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Rumours |
Pubblicato il 19/08/2015 alle 08:55:34 | |
Frank Sinatra diceva di essere genovese per non essere confuso con i siciliani
"Diceva di essere genovese, non voleva essere confuso con i siciliani negli States che erano tutti mafiosi": la vedova di Anthony Queen, la costumista italiana Jolanda Addolori, ricorda così Frank Sinatra.
"Diceva di essere genovese, non voleva essere confuso con i siciliani negli States che erano tutti mafiosi": la vedova di Anthony Queen, la costumista italiana Jolanda Addolori, ricorda così Frank Sinatra, alla vigilia dei festeggiamenti in Valfontanabuona del centenario della nascita di The Voice, con l'ottava edizione di "Hello, Frank!".
"Eravamo molto amici", ha affermato la Addolori, "Infatti quando a Parigi Paul Anka regalò "My Way" a mio marito, lui disse: "io non so cantare" e donò la canzone a Frank che ne fece un successo planetario".
S'incrociano i ricordi in vista delle celebrazioni del centenario della nascita di Frank, "Ol'blues eyes", con concerti a Lumarzo (in provincia di Genova) giovedì 20 agosto con Vittorio De Scalzi e in apertura la
cantautrice Loredana D'Anghera e il 22 nel paesino di Rossi, dove nacque la mamma di Frank, Natalina Graventa, con una performance di Joachino Costa e una mostra sugli immigrati.
Luciano Belloni, titolare del ristorante Zeffirino, fondato da suo padre Zeffirino nel 1939, ricorda di aver preso Frank Sinatra "per la gola con il pesto, la nostra amicizia è durata 40 anni, nel suo camerino voleva sempre le troffie o i mandilli con la salsa genovese e andavo anche a Malibu o a Palm Spring nelle sue ville con basilico al seguito".
E pensando già alle prossime edizioni di "Hello, Frank!", il sindaco di Lumarzo, Guido Guelfo, progetta un gemellaggio con la città natale del cantante, Hoboken nel New Jersey, e sogna di convincere i proprietari ad aprire la casa dei Garaventa ai visitatori almeno una volta all'anno.
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