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Recensioni
Pubblicato il 17/03/2008 alle 16:45:01
Amazing Journey: The Story of The Who (Universal)
di Alessandro Michelucci
Un viaggio appassionante per conoscere la storia del grande quartetto inglese. Durante la loro lunga attivita', gli Who sono stati costretti a cambiare formazione solo per motivi di forza maggiore!

Un viaggio appassionante per conoscere la storia del grande quartetto inglese. durante al loro lunga attivita', gli Who sono stati costretti a cambiare formazione solo per motivi di forza maggiore!

La storia degli Who è molto diversa da quella degli altri grandi gruppi rock emersi negli anni Sessanta. Il quartetto guidato da Pete Townshend non si è sciolto come i Beatles, né ha continuato con alcuni cambi di formazione conservando buona parte dei componenti originari, come i Rolling Stones. Secondo un destino tragico che pochi altri gruppi hanno conosciuto, gli Who sono stati costretti a cambiare formazione solo per motivi di forza maggiore: la morte del batterista Keith Moon (1978) e quella del bassista John "Ox" Entwistle (2002).

Il titolo di questo film non poteva essere più azzeccato: il "viaggio strabiliante" è una chiara allusione a "Tommy", che contiene appunto una canzone con questo titolo.
"Amazing Journey" si compone di due DVD. Il primo è dedicato alla storia del gruppo, raccontata dai quattro musicisti e dalle persone del loro ambiente: impresari, discografici, parenti. Dagli esordi agli anni dei grandi successi, da "Happy Jack" a "Quadrophenia", quello che si offre ai nostri occhi è uno spaccato di storia sociale e musicale davvero stimolante.

Il secondo DVD, invece, è una nutrita raccolta di contenuti speciali e materiale inedito.
Spiccano due interviste ai membri storici del gruppo, Pete Townshend e Roger Daltrey, oltre alle testimonianze di musicisti come Metallica, Oasis, Sting, Eddie Vedder dei Pearl Jam, etc.
Dalle loro parole si capisce quanta influenza abbia avuto il gruppo inglese e di quanto rispetto goda anche presso musicisti lontani per stile e sensibilità. Forse i meno giovani, cioè i coetanei di chi scrive, guarderanno "Amazing Journey" con un po' di nostalgia. Alcuni di loro penseranno oggi musica come questa non se ne fa più. Ma è un errore: i tempi vanno avanti, guardare il passato con rimpianto equivale a pensare che non abbia prodotto nulla. Ovviamente il contesto sociale odierno è molto diverso da quello degli anni Sessanta e Settanta, ma anche oggi si scrive tanta bella musica. Perchè il rock non morirà mai.

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