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Rumours |
Pubblicato il 08/10/2006 alle 23:37:31 | |
Cosa vuoi che sia? Lettere d'amore nel frigo! Ligabue sempre più artista “intertestuale”
E' uscito il quinto singolo del Liga, che dal 3 ottobre è nuovamente in tour, mentre nelle librerie arriva "Lettere d'amore nel frigo", il suo primo libro di poesie.
Il 3 ottobre è stata una data doppiamente importante per Ligabue: non solo è partito il suo nuovo tour nei teatri (prima tappa al Filarmonico di Verona, si prosegue fino a fine anno), ma è anche uscito il suo primo libro di poesie, edito da Giulio Einaudi ed intitolato "Lettere d'amore nel frigo". Non è la prima volta che il rocker di Correggio incontra la letteratura: lo aveva già fatto nel 1997 con la raccolta di racconti "Fuori e dentro il borgo" (che ispirò poi il film "Radiofreccia") e nel 2004 con il romanzo "La neve se ne frega". Ora, però, il Liga sviluppa un filone che spesso viene associato ai testi dei cosiddetti "cantautori". Con la prefazione di Nico Orengo, "Lettere d'amore nel frigo" comprende 77 poesie che segnano un esordio ma, in qualche modo, anche un ritorno al Ligabue delle origini, il Ligabue che scopre il gusto di raccontare persone e personaggi. Non solo storie: "Lettere d'amore nel frigo" alterna analogie e rimandi ad improvvisi "intervalli". Poesie che non hanno una morale (Luciano ha sempre rifiutato discorsi del genere), ma che non hanno paura di affermare che nella vita occorre "accettare meraviglia" ed essere, sempre e comunque, come "un paio di farfalle dure a morire".
Metaforicamente, si può dire che Ligabue sia più interessato - nelle sue narrazioni - all’interno, presentandosi come un tipo introspettivo (senza per questo trascurare completamente ciò che accade fuori dalla sua stanza), che non all’esterno. L'artista struttura le proprie canzoni come piccole sceneggiature, tradendo la forte influenza (e impostazione) cinematografica che lo ha portato a realizzare due film come regista. I testi di Ligabue sono costruiti in questa maniera per sua stessa ammissione, e raccontano in tutto e per tutto - specie nei primi album: le liriche degli ultimi dischi sono più autobiografiche e personali - delle storie. Considerando tutto ciò che ha fatto durante la sua carriera, si può affermare che Ligabue sia un artista intertestuale: realizzando dischi e film, ma anche libri, è arrivato infatti ad esprimersi attraverso più forme di comunicazione. Quella prediletta, tuttavia, è sempre rimasta la musica: canzoni che si rivolgono a tutti, come ammette il Liga, confessando che gli piacerebbe sentirle "cantate e fischiettate da chiunque, dai droghieri ai camionisti".
Insomma, Luciano resta soprattutto un musicista; e così, dopo il successo di “Happy Hour”, uno dei brani più trasmessi dell’estate 2006, dal 22 settembre è in radio “Cosa vuoi che sia”, quinto singolo estratto da “Nome e Cognome”. L’album, uscito un anno fa, è ancora in vetta alle classifiche. «Non appena vai in crisi, c’è sempre qualcuno che verrà a dirti che non è il caso di abbattersi, che un giorno le tue pene farai fatica perfino a ricordarle… e tu sai che è vero, ma sai anche che quella è l’ultima cosa che in quel momento vuoi sentirti dire – così commenta Ligabue il nuovo singolo – "Cosa vuoi che sia" è un mid-tempo in cui le chitarre prendono colori molto diversi durante il suo svolgimento».
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