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Recensioni |
Pubblicato il 19/08/2012 alle 17:20:58 | |
Olimpiadi londinesi nel segno del rock: la cerimonia di chiusura meglio di quella d'apertura ....
Il Daily Mirror ha intitolato un suo articolo Do it like a nude: Jessie J wins the award for Best Dressed at the closing ceremony, perche' lei con Brian May hanno concluso alla grande l'evento. Antonio Caprarica tra i migliori!
Il Daily Mirror ha intitolato un suo articolo Do it like a nude: Jessie J wins the award for Best Dressed at the closing ceremony, perche' lei con Brian May hanno concluso alla grande l'evento. Antonio Caprarica tra i migliori!
Mancava la Regina Elisabetta II, ma gia' aveva offerto il suo cameo alla cerimonia d'apertura, quando si era prestata a fare da spalla a 007: sicuramente ci aveva fatto sorridere ed abbiamo di piu' apprezzato l'humour inglese, aiutati da questo dal corrispondente Rai dalla capitale... ma solo Antonio Caprarica ha salvato la faccia, perche' gli altri commentatori sul rock presente hanno inanellato perle che ricorderemo ai nostri nipoti, seduti davanti al canonico focolare.
Ma ritorniamo alla belle cerimonia conclusiva che ha ribadito quanto sia importante (anche economicamente) l'apporto dato dal rockbiz alle casse dell'ex Impero Britannico... i primi artisti ad esibirsi sono stati i Madness con il hit "Our House". Dal tir dove erano posizionati, tutti abbiamo visto librarsi in volo il sassofonista Lee Thompson, mentre si innalzavano le note di "Parklife" dei Blur: spariscono i Madness ed arrivano i molto piu' giovani One Direction, che si sono esibiti con “More than this”, mandando in visibilio i teenagers!
Ray Davies e' un simpatico vecchietto che ha nel suo palmares il fatto di aver forgiato il periodo sixties con i suoi Kinks, come si e' intuito quando ha proposto in versione solista la storica “Waterloo sunset”. Mentre i rappresentanti delle nazioni che hanno preso parte alle Olimpiadi entravano cromaticamente nello stadio e cominciavano a giocare con le riprese televisive, ecco Emeli Sandè e gli Elbow, di cui abbiamo ascoltato “Open arms” e “One day like this”.
Forte arriva il ricordo di John Lennon e la sua “Imagine” (cantata da un coro di voci bianche e poi attraverso un video originale del cantante dei Beatles), viene anticipata da “Bohemian rhapsody” dei Queen: sono pochi secondi e ci chiediamo se sia tutto qui il riconoscimento che le Olimpiadi Londra volevano dare a Freddie Mercury e soci..... Non c'e' il tempo fisico per riflettere ulteriormente, perche' arriva George Michael con “Freedom”, che ha anche il compito di lanciare un tributo a David Bowie: un medley registrato dei suoi maggiori successi e' veramente semplice nella sua costruzione, ma assai efficace.
Fortunatamente non manca Annie Lennox: ha cantato “Little Bird” e forse le si poteva dare piu' spazio, visto che i suoi dolci sogni sono il substrato su cui ogni atleta olimpico si muove: dopo di lei lo spettacolo ha proposto Ed Sheeran ... colui che gioca molto sul fatto che c'e' una somiglianza con il rosso di Harry Potter! Accompagnato da Nick Mason dei Pink Floyd, si è esibito alla grande in una vibrante versione di “Wish you were here”. L'attore Russell Brand (sposato con Katy Perry dal 23 ottobre 2010 fino alla separazione avvenuta il 30 dicembre 2011) ha cantato “Pure imagination” (canzone tratta dalla colonna sonora di “Willy Wonka and the chocolate factory”) e “I am the walrus” dei Beatles: di lui erano note le frequentazioni musicali e francamente ci ha piacevolmente sorpreso.... Un gigantesco polipo trasparente si e' composto con una magico assieme, facendo emergere prima Fatboy Slim da solista (che ha proposto “Right here, right how” e “Rockafeller skank”) e poi come dj per Tinie Tempah, Jesse J e Taio Cruz. Su invidiabili Rolls Royce, hanno cantato tutti assieme insieme “You should be dancing” dei Bee Gees, facendoci anche commuovere....
La parte finale di questo mega concertone presenta le pimpanti Spice Girls (che si sono esibite in “Wannabe” e “Spice up your life”), seguite dai Beady Eye di Liam Gallagher che hanno reinterpretato “Wonderwall”, tratto dal repertorio degli primordiali Oasis... ma ecco arrivare i Muse con una una nuova versione di “Survival”, scelto come colonna sonora dei Giochi olimpici londinesi per la felicita' delle loro economie personali. E' il momento di un omaggio in video a Freddie Mercury, che ha preceduto l'avvento sul palco di Brian May, Roger Taylor e Jesse J, i quali si sono esaltati con la celebre “We will rock you”: l'epopea Queen anticipa l'acclamata entrata dei Take That: senza Robbie Williams, si sono esibiti in “Rule the world”, lasciando poi spazio agli Who. ....“See me, feel me” e “My generation” hanno visto i fuochi d'artificio finali, con tutti gli artisti sul palco...
Pur apprezzando il nude look di Jesse J, nel ruolo di voce femminile per l'hit dei Queen non mi sarebbe affatto dispisciuto vedere Kerry Ellis... la sua recente venuta in Italia con relativo show assieme ai Killer Queen, avrebbe trovato giusta conclusione nel rutilante show londinese a cinque cerchi!
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