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Pubblicato il 06/07/2018 alle 16:26:37
Ron incanta Recanati con il suo omaggio a Lucio Dalla
di Manuela Ippolito Giardi
Ron ha salutato i 4 mila presenti a Lunaria, la Rassegna estiva di Musicultura nella sua seconda serata, in piazza Leopardi a Recanati, dove ha celebrato, in uno spettacolo teatrale scritto con Vincenzo Incenzo, l’amato amico Lucio Dalla.

Ron ha salutato i 4 mila presenti a Lunaria, la Rassegna estiva di Musicultura nella sua seconda serata, in piazza Leopardi a Recanati, dove ha celebrato, in uno spettacolo teatrale scritto con Vincenzo Incenzo, l’amato amico Lucio Dalla.

“L’eternità di Lucio è in questa serata, dove ognuno può cantare una canzone insieme agli altri, il paradiso che Lucio ha sempre cercato non era poi così lontano, era nel cuore della gente che gli voleva bene”. Cosi Ron ha salutato i 4 mila presenti a Lunaria, la Rassegna estiva di Musicultura nella sua seconda serata, in piazza Giacomo Leopardi a Recanati, dove ha celebrato, in uno spettacolo teatrale scritto con Vincenzo Incenzo, l’amato amico Lucio Dalla.

“Quando ho conosciuto Lucio io avevo 16 anni", ha ricordato Ron, "fui chiamato dalla mia casa discografica per sentire Occhi di Ragazza, Lucio arrivò con quattro ore di ritardo tutto ingessato aveva solamente gli occhialini tondi e un po’ di barba fuori.. e io ho cominciato a ridere".

Ron, applauditissimo, ha offerto al pubblico un toccante omaggio dell’“allievo” al “maestro ”, sull’onda artistica ed emotiva del lungo sodalizio che li ha legati. La voce di Ron, limpida e trasparente si è alzata in volo sulla grande piazza Giacomo Leopardi, accarezzando il cuore dei presenti e regalando un ritratto musicale vivo, vero e autentico e nel contempo unico e originale di Lucio Dalla.

Musica, immagini, testimonianze video di tanti amici, racconti e aneddoti di Ron sul grande artista, attraverso le sue città, le sue passioni, la sua leggerezza e il suo carattere folle, partendo da Lucio bambino in un viaggio sentimentale e leggero che racconta un percorso meraviglioso di vita dell’artista che quest'anno avrebbe compiuto 75 anni. Un intenso e vibrante live con cui Ron ha omaggiato l’amico e collega eseguendo dal vivo alcuni dei brani più importanti che i due hanno scritto insieme, e molti altri brani appartenenti al repertorio di Dalla. “Brani scelti d’istinto”, ha dichiarato Ron, “sono le canzoni sulle quali ho lavorato di più con Lucio, sono quelle a me più vicine”.

Sul palco di Lunaria, Ron accompagnato dai suoi musicisti e dal canto corale del pubblico ha fatto rivivere intensamente l’anima musicale di Lucio Dalla con un ‘emozionante viaggio iniziato con l’inedito sanremese Almeno Pensami, l’ultima opera di Lucio con cui Ron si è aggiudicato il Premio della Critica al Festival di Sanremo. E poi con le nuove originali esecuzione live di tanti gioielli del suo canzoniere, come "4/3/1943" e "Futura", per poi far assaporare i grandi successi come Piazza Grande in una coinvolgente versione partenopea, riarrangiata con le mandole napoletane e le chitarre battenti.

“Era il mondo che Lucio amava di più", ha detto Ron, "Napoli era come New York per Lucio, mi è piaciuto molto mettere questo “vestito nuovo a Piazza Grande”. E via con una versione di "Attenti al lupo" che ha portato l’anima di Lucio nel Nord Est Europa a Budapest, registrata con un orchestra di 60 elementi, seguita dalle immortali canzoni "Henna", "Stella di mare", "Quale allegria", "Canzone", "La Casa in riva al mare", "Anima", "Chissà se lo sai", "Anna e Marco" e "L’ultima Luna". Tra le perle della serata Ron ha offerto al pubblico la prima stesura del testo di "Com’è profondo il mare", con la sola voce di Dalla, un’interpretazione inedita e bellissima del brano che forse più di ogni altro somigliava al grande artista scomparso.

Ron ha chiuso l’esibizione tra gli scroscianti e infiniti applausi emozionati dei presenti con i bis "Le Rondini", "Se io Fossi un Angelo" e "Tutta la Vita". Prossimo appuntamento a Recanati, con le magiche notti di Lunaria aperte al pubblico, giovedì 12 luglio con il potente rock de Le Vibrazioni e sullo stesso palco Guido Catalano ospite della parola .





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