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Editoriale |
Pubblicato il 14/05/2005 alle 17:39:29 | |
La Siae risponde per le rime ai discografici
Dopo le dichiarazioni del direttore generale Enzo Mazza della FIMI, subito arrivano le precisazioni della Siae, scritto firmato dal Direttore Generale Gianni Profita. Nel frattempo si fanno sentire anche quelli di Demo della RAI...
Dopo le dichiarazioni del direttore generale Enzo Mazza della FIMI, subito arrivano le precisazioni della Siae, con uno scritto firmato dal Direttore Generale Gianni Profita. Nel frattempo si fanno sentire anche quelli di Demo della RAI...
Andiamo con ordine....
1) Sul quotidiano economico Antonio Ranalli intervista Enzo Mazza della FIMI, la Federazione che riunisce le maggiori case discografiche italiane. Anche alla luce degli ultimissimi fatti (alcune etichette hanno abbandonato questa Federazione), l'intervista suscita diverso rumore. Se volete leggerla, vi bastera' cliccare sul link che trovate alla fine di questo articolo...
2) La SIAE (quanto mai attiva in queste ore, anche per i problemi che attraversa la sua dirigenza, nonostante le elezioni dello scorso anno) risponde con la lettera che trovate a fine scritto ....
3) Nel frattempo giunge la notizia che lo show della Rai Demo (condotto da Renato Marengo e Michael Pergolani) mantiene buoni risultati negli ascolti, tagliando l'impensabile e prestigioso traguardo delle mille puntate.
Ma perche' e' importante sottolineare ed enfatizzare questo successo radiofonico? Semplicemente perche' anche Demo sta mostrando la dignita' ed originalita' delle nuove produzioni discografiche italiane: facendo cio' si fa emergere il sommerso, si valorizza chi se lo merita e si rappresenta cosi' il futuro della discografia italiana, quella che poi in gran parte andra' a collaborare con la Siae.
Diciamo che anacronisticamente le band di Demo vanno alla grande, in un momento in cui la discografia ufficiale sembra statica e con il boccaglio dell'ossigeno. Chi non e' addentro a queste cose, puo' trovare quest'ultima frase contorta e piena di contraddizioni: non lo e' e nasconde quella che puo' essere una soluzione al problema... bastera' che le major escano (con il capo coperto di cenere) dai loro palazzi dorati e dal loro modus operandi anacronistico (ora che non ci sono piu' le vacche grasse...) e comincino a frequentare tutti i tipi di operatori che fortunatamente popolano ancora il mondo discografico italiano, ufficiale e non.
In attesa di un tuo personale riscontro, buona lettura con lo scritto di cui ti parlavo qualche minuto fa...
Art.189 legge sul diritto d’autore
Siae: legittima l’esclusiva
Ho letto su “Italia Oggi” di ieri 10 maggio, che la Fimi ha chiesto di “porre fine all’esclusiva della SIAE nella gestione dei diritti d’autore prevista dall’art.180 della legge sul diritto d’autore”. Premesso che non è chiaro a quali “dubbi sollevati dalla Commission europea” la richiesta possa far seguito, vorrei precisare che in tutta Europa e nel mondo esistono Società d’Autori che, nei rispettivi settori artistici (musica, letteratura, teatro ecc.), svolgono in esclusiva l’attività di intermediazione dei diritti economici degli autori ed editori. A questo proposito è opportuno rilevare che a Madrid, dove mi trovo e dove oggi, 11 maggio, si conclude il IV Incontro Internazionale per la diversità culturale, è giunta chiara la riaffermazione (da parte dei rappresentanti delle organizzazioni culturali di oltre 60 Paesi) della specificità nazionali delle rispettive legislazioni sul diritto d’autore.
In Italia la disciplina legislativa che riguarda la SIAE è stata più volte valutata e ritenuta legittima dalla Corte Costituzionale ed anche dall’Autorità Antitrust.
Il ruolo della SIAE è fondamentale per la tutela dei titolari dei diritti d’autore in Italia e nel mondo, anche in forza dei contratti di reciproca rappresentanza che, da molti anni, intercorrono con le Società di Autori estere e che assicurano la possibilità di un’efficace tutela del diritto d’autore a livello mondiale.
Gianni Profita
Direttore Generale della Siae
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