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Recensioni |
Pubblicato il 28/06/2005 alle 11:03:29 | |
Giovanni Pollastri – The Police & Sting 1977 – 2005 Illegal Tales (Editori Riuniti)
E’ di Giovanni Pollastri il nuovo libro dedicato ai Police e a Sting, Andy Summers e Stewart Copeland. Analisi album per album del mitico trio che ha infiammato gli animi degli appassionati di rock. Con una prefazione di Stewart Copeland.
Quando per caso in libreria ho visto questo libro dedicato ai Police la mia mente è ritornata alla mia infanzia, quando viaggiavo letteralmente sulle note di “Walking On The Moon” e “Every Breath You Take”. Se c’è un rimpianto che ho è sicuramente quello di non aver mai visto, per ragioni anagrafiche, i Police dal vivo. Rimpianto che ancora in tanti hanno e che sperano prima o poi di poter esaudire, seppur Sting e compagni hanno più volte affermato che non torneranno più a suonare insieme. “The Police & Sting 1977 – 2005 Illegal Tales”, pubblicato da Editori Riuniti (nella collana "Momenti Rock", diretta da Ezio Guaitamacchi), è un’ottima occasione per tornare a parlare di questo straordinario gruppo, costituito da tre musicisti di grande fama mondiale: Sting (voce e basso), Andy Summers (chitarra) e Stewart Copeland (batteria), quest’ultimo vero deus ex machina e fondatore del progetto. Il tutto è a firma di Giovanni Pollastri, una vera garanzia in materia di Police e affini. Per chi non lo conosce basti sapere che è il fondatore di “Illegal Tales” la fanzine (in carteceo prima e oggi sul web) che informa puntualmente su tutto ciò che riguarda gli ex Police. Se per caso vi sarà capitato, in qualche recente concerto italiano di Stewart Copeland o di Sting, di vedere un ragazzo con la maglietta del tour di “Ghost In The Machine”, state certi che quella persona è proprio Giovanni (attualmente cura anche il sito italiano di Copeland). Questo libro, oltre a colmare un vuoto editoriale italiano sul tema Police (attualmente ci sono in circolazione alcune pubblicazioni Sting, ma nessuna specifica sul trio), va anche a rendere merito all’attività svolta per tanti anni da “Illegal Tales”. Il volume analizza la carriera del gruppo album per album, arrivando alla carriera solista di Sting, e con un’ampia appendice dedicata ai progetti speciali (raccolte, cofanetti e persino i nastri tirati fuori del periodo Strontium 90, alle produzioni soliste di Andy Summers e Stewart Copeland). Pagine che si leggono tutte di un fiato, che fanno risvegliare nel lettore l’interesse per il periodo punk rock in cui il gruppo iniziò a muovere i passi. Per arrivare al primo album “Outlandos d'Amour” il gruppo lavorò con un piccolo budget, e grazie all’abilità manageriale di Miles Copeland (fratello di Stewart) il gruppo riuscì ad ottenere un contratto con l’A&M Records. L’album, contenente un classico del calibro di “Roxanne” non decollò immediatamente. Bisognerà aspettare “Regatta de Blanc” e il singolo “Walking On The Moon” per il grande successo di pubblico. Nel marzo del 1980 arriva il primo grande tour mondiale, a cui fa seguito “Zenyatta Mondatta”, best seller con hit del calibro di “Don't Stand So Close to Me” e “De Do Do Do, De Da Da Da”, che vendettero bene negli Stati Uniti. Mondatta diede ai Police anche una fama mondiale. Il loro quarto album, “Ghost In The Machine”, uscito nel 1981, conteneva i singoli “Every Little Thing She Does Is Magic” e “Spirits In The Material World”. Quindi, dopo due anni, arriva “Synchronicity”, un classico del rock. Pezzi come “Every Breath You Take” e “Wrapped Around Your Finger” sono degli evergreen. Anche per questo il 10 marzo 2003 i Police sono stati ammessi nella “Rock And Roll Hall Of Fame”. Un libro da non perdere. Lo dice lo stesso Stewart Copeland nella prefazione al libro: “Mi fa piacere che ci siano persone piene di energia e creatività come Giovanni, l’autore di questo libro, e altri fan che dedicano parte del loro tempo a questo materiale. Mi fa capire che là fuori c’è qualcuno che ascolta”.
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