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Rumours |
Pubblicato il 19/02/2010 alle 13:03:46 | |
Sanremo 2010: gli ospiti italiani penalizzano Jessica Brando. Ripescati Valerio Scanu ed Emanuele Filiberto
Lieve calo d'ascolto nella terza serata del Festival di Sanremo, che si mantiene comunque su livelli superiori a quello di Bonolis: i telespettatori, infatti, sono stati 10.000.005, contro i 9.417.000 di un anno fa. Lo share, invece, si ferma al 46%.
Lieve calo d'ascolto nella terza serata del Festival di Sanremo, che si mantiene comunque su livelli superiori a quello di Bonolis: i telespettatori, infatti, sono stati 10.000.005, contro i 9.417.000 di un anno fa. Lo share, invece, si ferma al 46%.
Nel 2009 la percentuale fu del 49,11%. La notizia del giorno è che il televoto ha ripescato Valerio Scanu (che a questo punto è seriamente lanciato verso la vittoria) e il trio composto da Pupo, Emanuele Filiberto e Luca Canonici. Il Principe vince quindi la sfida dialettica a distanza con Nino D’Angelo, che aveva polemizzato attaccando "Italia amore mio" («E' na chiavica») e dicendosi convinto di essere ripescato... In favore di Scanu, invece, ha giocato il buon duetto con Alessandra Amoroso, che ha conferito un valore aggiunto a "Per tutte le volte che". Ma quella di ieri è stata soprattutto la serata dei grandi ospiti italiani, che hanno omaggiato i 60 anni della kermesse. La prima ad esibirsi è Elisa, che arriva dal fondo del teatro e attacca il ritornello di “Luce” anticipando l’orchestra: passa un secondo, e il pezzo parte regolarmente. La vocalist friuliana è visibilmente emozionata, un po’ perché manca da qualche tempo dalle scene, e un po’ perché – tornando a Sanremo – non può fare a meno di rievocare la sua sensazionale vittoria di 9 anni orsono. Miss Toffoli sceglie di omaggiare Sergio Endrigo con “Canzone per te”: tecnicamente non la stona, ma la prende forse un po’ troppo alta. Il set si conclude con un medley che comprende alcuni brani dell’ultimo album “Heart”. In generale, la performance vocale di Elisa non è molto precisa. E infatti, alla fine, la Clerici stessa rivela che non c’era stato il tempo di fare le prove.
Fiorella Mannoia, più volte a Sanremo (compreso quel 1987 in cui portò “Quello che le donne non dicono”), omaggia Mina con “E se domani”. Poi presenta il suo ultimo progetto di cover d’autore in cui spicca “Estate” dei Negramaro. Anonima l’esibizione di Miguel Bosè, che canta “Non ho l’età”, con cui Gigliola Cinquetti vinse il Festival nel 1964, immedesimandosi nell’uomo maturo al quale la Cinquetti dice di non avere l’età per amarlo. Edoardo Bennato, per la prima volta sul palco di Sanremo, si presenta con un tributo a Luigi Tenco: “Ciao amore ciao”, portata dal compianto artista al Festival del 1967. “Da ragazzino mi piaceva molto questo personaggio: mi aveva colpito e avevo imparato ad amarlo”, dice Bennato, che rilegge il brano in versione rock. “Io che non vivo senza te” di Pino Donaggio rivive nell’interpretazione di Massimo Ranieri. E poi, immancabile, c’è “Perdere l’amore”, con cui l’artista partenopeo vinse il Festival nel 1988. Carmen Consoli presenta “Mandaci una cartolina”, dedicata a suo padre, e poi intona “Grazie dei fiori”, chiamando alla fine sul palco la sua interprete originale: Nilla Pizzi. A tale proposito, ci sia consentito dire che il compenso percepito dalla signora Pizzi è stato scandaloso, ma non per la sua eccessiva onerosità, quanto per l’esatto contrario: la vincitrice della prima storica edizione di Sanremo ha infatti ricevuto solo 3.000 euro.
Va bene che la Pizzi oggi ha 91 anni e non fa più dischi da tempo, ma non ci sembra moralmente giusto aver strapagato gli altri ospiti del Festival per poi lasciare le “briciole” a chi comunque, nella sua epoca, ha contribuito a fare la storia della musica italiana, oltretutto con un particolare non indifferente: sapeva cantare. E non venite a dirci che Nilla Pizzi interpretasse brani “ridicoli”, perché per giudicare un pezzo bisogna sempre ricollocarlo nel suo contesto storico, e in questo caso stiamo parlando dei “semplici” anni ’50, cioè di un periodo ben diverso da quello attuale. Tra l’altro, ieri sera l'immarcescibile Nilla ha anche intonato “Vola colomba” (vittoriosa a Sanremo 1952) in una maniera più che dignitosa. Alla sua età, non è poco. Riccardo Cocciante si cimenta con “Nel blu dipinto di blu” sbagliando qualche parola, poi tocca a “Se stiamo insieme”, con cui il cantautore trionfò nell’edizione del 1991 e con la quale – come prevedibile – si mostra molto più a suo agio. Il congedo avviene con alcuni estratti di "Notre dame de Paris" e "Giulietta e Romeo". Francesco Renga propone “La voce del silenzio” e “L’immensità”, contenute all’interno dell’ultimo cd “Orchestraevoce”, e chiude con “Angelo”, che gli regalò la vittoria nel 2005. C’è spazio ancora per un bel duetto tra Fiorella Mannoia ed Elisa sulle note di “Almeno tu nell’universo”, stupendo brano portato a Sanremo nel 1989 dall’indimenticata Mia Martini e riletto proprio da Elisa nel 2003 per la soundtrack di “Ricordati di me”.
Alle 0.17 tocca finalmente ai protagonisti di Nuova Generazione. Semplicemente assurda e penalizzante la scelta di mandare in onda le prove della canzone di Jessica Brando perché, avendo sforato oltre la mezzanotte (ed essendo la Brando minorenne), il regolamento non consente di far esibire la giovane artista. Vedere gli orchestrali suonare con felpe e jeans non era certo il massimo. Ma il problema ovviamente non è questo. La domanda che ci poniamo è: l’organizzazione non poteva fare in modo di anticipare quantomeno la performance della povera Jessica? Mah, d’altronde cosa ci vogliamo aspettare da un Festival sempre più vergognosamente bigotto: i minori magari vanno a dormire alle 4 di notte, ma su Raiuno devono andare a letto presto... Ironia della sorte, il brano della Brando (fortunatamente non eliminato) si chiama “Dove non ci sono ore”. E la polemica impazza: «Nella serata della musica italiana, i giovani, il futuro, vengono trattati come reietti. Nascosti sotto il tappeto per non disturbare la festa. Grave mancanza di rispetto per un'artista come la Brando che si aspettava l'occasione della vita». Così il presidente della Fimi, Enzo Mazza. Oggi, durante il consueto Question Time con i giornalisti, è stato annunciato che se stasera la Brando dovesse vincere nella sua categoria, ritirerà il premio domani, in quanto anche questa volta si sforerebbe l'orario consentito. Passa anche Tony Maiello (X Factor). Eliminati La fame di Camilla, che ricordiamo per aver vinto l’Arè Rock Festival, Nicolas Bonazzi e Romeus.
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