|
Recensioni |
Pubblicato il 20/02/2019 alle 00:11:56 | |
Gwyn Ashton Solo Elektro (autoproduzione) – Quando hai una chitarra in mano…
Nuovo ed esaltante album per un signore delle sei corde. Ladies and gentlemen Gwyn Ashton!
Nuovo ed esaltante album per un signore delle sei corde. Ladies and gentlemen Gwyn Ashton!
Nel 2014 avevamo pubblicato una recensione, molto favorevole, di “Radiogram” e facevamo capire quanto erravamo impazienti di ascoltare del nuovo materiale da parte di questo grande musicista anglo-australiano. Orbene dopo un’attesa spasmodica Gwyn Ashton ci regala un album che è semplicemente una meraviglia.
Un album che non nasce dall’utilizzo di tecnologie avanzate o per via della presenza di guest di rilevanza mondiale. “Solo Elektro” è il frutto dell’interazione fra una chitarra ed un chitarrista. Nulla di più. Nasce dall’amore che il musicista sente per lo strumento principe della cultura Pop-Rock mondiale. Ossia sua maestà la chitarra. Nulla di più e nulla dimeno. In questa semplicità risiede la bellezza del suo nuovo album. Io, il cielo e una chitarra. E si crea subito l’atmosfera.
Ma chi è Gwyn Ashton? Nasce nel 1961. Nel 1983 si trasferisce in Australia dove inizia un’intensa attività musicale. Pubblica un paio di album. Suona con Rory Gallagher, Albert Lee e Steve Morse. Il 1996 vede Gwyn Ashton ritornare in Europa. Anche in Europa la sua attività è frenetica. Registrazione di album solisti. Con altre band. Innumerevoli esibizioni live. Un nome ormai ce l’ha nell’ambiente musicale che conta. Infatti, nel 2006 registra “Prohibition” che vede come musicisti Chris Glen (Sensational Alex Harvey Band), Ted McKenna (Sensational Alex Harvey Band, Rory Gallagher e Gary Moore) e Don Airey (Deep Purple, Rainbow e Whitesnake). Una formazione al dir poco fenomenale. Anche in patria suona con tantissimi musicisti come: Mick Fleetwood, Hubert Sumlin, Marc Ford, Canned Heat, Rory Gallagher, Ray Charles, Robin Trower, Vanilla Fudge, Wishbone Ash, Van Morrison, Jeff Healey, Tony Joe White, Johnny Winter, Mick Taylor, Peter Green, John Hammond e Pat Travers!
Con un curriculum di tale portata il nuovo album nasce sotto uno splendido auspicio. Infatti, “Solo Elektro” è uno splendido manifesto sullo stato dell’arte della chitarra Rock-Blues moderna. Lungo gli undici brani che compongono il nuovo album Gwyn Ashton si esibisce in tutte le salse possibili. Un caleidoscopio di suoni e situazioni. Molto differenti fra di loro. Ora più elettrico, ora più sognante. Ora più Blues, ora più Rock. Ora più increspato, ora più meditativo. In breve, rappresenta – il musicista anglo-australiano – le mille sfaccettature che può avere la chitarra elettrica. “Solo Elektro” è un album intimo. Non vuole la ribalta di mille fari. Vuole, soltanto, raccontare cosa succede quando le mani di un musicista cominciano a strimpellare le corde di uno strumento chiamato chitarra. Punto e basta. L’unica cosa che poi importano sono i sentimenti. Una musica senza sentimenti non può esistere…
Se vi capita compratelo – in ogni formato disponibile – in quanto avrete reso onore a un grande musicista, Gwyn Ashton, e alla musica. Non c’è nulla di più significativo e bello allorquando si parla di musica.
Tracks-list:
“Metaphysical Journey”;
“Freedom”;
“She Won’t Tell me”,
“Dawn of Tomorrow”;
“In Your Blood”;
“Please Allow Me”;
“Late Night”;
“I Guess That’s What They Call Love”,
“Kind to be Cruel”;
“Shine Lover Shine”;
“Metaphysical Journey (reprise)”.
Articolo letto 552 volte
|