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Interviste |
Pubblicato il 18/10/2006 alle 09:50:29 | |
Tre giovani croniste fiorentine all'assalto di un dotto e saggio Simone Cristicchi
All'ex Manicomio fiorentino di San Salvi la tappa di Centro di Igiene Mentale, spettacolo di vero teatro canzone: 30 anni in tre, ma Asia Busonero, Viola Gensini e Sarah Passarella hanno intervistato Simone Cristicchi con rara professionalita'.
Martedi' 17 Ottobre all'ex Manicomio fiorentino di San Salvi la tappa di Centro di Igiene Mentale, spettacolo di vero teatro canzone: 30 anni in tre, ma Asia Busonero, Viola Gensini e Sarah Passarella hanno intervistato Simone Cristicchi con una professionalita' impensabile.
La foto qui presente e' del nostro Alessandro Sgritta e riprende proprio Simone Cristicchi nel suo spettacolo Centro di Igiene Mentale...
Davanti ad un gongolante babbo Giancarlo, e' stata Sarah Passarella ad iniziare a torchiare Simone Cristicchi, seguita da Viola Gensini ed Asia Busonero. E l'autore di Voglio cantare come Biagio Antonacci ha assunto i suoi panni di artista giovane, ma anche quelli di fratello maggiore, pronto a dispensare consigli, riflessioni ed a rivelare aneddoti ….
Sarah: Come costruisci i testi delle tue canzoni? Con i tuoi vecchi amici o (ora che sei famoso) con altre persone?
Simone: Le faccio ancora da solo le mie canzoni, ma qualche volta mi e' capitato di scriverle insieme ad altre persone. E' stato anche molto bello, perche' ti confronti con diversi modi di scrivere, spesso assai diversi dal tuo.
Viola: Ti ritieni un ragazzo solare ed allegro?
Simone: Come tutti, ho i lati solari, ma anche i momenti piu' riflessivi, dove sto per conto mio e faccio le cose che in quel momento mi interessano. Un po' solare e un po' buio, come l'alternanza del giorno e la notte. Come siamo fatti noi esseri umani...
Sarah: Come hai passato le Elementari? Eri un secchione e gli altri ti prendevano in giro o tutto il contrario?
Simone: Alle elementari ero un po'... come si puo' dire .... un birbante! Facevo gli scherzi agli altri bambini, ma ero anche un tipo che ne stava per conto proprio. Mi piaceva molto disegnare e le maestre per questo mi adoravano, anche se in Matematica non andavo molto bene....
Sarah: Come mai questi concerti li fai negli ex manicomi?
Simone:Questo e' un spettacolo che racconta di quelli che io definisco amichevolmente i matti, persone che vivevano in questo posto, venivano curati ed assistiti. Questa era come la loro citta'... quindi avendo come argomento le storie di queste persone che abitavano nei manicomi ed in altri centri simili, mi piaceva il fatto di realizzare lo spettacolo proprio dove una volta vivevano. Insieme alla Cooperativa Ulisse (che ha organizzato la serata) stasera ci ritroviamo qui: in tutto lo show diro' un paio di parolacce, ma .... mi raccomando... non le ripetete!
Viola: Quando giri un video, la storia la inventi tu o accetti quella scritta da altri?
Simone: L'idea puo' partire sia da me, sia da altri: certe volte la mia idea iniziale viene sviluppata da un regista o da uno che scrive di mestiere le storie dei video. Qualche volta capita l'inverso: loro mi presentano una idea ed insieme ci pensiamo, riflettiamo, lavoriamo..
Asia: Esiste per davvero quella Studentessa Universitaria? E' un personaggio reale?
Simone: Si' esiste, anche se racconto di un insieme di studentesse universitarie, ma mi sono concentrato soprattutto su una che veniva dalla Sicilia e veniva a studiare in una grande citta'. Un po' come forse farete voi.... no, questo non succedera', perche' a Firenze avete una grande Universita'! Quindi a voi non succedera', pero' capita invece spesso per le ragazze del Sud Italia che partono alla ventura: io ho voluto raccontare una storia di una ragazza siciliana che viene a Roma a studiare alla Facolta' di Filosofia....
A questo punto babbo Giancarlo (sino ad allora intento a scattare foto a questo set, dove le tre giovani croniste fiorentine erano sedute attorno al maestro Simone Cristicchi) invita le ragazzine ad intonare proprio Studentessa Universitaria, con la soddisfazione che si stampa sul viso del cantante che l'ha portata al successo.
L'intervista riprende con babbo Giancarlo che requisisce i diari delle giovani croniste fiorentine (pronti a raccogliere quelle dediche che poi puntualmente arriveranno personalizzate da Simone Cristicchi), perche' riportano alcune domande fatte e le interpreta con voce ultra infantile...
Giancarlo: Sai se Biagio Antonacci ha mai voluto cantare come Simone Cristicchi?
Simone: Non penso proprio, perche' lui canta gia' bene cosi' e vende lui un sacco di dischi...
Giancarlo: Con il tuo spettacolo Centro di Igiene Mentale cerchi di fare impazzire il pubblico. Io direi che forse bisognerebbe interrogarsi su che cosa vuol dire pazzia..o mi sbaglio?
Simone: Esatto! Impazzire vuol dire essere un po' fuori dalla norma, essere dal modo di pensare e di comportarsi. Io non voglio cambiare le abitudini di quelli che verranno a vedere lo spettacolo, ma mi piace dare uno spunto di riflessione. I matti sono persone come noi, ma hanno una visione della vita leggermente diversa dalla nostra.
Giancarlo: Ora la domanda la faccio a voi giovani croniste fiorentine. Simone Cristicchi ve lo immaginavate cosi'?
Viola: Si'...
Asia: Si', e' lui.....
Sarah: Si' ed anche molto originale..
Simone: ... e sono piu' carino dal vivo che in televisione?
Sarah: .... ed anche bello stare a sentirti ed e'... emozionante!
Simone:Grazie, ma copritevi se venite stasera allo spettacolo. E' Ottobre e fa un po' frescolino ...Io sono un po' emozionato e ve lo confesso: ci tengo veramente tanto a quello che presentero' stasera: siamo un po' tutti stanchi, perche' stamani abbiamo finito le riprese per il documentario: abbiamo sentito tante storie, abbiamo ripreso tanti luoghi molti suggestivi che fanno pensare. Siamo contenti di concludere queste due nostre giornate fiorentine con lo spettacolo: credo che quello sia il momento che piu' mi rappresenta, quasi piu' delle canzoni...
Questa riflessione finale di Simone Cristicchi puo' sembrare un azzardo ed una esagerazione, ma solo a chi non ha mai assistito ad un suo show: a maggior ragione se questo e' lo spettacolo Centro di Igiene Mentale. Non e' una compilation di successi (infatti in scaletta mancano completamente Studentessa Universitaria ed il tormentone su Biagio Antonacci), ma il tentativo di presentarsi come nocchiero di un progetto pazzo per intento, ma non per impeto.
Giuste sono pertanto le parole ufficiali di presentazione del tutto ..... La forma dei monologhi di Cristicchi, l’esposizione, il tono naturale e priva di enfasi, si inseriscono a pieno titolo nell’ambito delle recenti valorizzazioni del Teatro Civile, di parola e memoria. Ai monologhi, si alternano canzoni "a tema" tratte dal repertorio di Fabbricante di Canzoni (uscito per la SonyBMG), il pluri-premiato esordio discografico che ha portato al successo Cristicchi, con l’aggiunta di alcuni brani scelti tra quelli della grande canzone d'autore italiana (Gaber, De Gregori, Endrigo). Inoltre ci sono le testimonianze dirette, le voci da un Manicomio: poesie e lettere mai spedite (censurate!), scritte dai ricoverati del Manicomio di S.Girolamo, a Volterra: sono documenti preziosi risalenti ai primi del 1900, che ancora oggi mantengono una straordinaria umanita’ ed attualita’…..
Quello che ne uscira' sara' dunque una sfida: in un momento di lassismo discografico e di poco coraggio imprenditoriale, un artista giovane come Simone Cristicchi si lancia in una battaglia di comunicazione e cerca di sollevare quel coperchio che il quieto vivere ha da centinaia d'anni messo sul mondo della pazzia. Come il famoso sarcofago di Chernobyl, il fuoco dentro arde e tutte le culture che hanno attraversato l'umanita' hanno paura atavica ad avvicinarsi: pensate ad esempio all'elogio della pazzia trattato da dotti autori o a come la civilta' delle Pellerossa rispettavano i matti o presunti tali.
Del resto anche nella sua partecipazione al Festival di Sanremo, con il brano Che Bella Gente il dotto Simone Cristicchi ebbe a cantare...
Per esempio certe volte preferisco i matti
Perché dicono quello che pensano e non accettano ricatti e compromessi
Non si confondono con gli altri
Nel bene, nel male rimangono se stessi
Tu non accontentarti di restare in superficie
Ma scava nel profondo oltre la radice e le apparenze
Amami per quel che sono veramente
E resterò con te per sempre...
Intanto io mi rivedo mentalmente la scena dei saluti tra Simone Cristicchi e le tre giovani croniste fiorentine: stamani sono tornate alla loro Quinta A delle Scuole Elementari Edoardo De Filippo di Via dei Bassi a Firenze ed hanno raccontato di quel cantante che in televisione sembra un po' pazzo ed invece con loro si dimostrato dotto e saggio, anche se ha continuato a parlare dei matti e del suo spettacolo sul loro mondo....
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