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Recensioni |
Pubblicato il 09/02/2011 alle 21:04:05 | |
Jesus Christ Superstar entusiasma tra ricordi ed emozioni
La rock opera di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice riesce ancora ad emozionare, artefice Massimo Romeo Piparo ed un cast d'eccezione
“Jesus Christ Superstar”
Teatro Politema – Catanzaro
08 – 09/02/2011
(Foto di Antonio Raffaele)
Broadway, Marc Hellinger Theatre, 12 ottobre 1971. Sono trascorsi circa quarant’anni dalla prima rappresentazione, di “Jesus Christ Superstar”, l’opera rock con la quale i due autori Andrew Lloyd Webber e Tim Rice riuscirono ad accostare il sacro al profano: la storia e la passione di Cristo incontrava la musica del diavolo.
Martedì sera, con replica il giorno successivo, al Teatro Politeama di Catanzaro, si è potuto assistere ad un vero proprio tuffo nel passato, grazie alla rappresentazione del regista Massimo Romeo Piparo che, con la sua compagnia, dal 1995 è stato presente in ogni angolo della nostra penisola.
Compito arduo quello di Piparo, considerando la complessità di un’opera costruita da Webber e Rice su una originale rilettura, diversa da quella che i sacri testi hanno sempre raccontato. Il coraggio dei due compositori americani, unito ad una elevata qualità musicale e a un cast composto da grandi nomi della musica rock sono stati più forti delle numerose polemiche rendendo “Jesus Christ Superstar” un mito quasi irraggiungibile.
E’ bene fugare subito ogni dubbio. Piparo ha allestito una rappresentazione che si avvicina alla perfezione, ed aver voluto presentare in Italia una versione in lingua originale, con l’orchestra che suona dal vivo su un palco essenziale, aumenta i meriti per le sue scelte coraggiose, così come non aver voluto le traduzioni dei singoli pezzi, “aiutati” dalle proiezioni di brani tratti dai testi sacri.
Anche il cast è stato all’altezza. Accanto a Paride Acacia, oramai calatosi perfettamente nel ruolo di Gesù, notevole è stata l’interpretazione di Simona Bencini che riesce a dare spessore al ruolo di Maria Maddalena, in particolare quando, nel brano “I don’t know how to love him”, tenendo Gesù Cristo tra le braccia dichiara di esserne innamorata, e di Ciccio Regina, Caifa, e Massimiliano Giusto, Hannas.
Un capitolo a parte meritano Matteo Becucci, e Mario Venuti. Entrambi, pur mantenendo elevato lo standard di esecuzione hanno palesato alcune lacune. Becucci, nel ruolo di Giuda, in alcune circostanze è sembrato non riuscire a dare quella drammaticità vocale ed espressiva che il ruolo richiede. Stessa cosa dicasi per Ponzio Pilato/Mario Venuti che nell’esecuzione di “Trial bifore Pilate”, il brano in cui Gesù Cristo viene frustato, non riesce a trasmettere la giusta intensità emotiva. Un mancato “sostegno” alle immagini che sullo sfondo ripropongono scena più attuali come il volto di Sakineh, i corpi di bambini morenti per la fame e i volti di Falcone e Borsellino.
Nonostante questo particolare perfettibile, è tutto l’impianto a reggere. Gli apostoli ed il popolo hanno mostrato di essere a loro agio nella arena e sui tralicci, questi ultimi mutuati dalla edizione cinematografica di Norman Jewison. Notevole il supporto dell’orchestra che ha riletto in maniera fedele ogni singola nota, dalla iniziale “Overture” alla finale “John Nineteen: Forty-One”. Da brividi la già citata “I don’t know how to love him” e “Gethsemane (I only want to say)” eseguita da Acacia, appassionati Maria e Pietro in “Could we start again, please?”, coinvolgente Becucci nel brano “Superstar”, cantata in mezzo al pubblico.
C’è stato anche lo spazio per un bis con i ballerini che, sulle note di “Superstar”, hanno occupato ogni spazio della platea, mentre il pubblico decretava il successo ad un’opera che ha suscitato antichi ricordi ed emozioni che il tempo ha solo sopito, ma mai cancellato.
Cantanti in ordine di apparizione:
Matteo Becucci, Giuda Iscariota
Paride Acacia, Gesù
Simona Bencini, Maria Maddalena
Ciccio Regina, Caifa
Massimiliano Giusto, Hannas
Cristian Ruiz, Simone Zelote / Pietro
Mario Venuti, Ponzio Pilato
Giordano Orchi, Erode
Ballerini / Popolo:
Erika Arosio
Giammarco Capogna
Mekdes Cortili
Lorenzo De Baggis
Ilaria De Novellis
Luca Di Nicolantonio
Eugenia Goria
Giordano Orchi
Rachele Pacifici
Andrea Palotto
Federica Panzeri
Cristian Ruiz
Carlotta Stassi
Orchestra:
Emanuele Friello, tastiere, direzione musicale
Luciano Zanoni, tastiere
Leonardo Porcheddu, chitarre
David Giacomini, chitarre
Pino Saracini, basso
Stefano Falcone, batteria
Mariele Ecca, corno francese
Andrea Di Pilla, tromba
Scenografie: Giancarlo Muselli
Costumi: Santina Ferro
Disegno luci: Andrea “Bobo” Amadei
Suono: Luca Finotti
Coreografie: Roberto Croce
Direzione musicale: Emanuele Friello
Regia: Massimo Romeo Piparo
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