aggiungiamo che c'e' anche un po' di rabbia metropolitana nei loro testi e l'impatto dal palco gode di una spruzzatina punk. Dice infatti il nostro Giancarlo Passarella ..Ce ne siamo accorti a Firenze in Piazza della Signoria, quando li abbiamo visti rendere magico il palco asettico del Musicflash & Banca Intesa durante la recente Notte Bianca...

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