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Interviste |
Pubblicato il 04/09/2000 alle 00:00:00 | |
Intervista ad Ade Capone, l’autore del fumetto rock Lazarus Ledd
Musicalnews ha l'onore e il piacere di presentare a tutti i suoi lettori un'intervista in esclusiva ad Ade Capone, autore del fumetto rock Lazarus Ledd e tra i migliori sceneggiatori del fumetto made in Italy.
Musicalnews ha l'onore e il piacere di presentare a tutti i suoi lettori un'intervista in esclusiva ad Ade Capone, autore del fumetto rock Lazarus Ledd e tra i migliori sceneggiatori del fumetto made in Italy.
Ha 41 anni, è nato a Piacenza e vive a Salsomaggiore Terme (PR). Laureato in geologia, ha iniziato a scrivere fumetti (storie brevi per Rizzoli, Universo ed Eura) quando ancora frequentava l'università. Ha collaborato con la Sergio Bonelli Editore (storie per Zagor, Mister No e Martin Mystere) e con la Comic Art (la storia fantascientifica Kor One). Per la Star Comics, oltre a occuparsi come direttore editoriale del settore italiano, ha creato la serie mensile Lazarus Ledd, il cui numero zero è stato pubblicato nel 1992. Per la Star si è anche occupato dell'editing e della traduzione di storie made in U.S.A. Infine, ha fondato una sua piccola etichetta editoriale, la Liberty, i cui albi (Erinni, Il Potere e la Gloria) sono distribuiti solo nelle fumetterie. Nel 1995 ha vinto il Premio Fumo di China come miglior sceneggiatore italiano di fumetto realistico.
Musicalnews.com. Per iniziare, vuoi introdurre, brevemente, ai nostri lettori che non lo conoscono, il personaggio di Lazarus Ledd? Com'è nato il personaggio?
Ade Capone. Lazarus (Larry) Ledd è un ex-agente di un addestratissimo Corpo Speciale militare americano, il C.O.B.R.A. Si arruolò quando era poco più di un ragazzo, spinto da precisi ideali poi andati in fumo di fronte a una realtà fatta di intrighi di potere. Il Corpo Speciale venne sciolto, i membri e il comandante (il "burattinaio" Dick Frey) arrestati. L'unico a restare in libertà fu proprio Lazarus, che cambiò la sua vecchia identità (Ronald Gordon) e anche volto, mettendosi a fare il taxista, un taxi-driver sul tipo dell'omonimo film con Robert De Niro, che chiedeva solo di poter condurre una vita anonima e normale. Ma... ma un'Organizzazione clandestina, che sembra saper tutto del suo passato, lo ha costretto con il ricatto a tornare in azione. Per la giustizia, certo, ma pur sempre col ricatto. Questo è stato più o meno il filo conduttore della prima parte della serie, diciamo la prima cinquantina di numeri. Ora che siamo al n.86 (più vari albi speciali), le cose sono un po' cambiate, nel senso che nuovi importanti personaggi si muovono sullo sfondo e Lazarus agisce senza più ricatti. Ma continua appunto ad agire, perché questa è la sua natura, ciò per cui è nato, e che lo rende come il personaggio di un film (o telefilm) d'azione all'americana... ma con maggior approfondimento psicologico, mi sembra. Nel senso che non dimentico nemmeno la grande lezione del cinema (e del fumetto) europeo.
Musicalnews.com. Lazarus Ledd è ormai una realtà consolidata del panorama editoriale italiano. Quali difficoltà hai dovuto incontrare all'inizio per poter proporre un lavoro sicuramente diverso dal resto dei fumetti Made in Italy e soprattutto diverso da quelli bonelliani?
Ade Capone. Fondamentalmente, tanta diffidenza e anche tanta ironia. Non da tutto il pubblico fumettistico, ma in particolare da una parte di quello più "italianofilo", la parte che pensa che il Fumetto con la effe maiuscola possa essere solo targato Bonelli, e che solo questo possa -o abbia il diritto di- vendere. Ora, io sono da sempre -fin da bambino- uno dei primi fan di Bonelli, il primo a leggere/collezionare gli albi pubblicati da quella grande Casa Editrice. Ma non capivo perché il successo dei bonelliani avrebbe dovuto implicare, a priori, una mancanza di fiducia -e magari una critica sarcastica, sempre a priori- verso chi percorreva una strada simile ma nel contempo diversa. Insomma, ho dovuto lasciar parlare i fatti, cioè le storie, ho dovuto sbattermi parecchio, girando l'Italia in decine di incontri promozionali, ma alla fine la maggior parte della gente, o almeno quella in buona fede, si è ricreduta. E anche tanti edicolanti, che prima Lazarus quasi non lo esponevano neppure e invece ora gli riservano un posto di primo piano. Sai com'è, quando i lettori iniziano a chiedertelo con insistenza... E' stata dura, ma anche molto piacevole, perché mi piacciono le sfide, specie quando le vinci. Il discorso sarebbe lungo... per certi versi siamo un popolo di lettori (e di rivenditori, e di critici) piuttosto massificati, allineati. Lo stesso boom "acritico" dei manga lo dimostra, no? Succede anche nella musica, mi pare.
Musicalnews.com. Quali sono, secondo te, le ragioni del successo di Lazarus Ledd? Perchè lo stesso riscontro non lo si è avuto con altre opere come Samuel Sand?
Ade Capone. Mmm... è una domanda che mi mette sempre un po' in crisi. Nel senso che un autore un suo personaggio lo porta avanti istintivamente. Guai a mettersi a tavolino pensando che esistano formule razionali, per un successo. Ma questo "istinto" implica anche una certa mancanza di analisi -appunto- razionale. Diciamo comunque che Lazarus probabilmente piace perché è un personaggio "di confine", sia nei confronti di se stesso (lu per primo non sa mai fino a dove si spingerà), sia come genere (mischio un po' di tutto, nelle sue storie), sia come cultura, che va dall'esoterismo all'hi-tech. E questo piace, piace molto, come piacque il fatto che Larry fu il primo personaggio del fumetto a connettersi a Internet, nell'ormai lontano 1993. Quando Internet era davvero una frontiera -un confine- inesplorata. Quanto a Samuel Sand, credo che abbia pagato anche il difficile momento di mercato in cui è uscito, il momento cioè in cui è iniziata una certa crisi per il fumetto made in Italy. Altrettanto probabilmente Samuel non aveva lo stesso "appeal" di Lazarus, certi elementi che a volte -inutile negarlo- inserisci quasi per caso, e funzionano alla grande, e tu sei l'ultimo a rendertene conto. Ogni successo, del resto, ha la sua buona dose di fortuna. E ben venga! Poi però devi confermare di essertela meritata.
Musicalnews.com. Lazarus Ledd può essere considerato il primo fumetto rock italiano. In ogni storia troviamo diversi brani di artisti rock pop (Dire Straits, U2, Pink Floyd, Donald Fagen ecc.) che, oltre ad essere colonna sonora, diventano anche parte intengrante della storia. Penso all'episodio "Metallika", sicuramente uno dei migliori. Quando scrivi le sceneggiature hai già in mente dei brani ideali?
Ade Capone. Ecco, sì... anche l'immagine "rock" di Lazarus ha sicuramente contribuito al suo successo. Ci sono tante emozioni, in certe canzoni... volevo assolutamente comunicarle. E la sfida era riuscirci tramite "l'immobile silenzio" di una pagina disegnata. Vedi, io quando scrivo ascolto SEMPRE musica. Proprio ieri, nel terminare la messa a punto del n.88, che uscirà a fine ottobre, stavo ascoltando l'ultimo, splendido CD di Carlos Santana, Supernatural. C'è questa canzone incredibile che si chiama Put your ligths on... in cui c'è dentro proprio tutta l'America di Lazarus: la notte, le luci al neon, le strade deserte. E allora mi son detto: Perché no? Perché non fare una sorta di breve "video musicale" disegnato, a chiusura della storia, con la canzone in sottofondo a vignette senza parole? Ci ho provato e mi sembra okay. Vedremo che ne diranno i lettori. Tornando alla tua domanda, a volte sì, ho in mente dei brani specifici da inserire. La storia di fine settembre, il n.87, è nata per esempio proprio da una canzone, The ghoast of Tom Joad del Boss. Altre volte invece scopro la "canzone ideale" quasi per caso. Ed è una piacevolissima scoperta.
Musicalnews.com. Restando in tema di musica, quali sono i tuoi artisti preferiti? Quali sono i tuoi cinque album di cui non puoi fare a meno?
Ade Capone. Mi prendo la libertà di indicarti delle accoppiate:
1) Fear of music / Remain in light dei Talking Heads
2) New gold dreams / Sparkle in the rain dei Simple Minds
3) Night and day di Joe Jackson / The Nightfly di Donald Fagen
4) Dire Straits / Making Movies dei Dire Straits
5) Achtung baby / Zooropa degli U2
Il che non significa che io non ascolti musica italiana, anzi! Ho molti dischi italiani: mi piacciono, in particolare, gli 883, Ron, Baglioni, De Gregori, Vecchioni, e certe cose di Fossati. Inoltre, specie quando viaggio in macchina, ascolto musica di gruppi famosissimi negli anni '60 come i Dik Dik e i Camaleonti. Credo che col tempo il valore delle loro canzoni apparirà sempre più chiaro.
Musicalnews.com. A proposito. Sappiamo che sei amico di Max Pezzali degli 883. Max, tra l'altro, è citato anche in un episodio di L.L. Inoltre, hai realizzato anche un albo speciale "Gli anni d'oro", ispirato alla canzone "Gli anni". Vuoi parlarci di questa esperienza? Ci sono altri progetti in futuro con gli 883?
Ade Capone. Il libro Gli Anni d'Oro -un misto di fumetto sceneggiato da me e di testi in prosa scritti da Max- è stata davvero una gran bella esperienza, perché frutto di un'amicizia nata collaborando al video musicale "disegnato" de La donna, il sogno e il grande incubo, e poi maturata parlando di fumetti e di un po' di tutto sorseggiando birra nelle nebbie di Pavia, soprattutto al mitico Bar Dante. Probabilmente io e Max ci siamo intesi subito perché siamo entrambi due "padani", non nel senso leghista ma nel senso che siamo cresciuti nelle stesse terre (che poi sono anche quelle del Ligabue di Certe notti o di Bar Mario). E certe sensazioni, certe emozioni, le abbiamo trasportate pari pari nel libro, che nasce anche dal mio amore per le canzoni di Max. Molto più profonde e vere (e belle) di quelle di certi artisti "intellettuali" che poi non comunicano nulla. Altri progetti? Mah... tra di noi le cose nascono sempre per caso, proprio per via di un'amicizia vera, non basata su calcoli interessati. Quindi... forse sì, forse no. Vedremo.
Musicalnews.com. Adesso parliamo di alcuni personaggi, che fanno parte del mondo di Lazarus Ledd. A chi ti sei ispirato nella costruzione del personaggio della bella giornalista Meg Ryan? La scelta del nome è un tuo omaggio alla straordinaria attrice americana?
Ade Capone. Sì, esattamente: il nome è proprio un omaggio a quella grande attrice (vedo tutti i suoi film). Ma a parte il nome, Meg mi è uscita d'istinto, in base a quanto dicevo prima. E così tutti gli altri personaggi. Semplicemente, metto nei fumetti che scrivo personaggi che mi piacerebbe vedere nei fumetti che leggo, personaggi che mi piace far "vivere", approfondire. E a volte anche far morire. Perché (purtroppo) non c'è nulla come la morte che dia un senso alla vita e alla realtà. La crisi del fumetto americano, tanto per divagare, nasce proprio dalla dimenticanza di questo. La Marvel, per esempio, a forza di resurrezioni (dovute a precise esigenze di marketing) è andata in coma, è quasi morta. E sta riprendendosi molto faticosamente. Ma le resurrezioni continuano... la lezione non ha insegnato nulla, purtroppo.
Musicalnews.com. Ci sono poi due personaggi che mi hanno sempre incuriosito, ma che ultimamente non abbiamo più avuto modo di vedere nelle storie di L. L. Sto parlando del dj "The Nightfly" (un tributo al grande Donald Fagen?) e dell'informatore Moreno? "The Nightfly" ha anche avuto un ruolo importante nell'albo "Coney Island Baby". Come sono nati questi personaggi?
Ade Capone. Sì, Nightfly è un omaggio al grande Donald Fagen, che non a caso è inserito nella mia lista musicale degli "imprescindibili". Un disco assolutamente immortale! Come un film in musica. E quella copertina in bianco e nero... stile anni '40... da paura! Rivedremo sicuramente Nightfly in una delle prossime storie, non appena ne scriverò una abbastanza "notturna". Quanto a Moreno, è ispirato all'omonimo personaggio di Miami Vice, uno dei miei telefilm di culto (ho tutti gli episodi in videocassetta). Michael Mann, il produttore/ideatore della serie, è un vero genio. Ne abbiamo avuto la conferma anche in film come Heat e The Insider. Tra l'altro, lavorando con lui, Al Pacino raggiunge i suoi massimi livelli, mi sembra. Di solito non do ai personaggi di Lazarus Ledd la faccia di attori famosi, ma forse per Pacino farò un'eccezione. E' un grandissimo!
Musicalnews.com. E di Garrett cosa puoi dirci? E' definitivamente morto, o lo vedremo "risorgere"?
Ade Capone. Sorry, ma qui il "no comment" è davvero d'obbligo anche per un chiacchierone come me.
Musicalnews.com. In Lazarus Ledd non mancano anche i riferimenti cinematografici. A quali registi ti senti più legato? Quali sono i film che ti hanno più colpito?
Ade Capone. A parte il già citato Michael Mann, sicuramente Peter Weir: sai che Gallipoli - Gli anni spezzati (il suo capolavoro, a mio parere) servì da ispirazione a Jim Kerr mentre registrava New Gold Dreams con la sua band? (lo lessi in una sua intervista). Poi amo molto Bryan Singer (non vedo l'ora di vedere X-Men), Oliver Stone e Chris Carter, quello di X-Files e Millenium. Tra gli italiani, Vittorio De Sica e Pietro Germi. Un po' di titoli di film che rivedrei sempre: Un anno vissuto pericolosamente, Picnic ad Hanging Rock (anche per il mio amore/fascinazione per l'Australia), Seven, I soliti sospetti, U Turn (troppo sottovalutato), JFK, Ladri di biciclette, Umberto D., Amici miei.
Musicalnews.com. Parliamo dei tuoi progetti paralleli. Morgan, Goccianera e Erinni. Cosa ci puoi dire su questi lavori? Ci sono altre novità editoriali in vista?
Ade Capone. Allora... partiamo da Goccianera, visto che è l'unico non scritto da me. Non tutti sanno (ma la cosa verrà ulteriormente pubblicizzata, in autunno), che quest'estate è uscito un volume gigante di 100 pagine, con una storia inedita (scritta ovviamente da Luca Tiraboschi, e disegnata da due bravi e giovani artisti) che in pratica chiude tutti i fili rimasti in sospeso dalla miniserie Star Comics. Il volume per ora è stato distribuito solo nelle edicole, ma in autunno lo sarà anche in fumetteria. Quanto a Morgan, per ora io e Leo (Ortolani) siamo troppo impegnati per riuscire a proseguirlo, magari con uno special sul tipo di quello di Goccianera. Molti lettori ci scrivono, in proposito, ma per il momento non possiamo accontentarli. Per finire, Erinni. La seconda miniserie (Erinni II) prosegue con notevole successo, mentre gli arretrati della prima sono ormai quasi tutti esauriti, e stiamo facendo le Collection, tra le quali anche la prima è già esaurita. Insomma, il personaggio (una serial killer al femminile) continua a darmi molte soddisfazioni e a essere seguita da un folto pubblico femminile. Passiamo alle novità editoriali. Quella su cui sono totalmente concentrato, in questo momento, è Ordo Templi, una storia con protagonisti i Templari del futuro, tra cui, in particolare, l'affascinante e misteriosa donna di nome Eva. Si tratterà di un volume cartonato, autoconclusivo, che uscirà in autunno inoltrato. I disegni saranno di Alessandro Bocci, cioè il copertinista e disegnatore di punta di Lazarus Ledd. Abbiamo già pubblicato un Ordo Templi Preview, con i disegni preparatori del progetto, e devo dire che ha riscosso un notevole gradimento, tanto che è quasi esaurito. Ciò lascia ben sperare per il volume vero e proprio. Personalmente, mi sembra che Bocci stia davvero facendo un lavoro straordinario. Credo che per Alessandro sarà la giusta e definitiva consacrazione. A livello non solo italiano, probabilmente. Ma è ancora prematuro, parlare dell'Europa, e in questa fase è comunque d'uopo star zitti e lavorare, lavorare, lavorare.
Musicalnews.com. Quale consiglio ti senti di dare a chi vuole intraprendere la tua stessa strada, ovvero quella di scrivere sceneggiature per fumetti, considerando anche il non felice momento in cui versa l'editoria italiana?
Ade Capone. Già, il momento non è certo tale da incoraggiare gli esordienti o aspiranti tali. Il mio consiglio, comunque, è sempre lo stesso: scrivere cose che non siano "menate personali" ma che possano avere un interesse generale. E poi crederci fino in fondo, e non fermarsi al primo soggetto, ma continuare a scrivere (e a leggere, di tutto) anche e soprattutto per piacere personale. E' l'unica strada, per impervia e stretta che sia in questo momento.
Musicalnews.com. Un'ultima domanda: cosa c'è nel futuro di Lazarus Ledd?
Ade Capone. Soprattutto il conto alla rovescia verso il n.100, con una serie di storie che annoderanno i vari fili slegati, in un misto di misteri e soprese. Storie in cui compariranno tutti i vari personaggi di spicco della serie. A chi non avesse mai letto Lazarus, oltre alla lettura di qualche albo arretrato "chiave" (come il n.1, i nn. 38/39, il n.41, la trilogia 48-50, il n.63 e i n.69-72, cioè la saga Finché morte non ci separi), consiglio di leggersi i nn. 87 e 88, di imminente uscita, sia perché in essi c'è tutta "l'anima rock" del personaggio sia perché possono essere degli ottimi starting point, degli ottimi punti di partenza. Coincidono, infatti, col ritorno di Larry a New York, dopo le varie storie ambientate a Los Angeles. Saranno albi di facilissima comprensione anche per chi non ne avesse letto nessun altro, prima d'ora. Ne approfitto, in conclusione, per mandare un saluto a tutti, lettori vecchi, nuovi e futuri. E... long live Lazarus & Rock 'n' Roll! Ciao!
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