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Recensioni |
Pubblicato il 20/10/2003 alle 13:15:55 | |
Elvis Costello - Auditorium Parco della Musica 19/10/2003
Elvis Costello incanta all'Auditorium Parco della Musica di Roma. I brani del nuovo album "North" al centro dello show, che lo ha visto esibirsi in duo con il pianista Steve Nieve.
Ci sono artisti senza tempo che, pur non avendo grandi riscontri commerciali, sono fondamentali per la crescita e l'evoluzione della cultura musicale. Elvis Costello è uno di questi. Personaggio istrionico e per certi aspetti anomalo nel panorama musicale, Declan McManus (questo il suo vero nome) nel corso della carriera si è preso la soddisfazione si spaziare da un genere all'altro, e di collaborare con gli artisti più disparati, come il grande Burt Bacharach, con il quale ha realizzato il superlativo "Painted From Memory". A pochi giorni dalla pubblicazione dell'ultimo "North", che esce per la storica etichetta di musica classica Deutsche Grammophon (altro fatto che rende Costello insuperabile e imprevedibile), l'artista è arrivato nel nostro paese per due date promozionali. Il nuovo album è un nuovo crocevia nella musica di Costello: a prevalere sono sonorità classicheggianti e minimaliste, fatto che viene ancor più sottolineato dal pianoforte e dalla chitarra acustica. Tutti gli altri strumenti sono esclusi. All'Auditorium Parco della Musica di Roma c'è il pubblico delle grandi occasioni. Sebbene Costello in Italia non ha mai avuto un vasto successo commerciale, si è però saputo conquistare un pubblico di fedelissimi che gli dimostra ogni volta calore e amicizia. Il rocker fa il suo ingresso sul palco intorno alle 21,15 insieme al fido Steve Nieve, con il quale ha inciso l'ultimo pregevole album. Indossa un elegante abito da sera e una cravatta viola. Sul palco solo il pianoforte a coda e due chitarre, una acustica ed una elettrica (quest'ultima tra l'altro verrà utilizzata solo nel finale). La scaletta è incentrata sull'ultimo "North". E così ci si lascia incantare da brani di alta classe, scritti da uno dei principali songwriter del nostro tempo: "You left me in the Dark", "Someone Took The Words Away", "Fallen" e "Still" sono impeccabili. Il pubblico partecipa e risponde con entusiasmo al messaggio lanciato dall'artista, che da il meglio di se in "Let Me Tell You About Her" e "I´m in the Mood Again". Steve Nieve al pianoforte è impeccabile: la dinamica dei tasti è ben calibrata, e non sfigura neanche quando si cimenta in alcuni classici del rocker, scritti per essere eseguiti con la band. Come l'intimistica "Almost Blue". Nieve è la perfetta spalla di Costello, e interviene con il suo tocco, dando vita a momenti davvero eclettici ed unici. Ma è proprio questo eclettismo estremo, sorretto da una voce agro-dolce che non ha eguali, la chiave per capire Costello. E se a queste virtù si aggiunge una capacità di scrittura che è solo di poco inferiore a quella della celebre coppia Lennon-McCartney, allora il quadro è ancora più chiaro, dove possiamo riscontrare il mezzo e il fine di un’intera parabola artistica.
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