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Recensioni
Pubblicato il 24/09/2004 alle 14:24:33
Green Day : La voglia di sentirsi americani e non idiot
di Dario Ricci
Ecco la recensione del nuovo album dei Green Day "American Idiot". Un grande ritorno per la scena punk-rock e non solo.

Ecco la recensione del nuovo album dei Green Day "American Idiot". Un grande ritorno per la scena punk-rock e non solo.



Il 17/9 Settembre è uscito il nuovo Album dei Green Day “American Idiot” insieme a due singoli contenenti entrambi il singolo con l’omonimo titolo dell’album insieme a 3 canzoni inedite diverse per le due versioni.




L’album contiene 13 canzoni e si differenzia dal passato per una maggiore lunghezza dovuta soprattutto alla presenza di due canzoni Jesus of Suburbia e Homecoming che sono diverse a loro volta in 5 sottocanzoni, che sommate arrivano a 9 minuti, una lunghezza decisamente strana per il genere.
Ma passiamo alle cose più importanti, questo nuovo lavoro ha uno spettro musicale decisamente ampio, leggermente spostato verso il Rock quello con la R maiuscola, ma dove si può ancora trovare il sound aggressivo del solito ottimo e storico punk-rock che contraddistingue la band (vedi proprio il pezzo uscito come singolo “American Idiot”.
Certamente i Green Day hanno esplorato nuove sonorità decisamente nuove per loro, in modo da portare il gruppo un gradino più su rispetto al passato, con un album che non si rivolge solo agli appassionati di punk, ma che rappresenta una vera e propria Opera Rock nel vero senso della parola
(il cd ha una trama all’interno che si sviluppa attraverso le canzoni e che evidenzia quanto sia stata data importanza anche ai testi). Quello che impressiona è proprio la capacità di passare da un genere all’altro seguendo un filo ben preciso, in maniera da rendere questo nuovo lavoro un blocco unico e allo stesso tempo così ricco di sonorità diverse.
Rispetto ai vecchi album c’è una quantità maggiore di ballad e pezzi lenti di ottimo stampo come “Wake me up when September ends” dedicata al padre ormai morto del cantante B.J Armstrong.
“American Idiot” è davvero un grande cd , un po’ più maturo forse , ma per questo eccezionale, tra i pezzi da segnalare ci metterei “Homecoming”, “Letterbomb” e il gran finale con "Whatsername".
Credo che questo lavoro rappresenti proprio quella parte dell’America che non ci sta, che si sente americana ma per davvero e non come il nostro “carissimo amico” G.W.Bush., che si sente ferita e che ha voglia di reagire, ma a parte il significato morale questa per i Green Day è davvero una gran prova , che li ha resi diversi, più maturi e più apprezzabili anche da un pubblico più adulto.
(Forse un ragazzo di 15 anni abituato a Dookie troverà questo cd lento e noioso).
Finalmente un altro tassello, forse anche più pregiato dei precedenti che consegna la band alla storia del Rock e che in questo momento di Medio Evo musicale , cercherà di riportare questo genere la sull’Olimpo dove deve stare.
Gratitudine e rispetto per un gruppo che ha agli inizi degli anni ’90 riportato in auge il punk-rock, continuando (anche se forse in modo diverso) la tradizione di Clash e Ramones!
Volete un bel cd?Correte a comprarvi “American Idiot” album così non escono tutti i giorni..See u!

Ah Lunedì 27 presenteranno il video di “American Idiot” a TRL (MTV) a Milano

In Loving Memory of Johnny …

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