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Pubblicato il 28/03/2003 alle 11:39:31
System Of A Down con Boom, un videoclip pacifista tra Slayer e Beatles.
di Giancarlo Passarella
Per il cd Toxicity, la band dice di ispirarsi a Slayer, Pink Floyd, Beatles, Smiths e Depeche Mode: intanto il loro videoclip celebra la stupidita' della guerra come mezzo di risoluzione dei problemi che angosciano il mondo.

Per il cd Toxicity, la band dice di ispirarsi a Slayer, Pink Floyd, Beatles, Smiths e Depeche Mode: intanto il loro videoclip celebra la stupidita' della guerra come mezzo di risoluzione dei problemi che angosciano il mondo.

Toxicity è l’attesissimo secondo album dei System Of A Down. Prodotto da Rick Rubin (Red Hot Chili Peppers, Tom Petty, Slayer) e dai System Of A Down e registrato ai Cello Studios di Hollywood, Toxicity presenta 14 nuove canzoni, tutte scritte dal gruppo, che affrontano temi socio-politici (“Prison Song”), o offrono il punto di vista sull’ambiente del serial killer Charles Manson (“ATWA”), o ancora parlano di groupie cocainomani (“Psycho”). La canzone “Toxicity”, che contiene la frase "toxicity of our city, of our city" (“la tossicità della nostra città”) ha dato ispirazione per il titolo del disco. Gli altri titoli sono "Deer Dance," "Science," "Jet Pilot," "Needles," "Aerials," "Shimmy," "X," "Forest," "Bounce," e "Chop Suey!"

I System Of A Down - Daron Malakian (chitarra, voce), Serj Tankian (voce, tastiere), Shavo Odadjian (basso), e John Dolmayan (batteria) ­ sono entrati in studio agli inizi di febbraio e, in circa nove settimane, hanno inciso 33 canzoni. Ne hanno mixate 17 con Andy Wallace (Limp Bizkit, Rage Against the Machine, Stdine) e poi le hanno ulteriormente ridotte alle 14 presenti sul disco.

“Scegliere le canzoni da mettere sul disco è stata la cosa più difficile”, ha osservato Tankian. “Vuoi mettere le canzoni migliori, ma bisogna anche essere sicuri che ci sia un filo rosso che le unisce, che diano un senso di unità di intenti”.

Le 14 canzoni di Toxicity abbracciano le svariate influenze musicali dei membri della band che vanno dagli Slayer ai Beatles, dagli Smiths ai Depeche Mode. “Il disco ha dei cambi di tempo improvvisi ed è abbastanza bizzarro”, dice Malakian, “ma ci sono echi dei Pink Floyd. Penso che le nostre nuove canzoni abbiano un impatto emotivo come mai hanno avuto prima.” Continua Rubin “Sono simili a quelle di gruppi come i Clash, nel senso che mescolano le cose e gli argomenti. Parlano di politica e di amore, di frustrazione e di temi sociali.”

Al disco ha partecipato anche il poli-strumentista Arto Tuncboyaciyan,che ha lavorato con mostri sacri del jazz quali Al DiMeola, Wayne Shorter, e Chet Baker. Arto, che ha suonato di tutto, da una bottiglia vuota di Coca Cola, alle “percussioni” sul suo petto nudo, ad un vaso pieno d’acqua, appare su “Science” oltre che su uno strumentale senza titolo che chiude il disco.

Il disco d’esordio del gruppo ha venduto quasi un milione di copie, è stato disco d’oro negli USA e conteneva la hit radiofonica “Sugar”. I System hanno lavorato duramente per crearsi uno zoccolo duro di fan in giro per il mondo, infatti hanno trascorso gli ultimi due anni in giro in tour con gente come Slayer, Metallica, Incubus, e Limp Bizkit, suonando come headliner nel tour SnoCore 2000 e partecipando all’Ozzfest nel 1998 e 1999.

Rubin ritiene che l’intensa attività dal vivo abbia dato un contributo significativo alla crescita dei System, cosa che è risultata evidente in fase di registrazione del nuovo album. “Serj è diventato un cantante tostissimo”, dice Rubin. “C’è molta melodia vocale in Toxicity. Ci sono Serj e Daron che cantano queste melodie splendidamente malinconiche che hanno veramente ampliato la dimensione di quello che sono i System. Toxicity ha tutte le qualità che sono state tanto apprezzate nel primo disco, con in più questa enorme crescita dal punto di vista vocale.”

Quelli che hanno avuto modo di ascoltare il disco in fase di regsitrazione sono entusiasti. Alternative Press ha commentato “E’ chiaro perché il secondo disco dei System è tanto atteso dai fan, il loro nuovo materiale è pieno di veemenza e di misticismo allo stesso tempo. Il risultato del mix tra l’atteggiamento tranquillo della band, la satira intelligente dei loro testi e la ruvida impellenza della loro musica è energia pura.

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