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Interviste
Pubblicato il 25/08/2013 alle 09:48:52
Quel giramondo di Davide Peron, fulminato dalla bellezza di Desire di Bob Dylan e la spiritualita' delle montagne!
di Francesca Odette Croxignatti
Il 21 Settembre da non perdere Davide Peron in concerto in dialogo con Fra Dino, evento in cui incontra un priore dei frati cappuccini e dove alterna musica e riflessioni spirituali. Forte il suo amore per la montagna...

Il 21 Settembre da non perdere Davide Peron in concerto in dialogo con Fra Dino, evento in cui incontra un priore dei frati cappuccini e dove alterna musica e riflessioni spirituali. Forte il suo amore per la montagna...

In perenne viaggio, artistico e non ...

Non l'abbiamo rincorso sulle stradine che portano a qualche alpeggio: abbiamo atteso che scendesse da un irraggiungibile maggengo e gli abbiamo telematicamente fatto un po' di domande...

Bentrovato a Davide Peron: che realta' e' quella delle Piccole Dolomiti? Come descriveresti la tua terra natia?
Bentrovati a voi! La mia terra natia è una terra stupenda. È ricca di tantissimi colori, sapori e profumi, e soprattutto di gente genuina che è frutto di una storia incredibile passata proprio da qui.

Per parlare del tuo disco Fin qui, il nostro diretur Giancarlo Passarella ha usato le parole ...per ogni guerra un cantautore montanaro, tra soft rock e stelle alpine: ti descrivono bene?
Credo di si. La musica è parte della mia vita fin da bambino, così come la montagna. Sono entrambe passioni presenti in me in modo totalmente naturale e istintivo,fonti inevitabili del Mi rifugio in tour.... Fin qui può essere paragonato ad una fotografia che mi rappresenta: dentro ci sono tanti musicisti professionisti con i quali condivido quest’arte da tantissimo tempo, ci sono temi che parlano di me e della realtà che vivo. .....Ho la fortuna di essere seguito fin dal mio primo concerto da un team di persone qualificate per settore (veste grafica e fotografia ), i due produttori Andrea Ballarin e Diego Piotto sono le persone che musicalmente mi conoscono meglio.. è un lavoro che si basa non solo sulla professionalità ma anche su due elementi essenziali: l’amicizia e la condivisione di un'etica di vita.

Un tuo brano ha avuto l'approvazione dell'Associazione Libera ….
Si, la canzone La pallottola è stata scelta come inno per LIBERA Veneto e questo è stato un onore per me. Ho potuto conoscere molte persone che si battono ogni giorno per noi contro la mafia e a loro va la mia profonda riconoscenza. La mafia è diventata oggi secondo me soprattutto un atteggiamento, un modo di pensare che si è radicato nel nostro paese, è molto difficile sconfiggerla ma come tutte le cose umane nascono, crescono e poi inevitabilmente muoiono. Non dobbiamo mai abbassare la guardia però!

Sei in pieno Mi Rifiugio In Tour: con quali soddisfazioni?
Son tantissime le soddisfazioni di questo tour. È un incontro di anime in cima ai monti. Sono tantissimi gli ospiti che mi chiedono ogni anno di accompagnarmi in questa mia ‘fatica’ assieme alla mia band composta da ottimi musicisti. Si riuniscono: montagna, cucina montana, prodotti genuini e artigianali ,varie arti (fotografia, scultura, teatro...) che dialogano tra loro, la fatica del cammino per arrivare in cima al rifugio; tutto colorato dalle emozioni che solo la musica sa regalare. Ogni anno le persone che accorrono ai rifugi sono sempre più numerose. Un giornale proprio ieri ha titolato l'articolo sul tour: ‘un tour esaltante’. Tutto ciò è per me una enorme soddisfazione.

Cosa non va nella musica in Italia? Da dove cominceresti a cambiare le cose?
Viviamo in un paese che ha regalato al mondo musicisti che hanno fatto storia. Secondo me la Musica trova sempre il modo per parlare all’anima delle persone, poi se lo strumento che Lei usa (noi cantautori o musicisti, per il mio sentire, siamo mezzi attraverso i quali la Musica si mostra e prende forma) vive in Italia o in un altro paese non importa. Certamente importa per il paese che lo ospita ma la Musica non ha confini o nazioni. Se la domanda invece riguarda il mercato musicale e il mondo discografico in Italia, beh, qui di cose sbagliate ce ne sono tante. I musicisti, infatti, hanno capito che è meglio arrangiarsi o perlomeno che bisogna che sia la Musica a dettare le leggi, se invece è il mercato a farlo, è la fine.

Davide Peron uomo e Davide Peron artista: riescono le due realta' a coesistere? C'e' il tempo per coltivare qualche hobby?
In realtà Davide Peron è uno solo. Certo, sono cantautore e anche pedagogista in una comunità per minori in difficoltà. Trovare il tempo per far bene entrambe le cose sta diventando difficile, ma cerco di resistere fino a quando mi sarà possibile perchè ritengo entrambi gli ambiti importanti per me e per il mio percorso personale. Mi regalano tanto. Quando arriverà il momento della scelta io non ho nessun dubbio: sono nato per far Musica. Vivo di tante altre cose, come tutti del resto. Mi piace vivere ogni attimo, e quindi non mi tiro mai indietro se ci sono cose nuove da scoprire.

Se con una macchina del tempo ti porto nel passato, in quale epoca ti trasferisci e perche' proprio in quella?
Tutte le epoche secondo me sono belle e brutte allo stesso tempo. È una scelta difficile quella che mi chiedi. Forse il medioevo per il semplice fatto che mi piacerebbe vedere la vita nei castelli, i combattimenti dei cavalieri, i cantastorie, la vita di tutti i giorni dei contadini. Ecco, forse sceglierei quell’epoca: per vedere dal vivo la vita quotidiana com’era.

Quali sono stati gli artisti che hai amato in gioventu'? Quali invece i cantanti che invece oggi segui con maggiore interesse?
Ho iniziato a scrivere canzoni ascoltando il disco Desire di Bob Dylan, ascoltandolo mi son detto: ‘anch’io voglio fare così’. Ho unito, quindi, due passioni separate fino a quel punto: la musica e la scrittura. In gioventù ho ascoltato tantissimo i cantautori italiani. Ora ascolto un po’ di tutto, in modo vario, quando però qualcosa mi colpisce particolarmente, prendo nota e me lo riascolto volentieri. Rimango dell’idea che due strumenti stupendi che rappresentano la Musica e ne sono portavoce sono Tom Waits e Ivano Fossati.

Cosa significa che ti appresti a raccontare quel centenario che si sta avvicinando dell'entrata dell'Italia nella Prima Guerra Mondiale? La curiosita' ci assale...
Sto preparando uno spettacolo teatrale con l’attore Marco Artusi. Vogliamo raccontare a modo nostro cos’è stata la Grande Guerra qui da noi, visto che i luoghi toccati fino ad ora con il ‘Mi rifugio in tour’ sono stati teatro di questo evento. E' infatti qui che per la prima volta il mondo si è guardato negli occhi. Sento quasi il dovere di dar voce alla storia che ci rappresenta. Spero presto riuscire a darvi buone nuove su questo.

Diamoci un appuntamento per domani, fra un mese o fra un anno: cosa avra' fatto Davide Peron entro quelle date?
Una prossima tappa importante che farà parlare di Davide Peron è il 21 Settembre. Ci sarà un concerto molto particolare a cui tengo tantissimo ... Davide Peron in concerto in dialogo con fra Dino. Un cantautore e un priore dei frati cappuccini assieme sul palco in un concerto che alterna musica a parola. Con le mie canzoni chiederò a Dino com’è la vita per un frate cappuccino nel 2013, cos’è l’amore e il sesso, il dono e l’egoismo e molti altri sentimenti dell’anima, come si fa tra due buoni amici e lui darà il suo fondamentale contributo sia come frate che come uomo. Fra un mese: ad ottobre, la prima data del tour ‘Note di spirito’: un concerto all’interno di una cantina produttrice di vini dei nostri luoghi assieme ad uno storico che attraverso le sue 'storie di vita' farà da filo conduttore. Musica, storia, racconti, sorrisi e magie saranno le protagoniste: come il filò di un tempo qui nel Veneto, proprio come una volta.
Fra un anno: per la primavera 2014 (ma spero prima) la prima dello spettacolo sulla Grande Guerra; e ovviamente il 'Mi rifugio in tour 2014'.....

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