Come è cambiato in Italia il modo di fare rock negli ultimi trent'anni? Perché un artista che sa portare alla ribalta da decenni band di tutti i tipi decide di abbandonarle all'apice della loro parabola per intraprendere nuove strade? Quali caratteristiche devono avere i giovani gruppi per mettersi in mostra ed entrare nel “Grande Circo” dello show-biz? Che cosa significa avere successo per chi ha scelto la Musica come ragione di vita?

Saranno questi, e tanti altri, i temi che affronterà e approfondirà Gianni Maroccolo sabato 29 novembre, dalle ore 19, al Circolo S.O.M.S. - Anno Zero di Palaia (Pisa). Modera Fausto Pirito (nella foto con Gianni Maroccolo).

Maroccolo, oltre che bassista di fine qualità, è il co-fondatore di svariati ensemble rock (e non solo) come Litfiba, Beau Geste, CSI, PGR e più recentemente Deproducers, vincitori del Premio Assomusica per il brano “Just One Day”, tratto dal film “Italy in a Day” di Gabriele Salvatores, presentato alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia 2014.

Nato nel 1960 a Manciano, in provincia di Grosseto (oggi vive a Cecina, in provincia di Livorno), Maroccolo ha iniziato la sua carriera con i Litfiba nel 1980 al fianco di Piero Pelù e Ghigo Renzulli. Da allora, ha condiviso la sua arte con musicisti prestigiosi, tra i quali: Franco Battiato, Giovanni Lindo Ferretti, Antonio Aiazzi, Francesco Magnelli, Ginevra Di Marco, Giorgio Canali, Raiz, Carmen Consoli, Cristina Donà, Lorenzo “Jovanotti” Cherubini, Manuel Agnelli, Vittorio Cosma, Riccardo Sinigallia (ex Tiromancino), Claudio Rocchi (uno dei protagonisti del “progressive” Made in Italy datato Anni '70).

Marok, come lo chiamano gli amici, pur non abbandonando mai il ruolo di musicista e compositore, dal 1987 è anche produttore artistico e ha legato il proprio nome a CCCP Fedeli alla linea, Timoria, Andrea Chimenti, Marlene Kuntz, Bandabardò, Statuto, Diaframma, Ivana Gatti, Samuele Bersani, Tuxedo Moon, Robert Wyatt, Noir Desir, Hector Zazou, Rob Ellis, Michael Gira, Gareth Jones, Peter Walsh, Howie B.

All'inizio del nuovo Millennio, intraprende parallelamente il percorso “solista” che lo vede realizzare il suo primo cd “A.C.A.U. - La nostra meraviglia”, un piccolo gioiello di musica “minimal-pop”.

Nel 2013, produce con il mai dimenticato Claudio Rocchi "VdB23/Nulla è andato perso", album che contiene contributi di svariati artisti della scena musicale italiana, legati alla sua storia musicale, quali Pelù, Renzulli, Zamboni, Donà, Battiato e Godano. Nel febbraio del 2014 ha dato alle stampe “Storie di un suonatore indipendente” (Arcana Edizioni), libro biografico con oltre 500 fotografie inedite. Attualmente è impegnato nel rilancio del disco “VdB23/Nulla è andato perso", che a gennaio 2015 avrà finalmente una distribuzione "tradizionale", grazie ad Alkemi/Ala Bianca e Kiver.

L'incontro con Maroccolo al Circolo S.O.M.S. sarà “moderato” dal giornalista Fausto Pirìto, già vice caporedattore di “Tutto Musica & Spettacolo”, direttore artistico del contest Rock Targato Italia, garante musicale di BresciaMusicArt (festival della contaminazione tra le arti ideato e diretto da Omar Pedrini), ideatore e curatore del “Tributo ad Augusto Daolio”, autore dei libri “In viaggio con i Nomadi” e “Vasco in concerto” (Giunti Editore).

Dalle ore 22, dopo un break eno-gastronomico, doppio concerto: THC e Blue Parrot Fishes (ingresso libero)

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