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Interviste |
Pubblicato il 22/03/2010 alle 10:08:42 | |
L'intervista al rock alternative dei quattro lucchesi Acid Brains
In stretto ordine alfabetico sono Antonio Amatulli, Alfredo Bechelli, Stefano Giambastiani e Stefano Marchi ed hanno all'attivo tre cd: The End of The Show, Far Away e Do It Better! Ecco una intervista a quattro voci...
In stretto ordine alfabetico sono Antonio Amatulli, Alfredo Bechelli, Stefano Giambastiani e Stefano Marchi ed hanno all'attivo tre cd: The End of The Show, Far Away e Do It Better! Ecco una intervista a quattro voci...
E' il loro momento! Degli Acid Brains finalmente si parla come di una band matura e che ha superato alcuni momenti di stanca, arrivando a pubblicare un signor cd come Do It Better...!
Un bentrovato ai quattro Acid Brains: Stefano Giambastiani, Stefano Marchi, Alfredo Bechelli ed Antonio Amatulli. Puo' ognuno di voi dire che ruolo ha all'interno della band e descriversi velocemente?
Stefano G. = Sono il cantante, chitarrista e quello che scrive le canzoni ...Gli Acid Brains sono la mia seconda vita....o forse la prima ….sono una persona sincera, determinata, onesta, anche troppo sensibile, un po' permalosa, e tendenzialmente ingenua.... Amo credere nelle cose, nella vita e sognare. Sono spesso caduto ma mi sono rialzato e spesso ho sbagliato ma ne ho preso forza per migliorarmi e crescere.
Alfredo = Ciao sono Alfredo Bechelli, sono il chitarrista e suono con gli Acid Brains dal 2004. Ritengo di essere una persona semplice, sono allegro e sincero forse troppo sognatore.
Stefano M. = … ho 29 anni , ho un bellissimo figlio di nome Simon e suono la batteria da sempre negli Acid Brains ...
Antonio = Il mio ruolo? Sono il bassista. Qualcosa di me? Tendo ad essere sempre allegro. A volte sono distratto.
Avete all'attivo tre cd (The End of the Show, Far Away, Do It Better): vogliamo dare (per ognuno di questi) una descrizione? Magari utilizzando qualche aggettivo ..
Alfredo =The End of the Show purtroppo non ho avuto il piacere di registrarlo perché ho iniziato a suonare con gli Acid Brains poco dopo la fine delle registrazioni... mi è un’po’ difficile definire quello che esprime cmq direi che dei 3 è il + rabbioso. In Far Away (il mio primo disco) nonostante non manchi di rabbia come in I Hate Reviews è sicuramente + riflessivo e direi che si sente l’inizio di un cambiamento della nostra musica. Do It Better è di sicuro il disco + maturo... con nuove influenze musicali, con noi + padroni del nostro strumento ma senza che Stefano perda di sincerità nei testi. ...
Stefano G. = The End of the Show era ancora un po' acerbo ma molto sentito e rabbioso, non è registrato benissimo ma da bene l' idea, diciamo era l' inizio di quello che siamo adesso....Far Away è già una ricerca di qualcosa di diverso... di un evoluzione, pur restando nei nostri limiti... ci sono 2-3 canzoni che secondo me sono davvero carine, un po meno rabbioso del precedente ma anch'esso molto sincero e sentito.”Do It Better è sicuramente quello che ci rappresenta ora.. è un percorso molto duro che come essere umano ho affrontato in questi ultimi 3 anni dove c' è tutto, alti e bassi , detto con totale sincerità e con i sentimenti a 1000....Per noi è sicuramente un motivo di orgoglio anche perchè siamo cresciuti come gruppo, come musicisti e anche come persone .C' è la voglia e la volontà di uscire dai canoni sia nel linguaggio che nella musica ;miscelare di più il sound con contaminazioni diverse.....
Stefano M. = Il primo? Bello e coinvolgente anche se forse un po’ troppo lungo per un cd ufficiale all’esordio, ma sicuramente sono da ricordare le vicissitudini che abbiamo passato per registrare il disco: successe veramente di tutto … Far Away? Un disco che ha segnato la svolta , maturo caldo e diretto... Do it Better, sicuramente il titolo gli rende giustizia... è il nostro miglior lavoro ...
Antonio = The End Of The Show è il disco a cui sono legato meno. Al tempo non ero ancora entrato negli Acid Brains. Sono entrato nel gruppo a ridosso della registrazione di Far Away. Disco che mi è piaciuto molto: alcune sue canzoni sono tra le mie preferite. Do It Better è il disco a cui sono legato di più. L’ho visto nascere e crescere. Ho dato il mio contributo sin dall’inizio. C’è una piccola parte di me in quel cd.
Non credo che si campi suonando negli Acid Brains: come vi guadate da vivere e cosa invece vi piacerebbe fare?
Stefano M. = … sicuramente mi piacerebbe vivere di musica, ma è questo è scontato direste voi … invece faccio il gommista e assistenza tecnica per le grandi industrie , il lavoro mi piace e posso dire di essere fortunato visto che lavoro per l’azienda di mio padre ….
Antonio = Mi sono laureato in Psicologia. Attualmente sto effettuando il tirocinio per l’abilitazione di Psicologo.
Alfredo =Io lavoro in una officina: considerati i tempi che corrono mi ritengo fortunato ma far diventare la chitarra un lavoro sarebbe un sogno.
Stefano G. = … io ho cambiato 5 lavori negli ultimi 2 anni...(viva l' Italia), alternandoli con un bel po di disoccupazione. Ora faccio lo stagista presso una biblioteca e mi piace molto. Vivere di musica sarebbe il mio sogno.
Parliamo dei gusti musicali: quali sono stati gli artisti che hai amato in gioventu' e quali quelli che ora ti fanno di piu' venire i brividi?
Antonio = Sono cresciuto col Punk Hardcore californiano. Offspring, NOFX, Bad Religion, Pennywise e Good Riddance. Li ascolto tutt’ora. Col tempo ho iniziato ad ascoltare un po’ di tutto, ma se devo pensare all’ultimo disco che mi ha dato i brividi, ricado nel Punk, dato che penso a The Suffer and the Witness dei Rise Against. ….
Alfredo =I gruppi + importanti della mia gioventù sono i Queen, i Nirvana e i Guns N’Roses. I primi erano il gruppo preferito di mia madre che mi ha contagiato... Nirvana e Guns esplosero negli anni della mia adolescenza ed è stato impossibile resistergli. Oggi sono ancora molto affezionato a quei gruppi ma direi che i miei gruppi preferiti sono Led Zeppelin, Muse e Verdena.
Stefano G. = In gioventù … Nirvana, Sonic Youth, Alice in Chains, Soungarden, Smashing Pumpkins, Hole, Queens of the Stone Age, Radiohead, Muse, Placebo, Beatles, Pink Floyd, Cure, Sex Pistols, Bad Religion, Rancid, Dead Kennedys, Offspring, Green Day, Clash, Korn, Sepultura, Pantera, Prodigy, Chemical Brothers. Ora sento veramente di tutto dai Kraftwerk ai Joy Division e i Sound, da Moby e Massive Attack ... i miei italiani preferiti sono Teatro degli Orrori, Verdena, Cccp, Afterhours, Litfiba (vecchi),Zu.
Stefano M. =... una volta gruppi tipo Pantera e Sepultura... ora Rammstein, Linkin Park e Slipknot...
Come si vive a Lucca? Con una ipotetica macchina del tempo, dove invece ti piacerebbe vivere? Ed in quale epoca?
Stefano G. = Lucca è molto bella da un punto di vista artistico e turistico, ci si mangia benissimo, paesaggi e storia ovunque...Penso anche economicamente la media sia altina...Purtroppo è un bel po' noiosa e bigotta, un po avida e parecchio chiusa di mentalità....Per i giovani è un po' proibitiva... Grazie a dio ci sono 2 posti carini davvero...almeno quelli...e c' è un bel po di gente viva che fa qualcosa per la scena, un po' isolati ma vivi. Penso vorrei vivere o negli anni 90 (cioè avere 20 anni negli anni 90) o nel 68.....Piace molto anche a me il futuro anche se ho un po paura di ciò che potrebbe essere....
Stefano M. =Città tranquilla la nostra …. non è certamente una metropoli come Roma e Milano e forse anche per questo un po’ chiusa di mentalità. Mi piacerebbe vivere negli anni ’70 , ma più di tutti sono affascinato dal futuro e vedere come sarà l’anno 3000 !!
Antonio = Lucca è una città un po’ morta. Ma è stata più morta in passato. E’ vero, i locali interessanti sono pochi, ma prima non c’erano neanche quelli. Dove vorrei vivere e quando? Non lo so. Ovunque, basta sentirsi a casa.
Alfredo =A Lucca si sta bene, la mia è una cittadina tranquilla, forse anche troppo. Con una macchina del tempo vorrei rivivere la California alla fine degli anni 60.
Parliamo delle recensioni uscite per il vostro ultimo cd: quali vi hanno colpito, sia in positivo che in negativo?
Stefano M. =Non ha commentato ….
Antonio = In alcune recensioni ho trovato fastidioso l’ossessiva ricerca delle influenze del gruppo. Ad un certo punto non si riusciva a capire se il disco era piaciuto o meno. In altre mi è piaciuta la passione con cui la recensione è stata scritta.
Alfredo =Bisogna dire che le recensioni uscite fin ora parlano molto bene di Do it Better. Mi ha colpito una recensione, l’unica negativa, che accosta la nostra musica a quella dei Guns; ora a me piacciono molto ma non capisco come ci possano paragonare a loro.
Stefano G. = Concordo con Alfredo.....
Quali le attività che state mettendo in piu' per promuovere adeguatamente questo disco?
Antonio = …... il passaparola, il parlarne con gli amici, l’uso di Internet. Ma soprattutto, dare il meglio di me quando ci esibiamo dal vivo. Quest’ultima cosa è molto importante per coinvolgere il pubblico e per farci apprezzare.
Alfredo =Abbiamo già un sacco di recensioni che parlano bene del disco, qualche passaggio radio e un video appena uscito. Inoltre abbiamo in programma diverse date e speriamo che il futuro ci riservi belle sorprese.
Stefano G. = Ogni mezzo di comunicazione va bene. Ci è appena uscito il video di Me, you and the working class (regia di Saverio Luzzo) che ha esordito con 2 passaggi su Database di Rock tv.....stiamo ricevendo un sacco di recensioni/articoli/interviste da riviste,siti etc, passaggi radio , date etc...Nei prossimi mesi ci dovrebbe essere movimento, poi si vedrà.....Io passo parecchie ore dietro alla promozione del gruppo... un ringraziamento particolare anche a Giancarlo Passarella per quello che ha fatto e fa per noi … a Oreste della Fidge Tecords (la ns etichetta) e a Tommy Bianchi.
Stefano M. = …...... sicuramente internet , concerti e public relation … in queste cose Stefano G è un maestro …......
Il nostro diretur Giancarlo Passarella ha scritto che gli Acid Brains sono una delle cose piu' coraggiose e fresche del panorama underground italiano: concordate? Da quanto tempo lo conoscete?
Alfredo = Sfortunatamente non ho mai avuto il piacere di conoscere Giancarlo Passarella personalmente. Ci ha aiutato molto in particolare per The End of the Show e per Far Away e per questo lo ringraziamo. Il fatto che una persona con la sua esperienza nel campo musicale ci definisca cosi ci fa ben sperare e ci incoraggia ancora di più. Ritengo inoltre che definire fresca la nostra musica sia un gran complimento dato che il nostro genere non è dei più attuali.
Stefano M. = Non siamo più dei freschissimi ventenni, ma abbiamo sempre il coraggio, voglia e passione di proporre la nostra musica . Il diretur lo conosco poco personalmente, ma i rapporti con il gruppo sono iniziati con The End of the Show...
Antonio = Non ho ancora avuto il piacere di incontrare Passerella dal vivo. Lo conosco solo tramite i racconti di Stefano e tramite l’impegno e la passione che ha nel promuovere la musica della nostra e delle altre band italiane.
Stefano G. = Siamo freschi perchè ci crediamo come a 20 anni ma di età ormai insomma....Il nostro genere musicale non è cosi fresco ma noi proviamo a farcelo diventare evolvendoci più e meglio che possiamo. Giancarlo lo conosco dal 2004, i tempi di The End of the Show: con noi è sempre stato corretto e leale e ci ha aiutato anche un bel po.'
Con quali band italiane avete dei rapporti di amicizia e/o collaborazione? Con chi invece vi piacerebbe collaborare, magari per convincerli a frequentarvi artisticamente?
Stefano G. = Mi piacerebbe collaborare tantissimo con:Verdena,Teatro degli Orrori, Afterhours , Zu e i Marlene Kuntz. Collaborazioni ancora più grandi mi sembrano utopistiche. Abbiamo rapporti di amicizia con parecchie band della nostra città e in tutta Italia....
Antonio = Una collaborazione recente, è quella avuta con i Ninive, un gruppo di Napoli, con cui abbiamo fatto un paio di date. Sarebbe bello collaborare con i Big della musica Rock Italiana, come i Linea77, i Verdena o gli Afterhours. ...
Alfredo = Abbiamo suonato con molte band di ogni regione d’Italia. Riuscire a collaborare con Verdena, Afterhours o Teatro degli Orrori sarebbe oltre che una grande soddisfazione, anche un modo per crescere artisticamente.
Stefano M. =...... piacerebbe avere rapporti un po’ con tutti i gruppi che orbitano circa il nostro genere musicale
Cosa non va nello showbiz italiano? Da dove cominciare a cambiare?
Stefano M. = ….. lo showbiz italiano? Non voglio commentare: non c’è fiducia nè promozione. Dove cambiare ? Forse avere più fiducia nella promozione …
Antonio = Non saprei da dove partire. Non lo so. Rischierei di dire solo cavolate.
Alfredo =Io credo che in Italia ci sia poco investimento e poca promozione per le band emergenti. L' Italia è musicalmente troppo tradizionalista e poco aperta alle nuove contaminazioni estere.
Stefano G =Pochi investimenti, tanta ipocrisia, tanti discorsi... pochi fatti. Mancano i talent scout “veri” e personaggi che credano e fanno realmente qualcosa di concreto per le band italiane. Eppure di gruppi validi ce ne sarebbero parecchi.....Qua chi fa da se fa per 3.
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