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Gossip |
Pubblicato il 10/03/2016 alle 07:23:50 | |
Sergio Caputo e Francesco Baccini sono The Swing Brothers
Sergio Caputo e Francesco Baccini insieme per il singolo "Non fidarti di me", scritto e realizzato a quattro mani via Skype. Uscirà ad aprile e seguirà anche un tour della coppia ribattezzata "The Swing Brothers".
Sergio Caputo e Francesco Baccini insieme per il singolo "Non fidarti di me", scritto e realizzato a quattro mani via Skype. Uscirà ad aprile e seguirà anche un tour della coppia ribattezzata "The Swing Brothers".
"Non fidarti di me" è uno shuffle con qualche citazione sonora anni '80. Il testo si basa sulla metafora della dimensione dell'artista, figura sovrapposta a quella del pirata, ovvero uno che vive in balia delle onde del destino, un po' tentando di dominarlo, senza piani precisi, un po' con il fatalismo di chi sa che non c'è nulla di certo. Una frase della canzone recita "questa vita non è che una pausa caffè fra i pescecani". In sostanza è il delirio di un tale un po' sbruffone che ha però l'onestà di avvisare della sua inaffidabilità.
La prima del tour Caputo-Baccini è in programma all'Auditorium Parco della Musica di Roma il 10 di maggio. I due artisti, "all'americana", hanno continuato negli anni a migliorarsi e a farsi le ossa sul ring più importante, il palcoscenico. Le loro strade artistiche - iniziate entrambe negli anni '80 - non si erano mai incrociate fino a pochi mesi fa. Ne è nato un sodalizio umano e artistico che oggi li porta ad iniziare un tour insieme in cui proporranno i loro successi classici, ma anche alcuni pezzi più contemporanei, sommando audience diverse che hanno in comune la passione per la musica e per il filone jazz-swing associato a testi ironici e brillanti.
I due artisti hanno l'ambizione di fare un super gruppo. Suoneranno l'uno per l'altro (Caputo chitarrista di Baccini, e Baccini tastierista di Caputo) e saranno accompagnati da musicisti apprezzati come Paolo Vianello a piano e tastiere Luca Pirozzi al basso, Massimo Zagonari al sax e flauto, Alessandro Marzi alla batteria. Le scenografie sono state progettate da Sergio Caputo e Massimiliano Papaleo.
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