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Interviste |
Pubblicato il 07/06/2013 alle 08:34:17 | |
I medici gli dicono: frena uomo! Ma Lodovico Ellena continua ad essere un fiume in piena di rock psichedelico, esoterico e magico...
Il diretur Giancarlo Passarella parla spesso di dove vive Vico Ellena: si chiama Alice Castello e la fantasia corre free, passando dagli Astral Weeks a Claudio Rocchi dai maialini del suo piccolo zoo agli Effervescent Elephants.
Il diretur Giancarlo Passarella parla spesso di dove vive Vico Ellena: si chiama Alice Castello e la fantasia corre free, passando dagli Astral Weeks a Claudio Rocchi dai maialini del suo piccolo zoo agli Effervescent Elephants.
9 anni fa fu Tony Bacciocchi ad intervistarlo: da allora ha intensificato (e variegato) la sua attivita'...
Che piacere incontrare di nuovo Vico Ellena: ma lo sai che dall'altra intervista che ci hai concesso sono passati diversi anni? E' vero che ultimamente non sei stato troppo bene?
Il piacere è tutto mio, che diamine! Sì, ho avuto qualche problema di salute che credo abbiano risolto: vedremo.
Il tuo nome è ritornato con il recente disco di Claudio Rocchi....
Claudio Rocchi è una persona davvero fuori dal comune. Lo conobbi decenni fa per via di una tesi di laurea e da allora siamo rimasti in contatto. Nella comunità Hare Krishna in Toscana dove lui viveva ebbi anche modo di trascorrere un pomeriggio in compagnia di Paolo Tofani, chitarrista degli immensi Area. Credo che Claudio sia un miracolo della nostra malandata nazione, un miracolo raro e prezioso; quando provammo “La realtà non esiste” per un concerto che dovevamo fare insieme a lui smisi di suonare e lo abbracciai: per me fu un momento straordinario. Non avrei mai immaginato che un giorno sarebbe successa una cosa così, suonare con lui alcuni dei suoi brani più belli e misteriosi…
Oltre all'attività artistica, c'è quella scolastica, l'impegno politico e financo una laurea ….
E i medici mi dicono: frena uomo. Per questo ora mi dedico di più alla famiglia ed alla meditazione. In questo periodo sto approfondendo la conoscenza della musica indiana, Ravi Shankar su tutti. Con gli Effervescent siamo in studio (un nostro ex-collaboratore ne ha aperto uno – professionale – a cento metri da casa mia!) e abbiamo registrato un raga, mentre un altro raga l’ho registrato da solo con un sitarista indiano, Dhrubesh Chandra Regmi.
Per chi non ti conosce, vogliamo fare una breve scheda su alcune tue esperienze discografiche. Partiamo con I Folli di Dio....
Di tutti i vari progetti extra Elephants i Folli di Dio e gli Astral Weeks credo siano stati i più interessanti: i primi hanno avuto un certo riconoscimento, i secondi purtroppo no.
...che ricordi invece con il progetto Effervescent Elephants?
Gli Elephants sono tuttora vivi, sia pur soltanto in studio. A parte il cd con Claudio Rocchi, sono inclusi nella compilation uscita di recente di neo-psichedelia italiana “Welcome back to the ‘80s colours”. Qui di nuovo in pista insieme a No-Strange, Double Deck Five, Eazycon, Vegetable Men, Allison Run, Polvere di Pinguino, Technicolour Dream e molti altri di quel periodo: un cd bellissimo. E poi siamo in studio con registrazioni nuove di zecca, oltre al recente cd “From the end to the beginning” contenete materiale d’archivio; tutto targato Psych-Out Records!
Ma quanti libri hai scritto? Noi ci ricordiamo di Smacacando un Macaco ….
Ho perso il conto. Credo però che i più interessanti siano “La fuga della verità” presentato al Salone del libro di Torino parla della Verità: esiste La Verità e possiamo noi conoscerla? E “Torino segreta”, un volume in cui si indaga su questa strana città ove nacqui e che non cessa di stupirmi: credimi, Torino è una città realmente molto molto strana…
Dice il nostro diretur Giancarlo Passarella che tu potevi nascere solo in un paese dal nome magico ed esoterico come Alice Castello: cosa mai avrà voluto dirci?
Questa cosa ricorre spesso, pensa che anche in Inghilterra lo hanno scritto da qualche parte. Il paese di Alice Castello è effettivamente da sempre luogo di strani personaggi: scrittori, pittori, musicisti, esoteristi, astronomi e via così. Tanto per farti un esempio: Aldo Mella, contrabbassista di fama internazionale (suona con Franco D’Andrea ex-Perigeo, Rossana Casale e suonò con gli Area 2); oppure Bernardino Del Boca, noto esoterista morto qualche anno fa; oppure Luigi Barberis, pittore visionario e geniale; oppure streghe e folli… Vivono tutti in questo luogo.
C'è qualche artista giovane che ti ha entusiasmato ultimamente? Oltre al mito di Syd Barrett, qualche rockstar del passato ti emoziona tuttora?
In questi ultimi anni ho ascoltato prevalentemente jazz; Flavio Boltro (che oltre ad avere inciso un disco stupendo con Michel Petrucciani ha collaborato spesso con gli Eazycon), Paolo Fresu, Fabrizio Bosso, Gianluca Petrella, Stefano Bollani, Francesco Cafiso: musicisti di livello altissimo e – incredibile! – conosciuti soltanto da una ristretta élite: sconcertante… Ah, poi fuori dal jazz Shel Shapiro, che non sarà un giovanotto di primissimo pelo ma che ti garantisco è un bel testone: ci siamo conosciuti tempo fa e sto cercando di convincerlo ad incidere un brano che ho scritto per lui ma il nostro è preso tra teatro, televisione, concerti, conferenze, dischi e viaggi. Ma vedrai che prima o poi lo convinco e sarà una bella sorpresa, magari ospite di super-onore in un cd degli Effervescent Elephants…
Vico Ellena uomo e Vico Ellena artista: riescono le due entità a sopportarsi? Hai del tempo libero e la possibilità di coltivare qualche hobby?
Faccio lunghi giri in mountain bike nei boschi: vivo infatti proprio sul confine di una macchia boschiva celtica immensa: ogni tanto qualche incauto si perde e devono andarlo a cercare. Quando sono in forma mi faccio 20 o 30 km nel profondo boschivo: fantastico. E poi mi dedico al mio piccolo zoo: due capre taglia stambecco (verzasche svizzere), galline, cani, gatti, oche, maialini e via così.
Diamoci un nuovo appuntamento per domani, fra una settimana e fra un anno: cosa avrà combinato Vico Ellena entro queste date?
Come ti ho detto i medici mi consigliano di frenare; penso perciò che continuerò a viaggiare (a questo non riesco a rinunciare) e a leggere: ho ancora troppe cose da conoscere. Oltre naturalmente ad ascoltare musica, quintali di musica, tonnellate di musica, anzi ettolitri.
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