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Recensioni
Pubblicato il 27/04/2010 alle 10:21:40
Pierluigi Colantoni al Teatro Studio di Scandicci: un animale da palcoscenico, elettrico anche senza amplificazione!
di Giancarlo Passarella
Il 25 Aprile alla rassegna Io (R)esisto: ci sono le Her, c'e' Beatrice Antolini, c'e' il presidente dell'ANPI, non c'e' l'amplificazione, c'e' uno stanco (e soddisfatto) giornalista, ma ci sono anche i sogni di questo chansonnier romano!

Il 25 Aprile alla rassegna Io (R)esisto: ci sono le Her, c'e' Beatrice Antolini, c'e' il presidente dell'ANPI, non c'e' l'amplificazione, c'e' uno stanco (e soddisfatto) giornalista, ma ci sono anche i sogni di questo chansonnier romano!

Da sx Sante Rutigliano, Matteo Locasciulli e PierLuigi Colantoni: non si vede Kiung Mee Lee, ma in primo piano una parte del service tecnico... Con il termine elettricita' si fa riferimento a tutti i fenomeni che coinvolgono l'elettromagnetismo: questo a livello macroscopico, mentre a livello livello microscopico tali fenomeni sono riconducibili all'interazione tra particelle cariche su scala molecolare: i protoni nel nucleo di atomi e gli elettroni. I tipici effetti macroscopici di tali interazioni sono le correnti elettriche e l'attrazione o repulsione di corpi elettricamente carichi: se i miei ricordi liceali ed universitari non sono andati in cavalleria ... questa dovrebbe essere la materia di cui stiamo trattando. Orbene l'elettricita' muove da un secolo e mezzo tutte le macchine che hanno aiutato l'uomo nel passare da una civilta' rurale ad una industriale, sino a quella attuale che si potrebbe definire telematica! A livello umano l'elettricita' si puo' anche coreografare e renderla intima, psichica e financo religioso/filosofica: il metro con cui spesso misuro la bonta' di un prodotto musicale (cd, demo, concerto...) e' a livello epidermico: se mi vengono i brividi, allora mi soffermo perche'... quella scarica elettrica a livello dermatologico ha per me sempre un grande valore.

Nell'originale location del Teatro Studio di Scandicci, nella 65esima occasioni in cui si ricorda la Resistenza, viene presentata una scaletta d'artisti. L'elettricita' e' nell'aria, sia perche' le pacche sulle spalle che ci diamo la creano a livello elettrostatico, sia perche' il deus ex machina dell'evento te la trasmette a chili: Edoardo Semmola e' infatti nervoso, perche' il soundcheck ha dato dei problemi per tutto il pomeriggio, anche per una concomitanza di fattori non legati tra loro. Alle 21 e qualche minuto, il Teatro Studio non e' pienissimo, ma si inizia ....Parliamo di memoria storica e qui ci sono tre differenti espressioni musicali che ce lo testimonieranno..: cosi' Edoardo Semmola da il via alle danze, non prima di averci raccontato il suo stato fisico, prostrato da un anno intero di intensa attivita' creativa ed aggregativa, tramite la sua interessante iniziativa che ha come griffe il motto Il blog della Sera . Nell'annunciarci la scaletta, Edoardo Semmola arriva a confessare...Sono stanco, ma felice: mi sento pero' con 10 anni di meno... potrei quasi parlarvi della prima guerra mondiale 15/18, piuttosto che della seconda... Risate di tutti, soprattutto di Stefano De Martin e Giusy Rossi, entrambi di Scandicci Cultura che svolgono il ruolo di padroni di casa!

Partono le HER, di cui ho sentito dire un gran bene: da fine Novembre la Materiali Sonori ha in distribuzione il loro esordio discografico E' tutto cosi' e per me e' la prima volta che le vedo dal vivo, non avendo poi neanche ricevuto il cd da recensire in precedenza. Hanno 20 anni e l'esperienza acquisita a livello di rivelazione di power pop movement, e' assai forte: Matilde Benvenuti (batteria), Francesca Scaletti (basso e voce) e Leila Sampaoli (chitarra e voce) snocciolano tutti i brani del cd, strizzando l'occhio ai dARI, con una base ritmica potente, ma che andrebbe registrata soprattutto nei cambi di ritmo. La batteria (sembra prestata dai A Toys Orchestra...) che al Teatro Studio viene picchiata da Matilde Benvenuti, ci ricorda anche lo stile di Tre' Cool ed il ruolo di drum machine coreografico che svolge dal 1990 nei Green Day! Qualche dubbio anche sul fatto di scegliere di chiamarsi HER, proprio mentre con questo acronimo Erma Castriota sta lavorando, sia da solista, ma anche come violinista di Teresa De Sio e a livello cinematografico!

Terminato lo show delle HER (sul palco si erano presentate anche con una tastierista), Edoardo Semmola annuncia il saluto che il presidente della sezione dell'ANPI di Scandicci ci vuole fare: un religioso silenzio cala nel teatro, mentre vengono enunciati gli slanci che hanno mosso la lotta di resistenza e si citano le recenti parole del nostro Presidente della Repubblica che ha parlato di una battaglia di liberazione svolta da piu' componenti politiche e sociali, ma anche del fatto che questa celebrazione deve unire e non dividere l'attuale societa' italiana. L'arzillo presidente dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia prosegue con calma il suo breve discorso, nonostante alle sue spalle febbrilmente si stia lavorando a sistemare la strumentazione: Edoardo Semmola interviene, parlando sia del prossimo artista, ma anche come la guest star della serata sia Beatrice Antolini. Ma e' gia' il momento di PierLuigi Colantoni...

Elegante nel suo vestito nero (con rigorosa camicia bianca e cravatta sottile), il vincitore del Premio Gaber 2008 (passando da quello dedicato a De Andre' alla collaborazione con Bungaro...) presenta subito i suoi compagni di viaggio (Sante Rutigliano alla chitarre e mandolino, Matteo Locasciulli al contrabbasso e Kiung Mee Lee al violoncello ... manca solo il percussionista Filippo Schinina') ed il fatto che il suo show e' la rappresentazione di uno spettacolo concept intitolato Soluzioni Co-Abitative (di cui vi abbiamo gia' parlato) perche' sono concluse le registrazioni del cd che comprende tutti i brani, sia nella versione italiana che in quella francese. Un lungo respiro e Pierluigi comincia la narrazione, mettendo noi nella condizione di assistere ad uno spettacolo sulle manie umane, sulla vita quotidiana (di cui siamo vittime ed artefici) e sui mille risvolti di quelle regole scritte e non scritte che danno ritmo ai rapporti umani, specialmente quelli di una vita di coppia! Va bene il nervosismo che fornisce scariche di adrenalina a chi inizia ad esibirsi davanti ad un pubblico di sconosciuti, ma ... i quattro ne hanno un sacco... troppo nervosismo! Sante Rutigliano sembra essere seduto non su una sedia, ma su una caldera di tizzoni ardenti... Mee Lee chiama piu' volte con il suo archetto gli altri musicisti e.... Matteo Loasciulli lascia il contrabbasso, va a verificare le spie dei suoi amici... ritorna al suo posto..... quasi interrompe la narrazione di Pierluigi, perche' parla con il tecnico del suono, suggerendogli livelli, ma ... il risultato non migliora piu' di tanto.

Ma a quel punto tutta l'elettricita' presente sul palco, viene convogliata in un colpo di scena... un coup de theatre che non ci aspettavamo. Siamo al terzo brano ed i musicisti non ce la fanno piu' a stare dietro i microfoni ed alle casse che fischiano ...ed allora sapete cosa fanno? Da dietro le casse ed i microfoni, si mettono davanti..., arrivando praticamente a pochi centimetri dal pubblico, abbandonando una strumentazione elettrica che da amica diventa nemica....il pathos e' forte... l'elettricita' si taglia con il canonico coltello.. gli applausi non sono tutti di incoraggiamento, perche' qualcuno di noi si sente solidale con questa decisione, ma ... decisamente spiazzato! Ed in quel momento inizia un altro show nello show: senza amplificazione, la storia narrata da Pierluigi Colantoni diventa dramma, vissuto con ironia: lui e' assai bravo a non caricare piu' di tanto il tono del suo cantato e/o recitato, i sorrisi appaiono sui volti di Sante, Mee Lee e Matteo... sono comparenti di una nuova situazione e gli interventi di ognuno vanno di piu' dosati e calibrati, senno' si ammazza il susseguirsi di quelle parole che il vocione di PierLuigi deve raccontare, perche' si tratta non di canzoni tra loro slegate, ma di un progetto circadiano. Vengono sommersi dagli applausi, appena concludono la loro esibizione: gli applausi alla fine risultano paritari alle risate, perche' la narrazione (che e' il pamphlet di Soluzioni Co-Abitative) e' ironica, sarcastica ed a tratti comica. Piu' che teatro canzone si tratta di fotografie di un vivere quotidiano che si inseguono con ritmo televisivo ... se non addirittura cinematografico!

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