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Recensioni |
Pubblicato il 29/10/2007 alle 13:00:53 | |
Robert Plant: cambiare pelle a sessant'anni
Raising Sands è il nuovo album di Robert Plant in coppia con l'astro nascente del country Alison Krauss: il cantante dei Led Zeppelin si prepara cosi' alla reunion.
Raising Sands è il nuovo album di Robert Plant in coppia con l'astro nascente del country Alison Krauss: il cantante dei Led Zeppelin si prepara cosi' alla reunion.
Nel bel mezzo dell’eccitazione mondiale alla conferma della reunion dei Led Zeppelin a Londra prevista per il 26 novembre prossimo, esce questo CD a nome Robert Plant e Alison Krauss che anticipa di poco la pubblicazione di un doppio Greatest Hits e della nuova edizione DVD e CD di 'The Song Remains The Same' dei Led Zeppelin.
‘Raising Sand’ è un disco nel quale i due cantanti hanno deciso di mettersi in gioco andando a chiedere alle loro voci di esplorare tonalità e sfumature inedite. Un lavoro che per quanto possa essere ad un primo ascolto destabilizzante, riesce a catturare l’attenzione dell’ascoltatore per il suono avvolgente ed ipnotico della backing band nella quale svetta il chitarrista Marc Ribot, uno tra gli alchimisti del suono più incredibili degli ultimi anni.
Per una ‘Rich Woman’ che rimanda al repertorio degli Strange Sensation di Plant, c’è una country song dal titolo quasi sacrilego: ‘Killing The Blues’ in cui è sorprendente ascoltare la voce del rock trovare dentro di sé un tono tanto delicato e felpato quanto fresco e per nulla “sporcato” dagli anni passati.
Alison Krauss da parte sua si lancia nelle melodie arabeggianti di ‘Trampled Rose’ con una naturalezza insperata, cullando noi tutti in ‘Sister Rosetta Goes Before Us’ con tanto di Robert Plant che si dedica ai delicati cori su un tessuto musicale degno di un disco di Tom Waits.
Nel disco trova posto una rilettura di ‘Please Read The Letter’ del repertorio di Page e Plant (dal disco ‘Walking Into Clarksdale’) al quale viene aggiunto un tono epico con il suo incedere lento e marziale e una versione del classico ‘Fortune Teller’ dominato dai suoni melliflui della chitarra di Ribot che entrerà di sicuro nel repertorio dal vivo del biondo – ed ora un po’ grigio - cantante.
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