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Recensioni |
Pubblicato il 01/11/2008 alle 00:20:45 | |
Presentazione della Deluxe Edition di Mediamente Isterica di/con Carmen Consoli
Mercoledì 29 Ottobre - Presentazione della Deluxe Edition di Mediamente Isterica, per Carmen Consoli, l’album della sua vita: il suo futuro potrà essere rock, folk o chissà.
Mercoledì 29 Ottobre - Presentazione della Deluxe Edition di Mediamente Isterica, per Carmen Consoli, l’album della sua vita: il suo futuro potrà essere rock, folk o chissà.
Il traffico tardo pomeridiano di una Torino ormai immersa nel buio dell’ora solare, mi accompagna e rallenta la mia corsa ma io non posso arrivare in ritardo alla presentazione della nuova Edizione Anniversario di Mediamente Isterica definito come l’album più rock della Cantantessa.
Mi lancio cosi' in una sinfonia di gomme che fischiano e cori di clacson, per raggiungere finalmente l’Hiroshima mon Amour , location scelta per l’evento. Sotto il palco c’è fermento, l’emozione è palpabile e sale, mentre le luci soffuse mal celano le ombre dei musicisti che prendono posto. Inizia così, tra il fumo di scena e il distorto delle chitarre, il concerto di una Carmen Consoli in forma, energica e femminile con i suoi capelli corti e lisci. Capelli che seguono il ritmo del suo rock e diventano impertinenti, confusi talvolta ma felici anche loro di muoversi e saltare come il pubblico in sala. Da Besame Giudaa L’ultima Preghiera, esegue tutte le tracce del CD che, come lei stessa dichiara, non è il più rock ma rappresenta l’album della mia vita. Senza interruzioni, passa circa un’ora tra applausi e scene da rock sanguigno e intenso ma rassicurante, soprattutto per le chitarre e gli amplificatori che nonostante tutto, a fine serata, rimangono integri. La performance si chiude con un inedito, L’uomo meschino, escluso nella prima edizione per motivi discografici, come la stessa Carmen racconta.
Spente le luci sul palco si accendono quelle della sala stampa, dove troviamo raccolto, in cartelline della Universal, il materiale del progetto e il cofanetto contenente, l’album originale nella nuova versione ricca di registrazioni inedite e l’album originale rimasterizzato. Gli applausi precedono l’arrivo di una Carmen Consoli che anche ai microfoni è sorprendente, allegra, pronta a parlare di se e dei suoi musicisti, Santi Pulvirenti, Massimo Roccaforte, Leif Searcy e la new entry, Vincenzo Virgillito , con ironia e senza riserve.
Per rompere il ghiaccio le chiedono a quale donna si sente più vicina oggi, tra quelle descritte nelle sue canzoni e lei spiega che quelle donne hanno dei desideri e non delle aspettative, questo e non solo la rende simile a tutte le sue eroine, cioè una donna d’azione. Si sente ancora talvolta mediamente isterica ma in modo controllato e diplomatico, grazie alla sua maturità e ironia, impertinente e forse non più bambina, confusa e felice come i viaggiatori dei sentimenti, i quali ricercano le forti emozioni ma non sempre trovano approdi sicuri, rischiando così di rimanere sospesi, come le sirene. La sirena è proprio il simbolo del suo viaggio, e aggiunge:
Non riesco a essere ne di terra, ne di mare e in siciliano dice Non sugnu ne carne ne pisci, chiss’è u problema. Precisa inoltre che le sue canzoni non raccontano il mondo femminile, visto come categoria, ma hanno l’intento di toccare le emozioni che accomunano l’essere umano, perché per lei, non c’è differenza tra maschio e femmina, a parte qualche dettaglio anatomico.
Chiarisce poi la sua idea di Rock, che non vuol dire per forza suoni distorti e alto volume. Il rock deve graffiare, deve destabilizzare e porta come esempio la voce roca di Kurt Cobain nell’unplugged dei Nirvana o gli album acustici di Springsteen. Considera Battiato e De Andrè tra gli artisti più rock in Italia, per la forza evocativa delle loro canzoni, per la varietà e l’immensità delle loro produzioni e conclude dicendo che se il Rock non ha un impatto emotivo forte e non stravolge le regole è un rock di maniera. Le chiedono di raccontar qualcosa in più della sua collaborazione con Battiato e lei risponde di aver raggiunto il sogno più grande e aggiunge che la sua carriera, dopo questo duetto, non ha più niente da desiderare. Con un po’ di emozione alzo la mano e chiedo cosa pensa del fatto che nel nostro paese ci sia ancora bisogno di un Ministero che tuteli le pari opportunità per la donna.
Esordisce sospirando con un oh Signore mio siamo ancora alle pari opportunità, è questo il problema, capisci… e tra le risate di un pubblico divertito, argomenta la sua idea sulla necessità di migliorare la fruizione della cultura che, citando Impastato, toglie i ragazzi alla strada e trasmette l’amore per il bello. Esprime il suo disappunto sulla televisione che, soprattutto qui in Italia, offre un oggettivazione dell’immagine femminile, deleteria ed eticamente inaccettabile, chiamando in causa anche il Vaticano, che a suo dire, dovrebbe concentrarsi su questi argomenti etici invece di insistere con veti su alcuni temi scientifici.
Considera responsabili le stesse donne che usano la seduzione a loro vantaggio, svendendo così le loro capacità per raggiungere più in fretta il successo, vedi Veline e simili.
Insomma una Carmen Consoli profonda, attenta ai temi sociali e divertente, circondata da musicisti che prima di essere professionisti sono uomini e amici, con i quali ha fatto gruppo, raggiungendo così un’affinità intellettuale e musicale fortissima. Affinità che , a distanza di dieci anni, li ha riuniti per suonare lo stesso album in maniera più densa, forti dell’esperienze acquisite durante il loro tortuoso ma proficuo percorso. Il Tour toccherà diverse città italiane e si concluderà a Catania a fine Dicembre, un anticipo aspettando il suo nuovo lavoro che, come lei stessa ha dichiarato, è in attesa del vestito. Un arrangiamento che lei ancora non ha scelto e che potrà essere rock, folk o chissà. Deciderà con il cuore e con l’istinto, elementi che fino ad ora non l’hanno tradita, rendendola una cantastorie tra le più originali e significative in Italia.
Si ringrazia la Universal per la professionalità e lo staff dell’ Hiroshima per l’organizzazione e la disponibilità.
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