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Editoriale |
Pubblicato il 10/02/2008 alle 12:03:49 | |
Carlo Conti, il Calimero rock della tv italiana convince con I Migliori Anni
Mi permetto di usare questo nomignolo, vista l'amicizia che mi lega da un quarto di secolo: Sabato 9 Febbraio mi sono visto tutta la sfida tra gli anni 70 e gli anni 90, con momenti di puro intrattenimento e soddisfazione collezionistica.
Mi permetto di usare questo nomignolo, vista l'amicizia che mi lega da un quarto di secolo: Sabato 9 Febbraio mi sono visto tutta la sfida tra gli anni 70 e gli anni 90, con momenti di puro intrattenimento e soddisfazione collezionistica.
...Che maniere… qui fanno sempre così perché loro sono grandi e io sono piccolo e nero. È un'ingiustizia però… . Così si lamentava Calimero e così lo ricorda la maggior parte delle persone. Dal 1963, anno in cui è nato, Calimero è passato dal Carosello alle scatole di detersivo. Dice la storia della televisione che la Mira Lanza aveva chiesto ad uno staff di grafici e pubblicitari di preparare una serie di figurine con Calimero: si accordarono per una serie di 100 figurine e prepararono diverse storie con delle nuove avventure di Calimero. La Mira Lanza, poi metteva le figurine nei fustini del detersivo Ava e (con molta calma e grossi investimenti economici da parte delle singole famiglie) si riusciva a collezionare tutta la serie.
Carlo Conti (nato a Firenze il 13 marzo 1961) e' conosciuto nell'ambiente televisivo con il nomignolo di Calimero non perche' si lava poco o fa grandi lavatrici, ma perche' ama presentarsi con una bella e costante abbronzatura in qualsiasi stagione dell'anno, frutto sia di sedute con le lampade ad hoc, ma anche delle sue frequentazioni al Cinquale e nelle altre zone della sua amata Versilia.
I miei ricordi con lui affondano nei primi anni'80, quando lui faceva il dj (clamoroso e' un suo 45 giri con capello cotonato e logo stile Coca Cola), frequentava le varie Radio Fantasy fiorentine ed entrambi (per portare qualche soldo in piu' in saccoccia) registravamo dei programmi che andavano su molte radio locali: qualche volta ci trovavamo in casa di sua madre in Via Maragliano e scrivevamo come dei pazzi, ben sapendo che ogni puntata realizzata ci fruttava ben 10 mila lire... uno strozzinaggio bello e buono, ma era il nostro periodo naive e per fame si fa questo ed altro. Lui andava a fare le serate in discoteca e qualcosa in piu' raccattava (soldi e donne...!) ed io rimanevo nel mio sottoscala (da cui il nome di Ululati dell'Underground...!) e scrivevo per lui i testi del programma Sotto L'Ombrellone che poi conduceva da solo.
Il seguito e' storia: un programma cult come Vernice Fresca (con gli imberbi Panariello e Pieraccioni... Gino della Marta e la Marta di Gino), la nascita del movimento dei comici fiorentini, il suo passaggio alla Rai e... i giorni nostri!
Nei momenti in cui mi e' consentito, seguo sempre i suoi programmi tv e me lo sento vicino, perche' ne conosco i tempi televisivi, il suo intercalare tipico ed il presentare urlando in alcuni momenti, sia per enfatizzare l'ospite o anche per richiamare l'attenzione di un pubblico distratto: in questi frangenti l'esperienza acquisita si concretizza in una professionalita' unica del panorama italiano dei conduttori tv.
Dati gli ospiti presenti, la puntata di sabato 9 Febbraio de I migliori anni me la sono vista tutta, cercando di scoprirne un po' il dietro le quinte ed il mio giudizio finale e' positivo...
Con Carlo Conti ci sono Maria Elena Vandone (vincitrice dell’ultima edizione di Ballando con le Stelle), e Pamela Camassa, terza classificata a Miss Italia 2005 e reduce anche lei da Ballando con le stelle (edizione 2006). Da ricordare anche la presenza nonsense di Nino Frassica, nelle vesti di ospite fisso come avvenne per Fratelli di Test e sara' per I Raccomandati.
L'idea di base del programma e' un po' debole: confrontare i vari decenni della nostra vita (dal dopoguerra in poi) per evidenziarne i momenti salienti del modus vivendi e dell'immaginario collettivo. Forse piu' che essere la parte debole dello show e' meglio definirlo la cosa piu' in sintonia con lo status di programma del Sabato sera e di prima fascia: se poi consideriamo che su Mediaset la lotta e' con l'ennesima riproposizione del cabaret del Bagaglino, si intuisce perche' fortunatamente anche lo share da ragione al programma su Rai Uno.
Quello che invece convince dei I Migliori Anni e' lo sviluppo del programma: le categorie in cui la sfida tra i decenni sono divisi e' una scusa per dare a Carlo Conti l'opportunita' di essere nel contempo il rigido conduttore di un programma di quasi 3 ore, ma anche il furetto che salta dentro ogni situazione, dimostra anche la sua preparazione storico/giornalistica del personaggio ospite e si ritrova magicamente a suo agio con ogni momento, qualche volta anche improvvisando. E' quello che e' successo nella puntata di Sabato9 Febbraio: una cosa e' invitare il pubblico a cantare Ramaya di Afric Simone e ben altro e' diventare guitto del palcoscenico, quando l'artista lo invita a prendere in bocca un sedia ed imitare le sue performances clownesche. Poi arrivano a chiudere la puntata due momenti musicali importanti della nostra musica, come Laura Luca ed i Jalisse....
La prima esordisce nel 1978 a vent'anni a Sanremo con Domani domani, una delicata e struggente ballata scritta da Gian Pieretti, che riscuote un buon successo di pubblico ed entar in hit parade. Laura Luca si mangiava le unghie e tutti allora dicevano che non aveva personalita': i critici lo dissero anche quando interpreto' un brano di Joni Mitchell e forse lo dicono anche ora, nonostante attualmente si occupa con Bruno Tavernese (suo produttore da tempo), di una casa di edizioni che pubblica basi musicali, l'Alta Marea Music.
Dei Jalisse cosa dire? Sono un duo musicale italiano composto dai coniugi Fabio Ricci (Roma, 14 maggio 1965) e Alessandra Drusian (Oderzo, 12 aprile 1969). Vivono a Fratta di Oderzo (Provincia di Treviso). Sono stati gli ultimi italiani che ci hanno rappresentato all'Eurofestival.
Jalisse in lingua araba significa commensale che sa intrattenere nel racconto di favole e musica: nel 1995 partecipano a Sanremo Giovani con il brano Vivo piazzandosi al terzo posto della seconda serata; l'anno successivo quindi partecipano di diritto al Festival di Sanremo, classificandosi sesti nella sezione Nuove Proposte con il brano Liberami. Nel 1997 partecipano di nuovo, ancora una volta di diritto grazie al nuovo regolamento. Dalla selezione Giovani Proposte passano il turno a big prendendo da subito un numero altissimo di voti, come si attesta dalle votazioni dei quotidiani e dal sito internet Rockonline.it che li vede primi. Il brano è Fiumi di parole, ed è una delle vittorie più discusse della storia del Festival, per gli strascichi polemici che ne sono seguiti: si parla del fatto sia un plagio di un brano dei Roxette, cattiveria mai dimostrata, nemmeno dalla band svedese. Attualmente i Jalisse continuano a fare serate e soprattutto hanno investito molto in un progetto che si chiama Crescere Insieme: l'arte per la pace, ispirato al secondo obiettivo del terzo millennio ovvero sia Istruzione Primaria per Tutti.
Carlo Conti chiude la puntata di I Migliori anni di Sabato 9 Febbraio con questi due artisti (Laura Luca e Jalisse) che dimostrano come il mondo dello showbiz a volte sia spietato: chiude lo show con una freschezza impensata, dando ai due artisti la giusta visibilita' e presentandoli con lo stesso entusiasmo dell'inizio show ovvero sia quasi 3 ore prima. Dove ci siamo entusiasmati anche come collezionisti di rarita' discografiche e' stato quando sul palco sono stati chiamati The Knack, prontissimi (nonostante le rughe ed i capelli bianchi) ad interpretare My Sharona: Carlo Conti chiede informazioni su questa ragazza e la band americana dice che e' la stessa riportata sulla copertina del 45 giri, ragazza di cui erano innamorati. Magicamente la telecamera mobile si avvicina ed in primo piano c'e' proprio il 45 giri: spunta un pennarello e Carlo invita la band ad autografarla, perche' il cameraman e' un collezionista.
Non ci sono momenti morti o tempi lunghi: anche la firma del 45 giri e' una operazione che anacronisticamente e' da Sabato sera televisivo ed il motivo e' semplice: Calimero non e' solo piccolo e nero, ma quei tempi li ha ormai nel suo background.
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