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Pubblicato il 08/11/2013 alle 15:16:53 | |
Ultimo numero in edicola per il mensile Jam
Cessa le pubblicazioni "Jam - Viaggio nella musica", una delle più autorevoli testate musicali italiane. Il direttore Ezio Guaitamacchi, in un'editoriale, spiega le ragioni della chiusura, che non riguardano motivi di vendite.
Cessa le pubblicazioni "Jam - Viaggio nella musica", una delle più autorevoli testate musicali italiane. Il direttore Ezio Guaitamacchi, in un'editoriale, spiega le ragioni della chiusura, che non riguardano motivi di vendite.
Il numero in edicola, con Jim Morrison in copertina, è l'ultimo di una lunga serie iniziata nel lontano ottobre 1994, con il primo numero che vedeva Peter Gabriel in copertina. Il titolo scelto per l'ultimo numero non poteva che essere "The End".
Jam lascia orfani migliaia di appassionati che ora faticheranno a trovare sul mercato una rivista analoga, realizzata con precisione e cura dalla redazione guidata da Ezio Guaitamacchi. Numerose le firme che hanno caratterizzato Jam in questi anni come Claudio Todesco, Massimiliano Spada, Roberto Caselli, Mauro Ronconi, Giulio Nannini, Eleonora Bagarotti e tantissimi altri, oltre a rubriche firmate da personaggi del calibro di Fabio Treves e Enzo Gentile.
Il direttore Ezio Guaitamacchi ha spiegato così la decisione di chiudere la testata, che comunque resterà in vita nell'edizione on line. "Lo scorso 30 settembre, mia sorella Liliana è volata in cielo. È stata una cosa improvvisa, inaspettata, violenta e dolorosa. Per voi lettori era forse soltanto un nome sul colophon alla voce “marketing e pubblicità”. Ma per tutti noi è stata molto, molto di più. JAM è nato anche grazie a lei. È lei che ne ha gestito le sorti prima ancora che fosse pubblicato il primo numero, quello dell’ottobre 1994 con Peter Gabriel in copertina. È lei che l’ha amministrato negli anni, che ne ha seguito le sorti e indicato la rotta andando, spesso, oltre le proprie mansioni e competenze per amore di questa avventura. Oggi, con la sua dipartita, il progetto JAM perde un pilastro fondamentale. E, senza Liliana, non è possibile continuare come prima. Per questo, abbiamo deciso di chiudere la nostra ventennale esperienza editoriale senza clamori, senza dibattiti su Facebook, senza petizioni ma, come avrebbe voluto lei, con un numero doppio. Un ultimo numero per salutare tutti voi che ci avete aiutato a realizzare una rivista che, mi auguro, ha rappresentato per vent’anni una voce onesta e credibile per chi segue e ama la musica. Il marchio JAM non muore qui perché, come si dice spesso, “lo spettacolo continua” anche se, senza di lei, sarà forzatamente uno show diverso. JAM proseguirà on line e chissà, magari rinascerà dalle sue stesse ceneri... perché, come scoprirete leggendo la nostra cover story, tomorrow never knows. Concedetemi un ultimo ringraziamento personale a Liliana che è stata un punto di riferimento assoluto nella mia vita. A lei devo la maggior parte dei miei “successi” professionali. Sorella, socia, ammiratrice, “seconda mamma”, amica, mi mancherà tantissimo. La voglio ringraziare pubblicamente per tutto quello che ha fatto per me e per la nostra famiglia. Grazie “zia Lilli”. Peace and love, Ezio Guaitamacchi".
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