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Interviste |
Pubblicato il 16/10/2007 alle 08:28:23 | |
Da S.Pietro In Casale ecco i P.E.T. Phono Emergency Tool, indie pop rock sanguigno
Il loro sound ha assorbito parecchie influenze: dal Rock-Blues di Jimi Hendrix, al Brit-pop dei Blur, alla New Wave degli XTC al garage. In verita' fanno del nu spumetik: nuovo spumantino, nuovo pop brillante.
Il loro sound ha assorbito parecchie influenze: dal Rock-Blues di Jimi Hendrix, al Brit-pop dei Blur, alla New Wave degli XTC al garage. In verita' fanno del nu spumetik: nuovo spumantino, nuovo pop brillante.
Il trio ci piace e c'e' sempre piaciuto. Il nostro diretur Giancarlo Passarella ha pero' avuto un colpo, quando ha letto il paese da dove venivano: prendete Spazzate Sassatelli, girate per XII Morelli ed arrivate a S.Pietro In Casale, lo stesso luogo dove i Lino e i Mistoterital celebravano l'abbondanza di sbarbe della bassa ...
Bentrovati ai Phono Emergency Tool......
Andrea Sgarzi: Bentrovati U.d.U., MusicalNews.Com, fanzine.Net....
Marco Lama: Ciao
Sandro Sgarzi: Ciao
Logico mi sembra chiedervi inizialmente come vi siete conosciuti
Sandro: Conosco Andrea fin dalla sua nascita, infatti è il mio fratellino minore
Andrea: Siamo tutti cresciuti a S.Pietro in Casale, conosciamo anche Marco da un sacco di tempo
Marco: già prima del progetto PET suonavamo occasionalmente insieme in altre formazioni
Se confrontiamo la vostra attivita' live con quella di band rock nella vostra situazione, risulta evidente che voi suonate molto di piu'. Ne siete coscienti?
Andrea: Non proprio, ho sempre l’impressione di suonare poco…però mi rendo conto che situazioni live sono sempre più difficili da trovare…per le date che facciamo dobbiamo sicuramente ringraziare l’enorme lavoro di ricerca che Sandro fa tutti giorni, diversamente faremmo un paio di date all’anno…
Sandro: Purtroppo (o per fortuna?) non arriviamo mai a stancarci di suonare live
Marco: Proprio coscienti no, si ha sempre l'impressione di suonare troppo poco.
I nostri lettori andranno subito ad ascoltare la musica che fate sui vostri siti, ma vogliamo fargli crescere un po' l'appetito? Come ciascuno di voi la descriverebbe?
Sandro: Sempre difficile catalogarci, lo è per una band normale, figuriamoci per noi che abbiamo assorbito parecchie influenze, dal Rock-Blues di Hendrix, al Brit-pop dei Blur, alla New Wave degli XTC al garage, spesso ci definiamo Indie-Pop-Rock
Andrea: Beh, in occasione dell’ultima gig è nata una nuova definizione: nu spumetik ossia a metà tra lo slang locale e una definizione alla moda: nuovo spumantino, nuovo pop brillante…
Marco: oppure anche Emorrock (sorride)
Parliamo di gusti personali: cosa avete ascoltato in gioventu' e cosa state ascoltando ora in modo massiccio?
Sandro: Cominciai naturalmente con i Beatles, gli Stones, Hendrix, Who, cioè la Storia, poi Lenny Kravitz, Xtc, Blur, Deus, Gomez. Attualmente ascolto quella miriade di gruppi Indie che affollano internet e myspace, purtroppo il tempo è poco e le band sono sempre di più, si rischia di perdersi e di ascoltare con sufficienza qualcosa che merita di piu’
Marco: In assoluto i più ascoltati sono stati gli XTC.
Andrea: Inutile elencare tutto quello che ho ascoltato… però quello che mi ha segnato di più potrebbe essere: beatles, jimi hendrix, beck (no jeff), radiohead, nick drake, deus, pavement & stephen malkmus, pixies & frank black, un po’ di funky rare groove tipo Meters…
L'ultimo cd che avete comprato e che vi ha soddisfatto? L'ultimo concerto a cui avete assistito e che vi ha decisamente convinto?
Sandro: come cd “Write your own history” dei Field Music, l’avrò ascoltato decine di volte. Come live invece ii Presidents of the USA al Tempo Rock l’anno scorso (straordinari nella loro semplicità)
Andrea: Shins “Wincing the night away” un po’ più patinato rispetto ai precedenti ma sempre pop di qualità. L’ultimo concerto è stato quello dei Verdena, l’ultimo album della band bergamasca è veramente qualcosa di speciale.
Marco: L'ultimo cd che mi sono letteralmente divorato è stato “We Are Not The Infadels” degli Infadels, ma anche “Friend And Foe” dei Menomena.
Bologna e' ancora la promised land del rock? Cosa c'e' che funziona e cosa no?
Andrea: Bologna è forse una delle città meno interessate alla musica live tanto meno del rock…a meno che non si parli di cover band per far ballare... Sono rimaste poche le organizzazioni che creano eventi live di musica originale, mi vengono in mente i ragazzi di Scandellara o del Vecchio Son che si sbattono, ma decisamente controcorrente.
Marco: Fare musica live bologna è difficile, specie da quando non abbiamo più l'età per le feste delle medie.
Sandro: Forse solo le band sotto l’ala di una forte etichetta indipendente hanno spazio nella nostra città.
Secondo noi con un bel cd, i Phono Emergency Tool potrebbero fare il salto....
Sandro: …dalla finestra (ride)
Andrea: In Italia, per via del genere e magari della lingua del cantato lo ritengo pressoché impossibile, all’estero ci sono moltissimi gruppi, se poi aggiungi che la gente compra sempre meno cd…ho sempre più l’impressione che ci siano molte più persone che suonano rispetto a quelle che ascoltano…personalmente preferisco rimanere con i piedi per terra, suonare, creare, senza precludere nessuna strada…
Marco: Che salto? Poi perchè?
Riscontri dall'estero? Qual'e' la stata la recensione che mi ha gratificato di piu'?
Sandro: forse lo so meglio io che seguo il booking e la promotion, non abbiamo pubblicizzato molto all’estero, comunque un paio di radio ci hanno scritto 2 righe positive: VirtualRadioShow (Spagna) e Usa4real (www.usa4real.com/usa4realprofile.aspx?id=212), se invece si parla di recensioni italiane, ne abbiamo avute parecchie meritevoli alcune anche troppo esageratamente entusiasmanti, forse SentireAscoltare.it risulta quella più obiettiva, quella del mensile Fuaiè (onde sonore) invece la più spettacolare
Andrea: si, concordo, condivido.
Marco: decisamente Usa4real.
Facciamo tutti un colpo di stato ed ognuno di voi ha la possibilità di cambiare qualcosa nel mondo? Da dove cominciate?
Andrea: Beh, con un colpo di stato al massimo potresti cambiare qualcosa in Italia…e poi, questa domanda mi spaventa potrebbe crearmi un desiderio di onnipotenza…
Sandro: facendo il serio (cosa molto difficile per me) mi piacerebbe eliminare le enormi differenze sociali ed economiche tra i popoli e tra i diversi ceti dello stesso paese che sono forse la causa maggiore della criminalità, ci vorrebbe un tetto massimo per impedire ai ricchi di strafare e un tetto minimo per impedire ai meno abbienti di cadere nella miseria, è comunque un utopia. In Italia sembra che Grillo ci stia quasi riuscendo a fare un colpo di stato, lo appoggio in particolare per il fatto che occorre azzerare tutto il marcio che c’è nella politica del paese e ricominciare da capo.
Marco: Birra gratis a chi suona! sempre!
... ed in campo musicale, cosa vi da fastidio?
Marco: ...mh gli Aventura ad esempio non li sopporto.
Andrea: sicuramente tutta la massa di ascoltatori o musicisti che sono convinti di avere il gusto “giusto“ per la musica per i generi, per i suoni (proprio come noi, ha!)…sono fermamente convinto che la musica è proprio l’ambito dove non possono esistere regole e i gusti non possono essere messi in discussione…
Sandro: Cosa mi da’ fastidio ? Alcuni hanno criticato la nostra musica bollandola come “poco originale”, ebbene l’assurdo è che i brani di successo, quelli che sento al festivalbar e alla radio secondo me sono tutti poco originali, non riesco ad ascoltarne uno che non mi stanchi dopo un solo ascolto, allora dov’è la musica originale ? Come al solito rimane nelle cantine.
Rapporti con altre band? Chi frequentate?
Sandro: Non abbiamo rapporti continuativi con altre band, perché il tempo è poco e cerchiamo di utilizzarlo al meglio per il nostro progetto, ci siamo trovati a suonare un paio di volte con i Mersenne e con i The Ties and The Lies e ci siamo trovati bene, abbiamo conosciuto altre band di Bologna tipo Alix, Spider Joint, Juniper band e altre cover band di amici
Andrea: Può capitare che per fare una serata dove vengono richiesti più di un gruppo, contattiamo qualcuno affine al nostro genere
Marco: Vere e proprie collaborazioni di fatto non ci sono, ma le chiacchiere dopo-concerto si fanno sempre con componenti di altre band.
Un saluto ai nostri lettori ed al vostro primo fan. qui in redazione.. il nostro diretur............
Marco: Grazie di tutto.
Sandro: Ciao e mi raccomando, continuate il vostro “ingrato” lavoro di supporting alla musica emergente
Andrea: Esatto, alimentate il cosiddetto “indierockitaliano” che è sempre più spumetik!
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