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Pubblicato il 25/05/2009 alle 01:21:01 | |
Loredana Bertè: bambolina, bambolina la bambina più bella che c’è..!
Hanno suscitato sgomento le dichiarazioni di Loredana Bertè sulla sua verità relativa alla morte di Mia Martini che sono contenute nella lunga intervista di Maurizio Becker realizzata per il nuovo numero del magazine Musica Leggera.
Hanno suscitato sgomento le dichiarazioni di Loredana Bertè sulla sua verità relativa alla morte di Mia Martini che sono contenute nella lunga intervista di Maurizio Becker realizzata per il nuovo numero del magazine Musica Leggera.
C’è tutta la rabbia di una vita in una donna la cui storia sembra uscita da un manuale di psicanalisi. Traumi vissuti nell’infanzia che non sono stati né superati e nemmeno affrontati con la maturità e il senno di poi. Forse, come ha scritto Mia Martini nel brano “Bambolina, bambolina”, dove descriveva la sindrome di Peter Pan nella figura materna con il rifiuto di crescere per potere restare eternamente bambina, questo modello è stato ereditato da una delle figlie: quella più ribelle e più avvenente esteticamente.
Loredana ha fatto di tutto per sfondare nel campo artistico, e spesso si è contrapposta alla grande arte della sorella , cercando di oscurarla, con affermazioni gratuite su canzoni che le sono state rubate da parte di Mimì o sottraendole importanti collaborazioni come quella di Pino Daniele e dello stesso Ivano Fossati. La sua grande voglia di emergere ad ogni costo l’ha portata a rovinare l’unica loro collaborazione, quella della loro partecipazione in coppia a Sanremo nel ’93 con il brano sfortunato “Stiamo come stiamo”. In quell’occasione, ha fatto una esecuzione talmente capricciosa da mettere visibilmente a disagio Mimì.
Dopo qualche giorno Mia Martini si sfogava telefonicamente con il suo club ufficiale manifestando la sua amarezza per questo aiuto che lei ha dato, invano, per il rilancio di Loredana e mostrandosi seriamente preoccupata per le sue condizioni psichiche. Sorelle che in quel periodo erano entrambe sole, ma, dal punto di vista della carriera, Mimì era tornata al grande successo con “Almeno tu nell’universo” e il mitico duetto di “Cu’mme” con Roberto Murolo.
Pochi mesi prima della morte, aveva avuto una standing ovation a “Papavere e papere“ nella performance live con Giorgia e Michele Zarrillo e iniziato una applaudita tournèe. Nell’ultimo incontro avuto con lei a Ciminna il 6 maggio del ’95, prima di un concerto, aveva detto di avere un sacco di progetti: un album dedicato alla luna, il ritorno a Sanremo, il trasloco in una nuova casa, dall’arredo ancora incompleto. Aveva scelto di andare a vivere a Cardano al Campo, proprio per essere vicina a suo padre, con il quale il rapporto si era ricucito da anni, dopo le incomprensioni. Il suo inno di protesta “Padre davvero”, disco di esordio, era un ricordo ormai lontano e, alla fine del ’94, in una trasmissione radiofonica, aveva chiesto addirittura perdono al padre per averla cantata. Questo in contraddizione con quanto Loredana dichiara a Becker:’Ho saputo che Mimì era andata due giorni dal padre che non vedeva da 40 anni’.
La realtà è che Mia Martini, in quel periodo, si era sentita particolarmente sola soprattutto perché non era riuscita a rimettere in gioco la sua storia d’amore con Ivano Fossati. Il materasso steso a terra, a cui fa riferimento Loredana nell’intervista, che fine ha fatto? Dal momento che il corpo è stato trovato a letto con il braccio proteso verso il telefono, forse nel tentativo di chiedere aiuto. E poi, la sua affermazione che non vedeva il padre dall’età di 5 anni è infondata visto che è andata a trovarlo anni luce orsono, su insistenza di Mimì, accompagnata da Mario Lavezzi.
Non è per fare il moralista ma sembrano un po’ esagerate le affermazioni riportate, suffragate anche dalla sorella maggiore Leda, che sfiorano sicuramente il gossip, e questo continuare a dare in pasto al pubblico situazioni e dichiarazioni, come l'ultima, in ordine di tempo, che il papà abbia contribuito alla sua tragica fine.
Sarebbe opportuno che la stella di Loredana continuasse a brillare di luce propria, lasciando sua sorella Mia Martini indisturbata nella sua gloria postuma, ormai entrata nel mito.
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