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Rumours |
Pubblicato il 31/10/2005 alle 11:00:55 | |
Tom Waits in radio con la colonna sonora di La tigre e la neve
E' in programmazione "You Can Never Hold Back Spring" il brano che Tom Waits ha scritto e interpretato per la colonna sonora del film "La tigre e la neve" di Roberto Benigni.
Il 28 ottobre e' iniziata la programmazione radiofonica dello splendido brano del grandissimo Tom Waits “You Can Never Hold Back Spring” tratto dalla colonna sonora del film di Roberto Benigni , “La tigre e la neve”, in emissione lo stesso giorno. “You Can Never Hold Back Spring”, ovvero ”non si può trattenere la primavera, così come io non smetterò di credere, stanne certo, che la rosa in fiore crescerà…non si può trattenere la primavera…anche se ti sei perso, il mondo continuerà a sognare”. Roberto Benigni e Tom Waits, splendide anime erranti nelle galassie della poesia, si incontrano di nuovo. Dopo “Coffee and Cigarettes” e “Down By Law (Daunbailò)”, i due film che li avevano visti recitare insieme diretti dall’amico Jim Jarmush, questa volta è la musica di Waits a entrare nel cast del nuovo film di Benigni, “La tigre e la neve” (nelle sale cinematografiche dal 14 ottobre). Entrare nel cast come un protagonista: non suoni strano, quando si parla di Waits e di una canzone splendida come “You can Never Hold Back Spring”(scritta da Waits e da Katleen Brennan), non si può parlare semplicemente della “canzone del film” così come non si può genericamente e banalmente dire che la colonna sonora orchestrale porta la firma di Nicola Piovani. L’una e l’altra recitano ruoli fondamentali da prime attrici, entrano nel tessuto del film, ne animano ogni fibra, ne esaltano la visionaria e drammatica leggerezza, trademark del cinema del toscano più famoso nel mondo. E così come il tema de “La vita è bella” è entrato nel novero dei temi musicali più belli di tutti i tempi, anche per la melodia de “La tigre e la neve”, il tema conduttore, è facile ipotizzare un destino simile: il respiro ampio che Piovani riesce a dare alle sue ricche partiture è un qualcosa di unico, popolare e raffinatissimo allo stesso tempo. Un tappeto di note che si srotola regalando suggestioni ed emozioni che prescindono dalla sensibilità dell’ascoltatore puntando direttamente alla sfera dell’oggettivamente bello riconoscibile ed individuabile in ognuno di noi. Inedito e sorprendente come sorprendente è l’interpretazione di Tom Waits, lontana dai toni noir a cui siamo abituati: anche lui magnificamente condizionato dalla struggente delicatezza della sceneggiatura. La sua voce graffia ma non si leva, aspra, nelle volute di fumo dell’ennesima sigaretta; piuttosto asseconda, leggera, il romantico sviluppo dei versi di “You Can Never Hold Back Spring”.
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