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Recensioni |
Pubblicato il 14/06/2009 alle 19:02:19 | |
Un ponte rock tra Viareggio e la tendopoli di San Demetrio Ne' Vestini
Sabato 13 Giugno alla Cittadella del Carnevale un concerto con il glam metal dei Lace Black ed il rock passionale dei MaryPosh (con Veronica Marchi), piu' i tributi di G.Q.R Great Queens Rats e Lady Bugs, cesellatori del sound dei primi Dire Straits.
Sabato 13 Giugno alla Cittadella del Carnevale un concerto con il glam metal dei Lace Black ed il rock passionale dei MaryPosh (con Veronica Marchi), piu' i tributi di G.Q.R Great Queens Rats e Lady Bugs, cesellatori del sound dei primi Dire Straits.
Nella foto il Sindaco di San Demetrio Ne' Vestini(L'Aquila) riceve il Burlamacco (simbolo di Viareggio) durante la visita fatta qualche giorno fa per lanciare questo concerto.
Ma ci sono anche gli alpini a Viareggio? L'abbiamo scoperto quando sul palco sono stati chiamati anche loro assieme alla Protezione Civile, altre associazioni di volontari ed alle autorita', sia quelle viareggine, ma soprattutto quelle abruzzesi: il tutoraggio tra il martoriato paese di San Demetrio Ne' Vestini e tutta Viareggio ha avuto momento di vera commozione, anche grazie alla diretta via streaming offerta da Versiliaintv.com e le dirette di Viareggiok.it e Radio Versilia. Ma questi sono stati solo alcuni dei comparenti ad una kermesse in cui ognuno (dal piu' famoso personaggio pubblico al singolo volontario) ha dato il suo contributo, fatto di lavoro, passione e partecipazione. Sapere che dalle tendopoli stavano ascoltando in diretta tutta la serata, ha caricato di piu' chi su quel bellissimo palco si e' esibito o semplicemente ha dato una risposta o raccontato un episodio: il giusto corollario a questo sforzo organizzativo (ricordiamo che la proposta e' partita dal forum di Knopfleriani.it nella persona del milanese Roberto Fava e del viareggino Marco Simeone) e' stato l'ottimo livello musicale offerto dai gruppi presenti, equamente diviso tra cover e musica originale. In questo l'apporto del nostro diretur Giancarlo Passarella e' stato fondamentale, sia per aver suggerito la maggior parte dei gruppi da invitare, ma anche per aver corretto al volo (in corso d'opera) la scaletta del festival, cosi' da soddisfare tutti. Una trentennale esperienza a qualche cosa doveva pur servire.....
Data anche la natura della nostra testata, vogliamo e dobbiamo concentrarci piu' sull'aspetto musicale della serata, raccontando magari anche l'atmosfera dietro le quinte.
Alle 19:20 inizia il festival e tocca ai romani Lace Black dare fuoco alle polveri: peccato che a quell'ora tutti sono al mare e quindi nell'enorme piazza ovale della Cittadella del Carnevale di pubblico non c'e' traccia! Lo schema di ogni presentazione era semplice: i presentatori locali (coordinati da Stefano Pasquinucci ed Annarita Landi) avevano il compito di fare da padroni di casa, occupandosi anche di invitare la gente a dare un contributo tangibile alla ricostruzione a San Demetrio Ne' Vestini, vista la presenza di numerosi stand, tra cui spiccava quello della casa editrice CinqueMarzo. I Lace Black (da ottimi professionisti quali sono) partono alla grande, rivolgendosi piu' volte alla gente che li stava ascoltando a San Demetrio Ne' Vestini: il loro lancio e' stato fatto dal nostro diretur Giancarlo Passarella che ha piu' volte sottolineato il piacere di averli, vista l'amicizia che lo lega da anni al frontman Luca Celletti, anche colonna degli Eurosmith. Ed il filone su cui i Lace Black si trovano e' quello del glam rock americano, partendo proprio dagli Aerosmith: ma la band romana sa essere originale e brani come Closed in a shell, New excess desire e soprattutto Anytime, sanno dare una carica adrenalitica unica, assai rara da sentirsi nel panorama italiano. Questi brani sono poi contenuti in un cd promo che i Lace Black hanno da poco prodotto: per la kermesse viareggina davvero una bella partenza, con la giusta carica!
Sempre introdotti dalla presentazione del nostro Passarella, e' poi toccato salire sul palco ai MaryPosh: hanno da poco terminato le registrazione di un master al The Cave Studio di Catania e sono alla ricerca di collaborazioni serie per far diventare il tutto un cd vero. La maggior parte dei brani sono firmati dal chitarrista Diego Spezie, ma la band ha la colonna portante in Veronica Marchi, spesso al pianoforte, ma sempre abile ad usare la sua voce come uno strumento che sa dare emozioni, variegate ed assai colorate, come in Angelo nero. Anche l'esibizione dei MaryPosh viene penalizzate dall'orario: dalle spiagge vicine alle 20:00 sono poche decine quelli che si presentano ad assistere al concerto.
Quando partono i LadyBugs, il piazzale della Cittadella del Carnevale e' abbastanza pieno: fa impressione la serenita' con cui questo quintetto mantovano propone i maggiori successi del periodo Dire Straits, passando dalla celebre Tunnel of Love alla bluesy Setting Me Up, o dal primo hit Sultans of Swing alla struggente Romeo and Juliet. Un expertise come Giancarlo Passarella di materia knopfleriana (ricordiamo i suoi 6 libri sul mondo Dire Straits, ma soprattutto il suo antesignano fan club Solid Rock da 25 anni operante e base su cui MusicalNews.Com lavora e comunica) non si e' fatto sfuggire l'occasione per esaltare la bonta' del progetto Lady Bugs: l'ha fatto sia presentandoli come i Dire Straits usavano con una voce fuori campo nei primi anni, ma soprattutto chiedendo al pubblico di applaudire singolarmente ognuno di loro, chiamandoli con i nomi dei veri musicisti: Alan Clark, Pick Withers, John Illsley e Mark Knopfler.
Sino a questo momento la scaletta e' stata rispettata in pieno, ma a questo punto arriva il primo colpo di scena: dopo aver facilmente convinto i due organizzatori Roberto Fava e Marco Simeone, il nostro diretur chiama sul palco ad esibirsi di nuovo Lace Black e MaryPosh, perche' questa volta il pubblico presente e' attorno al migliaio e due progetti come loro meritavano piu' attenzione. Gli applausi scrosciano sinceri e numerosi, ma a questo punto anche i musicisti dei due gruppi sono piu' convinti che la loro partecipazione a Viareggio e' stata ancora piu' interessante.
Dopo che i presentatori locali hanno ripresentato le autorita' intervenute, il nostro Passarella realizza il secondo colpo di scena e ferma Luciana Cocozza (Assessore alla Pubblica Istruzione di San Demetrio Ne' Vestini) e gli racconta della sua esperienza con il Premio Augusto Daolio (che si svolge nella vicina Sulmona) e come al mitico cantante dei Nomadi sia dedicato un parco fluviale. La invita cosi' a fare altrettanto, ricostruendo il suo paese con l'ausilio degli artisti amati dai consumatori di musica di zona. Le lacrime spuntano sugli occhi di tutti i presenti ed un abbraccio e bacio affettuoso nasce spontaneo tra i due sul palco..... molti hanno i brividi, ma non e' per il venticello che arriva dal mare!
Un respiro lungo e il nostro ormai esausto (ma felice) diretur lancia i G.Q.R. Great Queen's Rats, partendo proprio dal ricordare come a Montreux sulle rive del lago ci sia la statua di Freddie Mercury, magari la stessa che si potrebbe portare in un parco della ricostruita San Demetrio Ne' Vestini. La tribute band fiorentina dedicata ai Queen e' convincente (nonostante l'apparente giovane eta' del vocalist) e riesce a far cantare e ballare un pubblico rimasto sino alla fine, nonostante le quasi 4 ore di musica che hanno seguito in piedi! Non e' cosa da poco ed e' un grosso merito che va dato a questa band fiorentina, forte anche nei brani piu' rock del repertorio Queen, come Tie you mother down: paura la base ritmica del gruppo, con la batteria picchiata da Paolo Colella in modo preciso e quadrato. La chitarra del Brian May fiorentino poi e' quanto mai sferzante: bravi davvero!
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