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Pubblicato il 19/01/2009 alle 12:31:25 | |
Luca Carboni presenta Musiche Ribelli a La Feltrinelli di Roma
La prima presentazione del nuovo lavoro di Luca Carboni Musiche Ribelli (RCA/Sony Music) avviene lo stesso giorno in cui è pubblicato l'album. L'evento è stato presentato da Massimo Cotto.
La prima presentazione del nuovo lavoro di Luca Carboni Musiche Ribelli (RCA/Sony Music) avviene lo stesso giorno in cui è pubblicato l'album, il 16 gennaio. Per l’evento è stata scelta La Feltrinelli di Via Appia a Roma e la conduzione affidata a Massimo Cotto, che con Carboni ha scritto il libro “Segni del tempo”. “Musiche Ribelli” raccoglie dieci splendide gemme del cantautorato 70’s, sino a “Up patriots to arms” dell’80. Alla presentazione è accompagnato da Riccardo Sinigallia , producer del disco e una delle voci più interessanti della canzone d’autore che si è sviluppata a Roma negli ultimi anni. Riguardo al tribute-album Carboni ammette: "Non è un’idea originalissima, parte tutto da Franco Battiato con “Fleurs”. Mi è piaciuto molto come operazione e mi ero riproposto di fare una cosa analoga e, al tempo stesso, diversa. Un percorso che fosse importante sia a livello sociale che personale. Canzoni che, oltre ad avere un valore intrinseco collettivo, possono essere analizzate come vere e proprie poesie."
Cotto lo incalza sull’ultima traccia, “L’avvelenata” e risponde:"Amo Guccini più intimo, non sono un fan di “La locomotiva”, anche se, come “L’Avvelenata”, rappresentano un modo tipico di essere emiliani, fatto di ironia pungente che mi hanno ispirato per “Inno nazionale” o “Fisico bestiale”". Il progetto è partito con una telefonata di Carboni a Sinigalla, che è rimasto, ovviamente, molto sorpreso nel sapere chi lo stava cercando. "Ho scoperto Riccardo grazie al suo primo album e poi è arrivata la conferma del secondo lavoro. Ho capito che era anche un valido producer. Volevo che fosse l’incontro tra due cantautori e mi piaceva che amasse la canzone d’autore e la rispettasse, come me.” C’è stato poi un ritiro all’Isola d’Elba (Capo Perla) dove hanno scelto i brani da inserire e quelli meno adatti. Ad esempio ”Vincenzina e la fabbrica” di Jannacci è apparsa una prova non semplice, nella sua perfezione. Per Sinigallia “Sembra quasi di Chet Baker”. Nella lista c’era anche “Via del campo” ma ha avuto una “sorta di blocco psicologico” nel cantarla. Non è escluso che alcuni inediti verranno ripresi nei prossimi concerti. Come primo singolo è stato scelto Ho visto anche degli zingari felici, di cui è stato trasmesso il video dove si vede il mitico Claudio Lolli in Piazza Grande. Il preferito tra i cantautori resta De Gregori, per questo sono presenti nel disco due suoi classici. Dal vivo hanno eseguito “Raggio di sole” e una suggestiva “La casa di Hilde” a due voci, che probabilmente faranno parte di un set acustico durante i concerti. La prima data al Teatro Filarmonico di Verona il 2 marzo.
(si ringrazia MN Italia per la collaborazione)
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