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Pubblicato il 11/04/2010 alle 10:18:53 | |
Luca Gemma in concerto, tra pop e canzone d'autore, tra folk e rock psichedelico
Sabato 20 marzo il live dell'ex Rossomaltese, all'interno della rassegna "la Musica e l’Autore", che si e' svolta allo Spazio Teatro 89 di MIlano.
Autore, cantante e chitarrista, di origini romane, Luca Gemma ha trascorso l'adolescenza in Germania e la giovinezza a Milano, dove tuttora vive.
Dal '91 ad oggi ha all'attivo alcune centinaia di concerti (fino al '98 con i Rossomaltese, band folk-rock fondata insieme a Pacifico, con cui condivideva la scrittura dei brani), compresi, nel 2008, 30 live on demand via skype-computer da casa sua a tutto il mondo!
Dopo i due dischi con i Rossomaltese, Luca ha pubblicato "Saluti da Venus" nel 2004, "Tecniche di illuminazione" nel 2007 e, a gennaio di quest'anno, "Folkadelic", il suo terzo capitolo discografico da solista, meno pop dei precedenti, maggiormente influenzato da sonorita' rock e folk con un bell'amalgama di suoni ruvidi e testi mai banali.
Io ho ascoltato Luca per la prima volta alla Fnac di Milano nel 2007, voce e chitarra acustica, nello show-case di presentazione di "Tecniche di illuminazione" ed in quell'occasione ero rimasto molto colpito sia dalla sua perizia tecnica che dal talento, dal gusto, dalla sensibilità e dalla leggerezza delle sue canzoni, come ad esempio "Sogno # 1", per me una "canzone perfetta".
Ma torniamo a sabato 20 marzo. Preceduto dal concerto di Ginevra di Marco e presentato dal giornalista Enrico Deregibus con una piccola intervista a Luca, il live e' iniziato piuttosto tardi (cosa che probabilmente ha comportato una riduzione del numero delle canzoni in scaletta). Dei nove brani eseguiti, otto sono stati tratti dal nuovo cd "Folkadelic", con sul palco gli stessi musicisti che hanno suonato nel disco e cioe' Ray Tarantino -chitarra elettrica e cori-, Andrea Viti (ex Afterhours) -basso elettrico-, Nick Taccori (Sanandra Maitreya) -batteria e cori- e naturalmente Luca -chitarra acustica e voce-. Ottimo l'affiatamento tra loro.
Diciamo subito che il live, con l'emergere di un lato piu' sereno e malinconico (folk) e di un altro piu' inquieto e stralunato (psichedelico), ha ben spiegato il significato del titolo dell'album.
I brani in scaletta:
1 UN MILIARDO Si inizia alla grande con un pezzo grintoso, con basso, batteria e chitarra elettrica ben in evidenza. E' la storia di un cantante che fa una rapina in banca. "Sono un cantante / e voglio un miliardo di euro in contante / E' che sono generoso / con chi mi ama davvero / insomma ho molte spese / come ogni gentlemen".
2 NUDI Brano molto ritmico. "La mia vita e' la tua / la tua vita e' la mia / Nudi come il bene / nudi come il male / siamo al naturale amore mio"
3 UN BAMBINO Con i suoi 44 anni suonati Luca riesce ancora a mantenere vivo il bambino che ha in se'. "Sono un bambino sono affamato / e prendo tutto il ben di dio / Che la vita splenda per tutta la vita / e che il buio scenda solo quando e' sera".
4 OGNI COSA D'AMORE "C'e' uno, grande e intelligente / c'e' una, adulta e maggiorenne / che ama chi vuole e cosi' via / e' la sola verita' / ma qualcuno non lo sa / che ogni cosa d'amore / e' solo amore in piu'". Nel finale del brano Luca coinvolge il pubblico con la sua chitarra acustica facendoci cantare con un coro a due voci.
5 SEI FELICE? Con batteria e chitarre in chiave rock-blues. "Sei felice? / Sei felice un po'? / Penso di si e poi penso chissa' / dico bugie o dico la verita'?"
6 SUPERSTELLE Pezzo funky. "Le mie stelle suggeriscono / di stare calmo ed essere gentile / ma le mie mani invece dicono / che qualche volta io dovrei colpire"
7 ANIMANTIPROIETTILE Ad una prima parte acustica segue un suono piu' sporco nella parte finale. "Amore che fuggi / amore che vai / qualcosa distruggi / qualcosa mi dai". Ci vuole un'anima anti proiettile per resistere.
8 LA CANZONE DELLA GIOIA Canzone perfetta. Luca la introduce facendo notare che da pochi minuti e' iniziata la primavera. "Dammi gioia solo gioia e poi liberta' / dammi un'idea per la felicita'"
9 MUHAMMAD ALI' Il concerto termina con l'unico brano non tratto da "Folkadelic" (ma da "Tecniche di illuminazione"). Il suono si tinge fortemente di blues. La canzone e' il simbolo della resistenza nella vita e nell'amore. "Vorrei avere il fiato, le gambe, la forza e la danza di Muhammad Ali'".
In chiusura c'e' da dire che il concerto, ottimo dal punto di vista dell'esecuzione, e' stato purtroppo disturbato per tutta la sua durata da un problema tecnico all'amplificatore della chitarra elettrica che, con un ronzio forte e fastidioso, ha impedito di farlo apprezzare maggiormente, soprattutto nei momenti piu' acustici
Vorrei infine spendere due parole sul luogo in cui si e' svolto il concerto. Situato nel quartiere milanese di Baggio, lo Spazio Teatro 89 è un teatro piccolo ma con un bel palco ed un'acustica eccezionale. Dal 2006 ha dato la possibilita' agli abitanti della zona di partecipare ad eventi culturali di spessore, rappresentando una luce accesa nel cuore della periferia.
www.lucagemma.it
www.myspace.com/lucagemma
www.spazioteatro89.org
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