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Pubblicato il 14/02/2013 alle 01:50:31 | |
Nella seconda serata di Sanremo 2013 regalano emozioni Simone Cristicchi, Malika Ayane, Beppe Fiorello. Standing ovation per Asaf Avidan e tra i giovani colpisce Renzo Rubino
Dopo l'ottimo share riportato, la seconda serata si apre con Beppe Fiorello che presenta la sua fiction televisiva su Domenico Modugno e una trilogia di successi del grande cantautore. Momento di grande intensita' accolto da applausi calorosi.
Dopo l'ottimo share riportato, la seconda serata si apre con Beppe Fiorello che presenta la sua fiction televisiva su Domenico Modugno e una trilogia di successi del grande cantautore. Momento di grande intensita' accolto da applausi calorosi.
Attesissima la partecipazione della modella israeliana Bar Refaeli e si dà inizio alla gara con i big che presentano i loro due brani. Ma Beppe Fiorello ci emoziona con la sua interpretazione di Tu si na cosa grande, Cosa sono le nuvole, Vecchio frac....
Sono i Modà a rompere il ghiaccio con “Se si potesse non morire”, tipico del loro stile capace di catturare l’ascoltatore, che ha la meglio su "Come l’acqua dentro il mare" dedicata dal leader Kekko alla figlia appena nata, meno incisiva.
Splendida “Mi manchi” di Simone Cristicchi, una canzone d’amore dal testo poetico, quasi una filastrocca, dalla costruzione musicale molto articolata, interpretata in maniera appassionata ma clamorosamente non passa perché le giurie scelgono l’ironica “La prima volta” che affronta il tema della morte.
E’ il momento di Carla Bruni, in veste di cantante, a presentare un estratto del suo quarto album, in uscita ad aprile, “Little French song”, un brano trascurabile ma che potrebbe vincere, se fosse in gara, come dice la Littizzetto che non perde occasione per prenderla di mira, proponendo anche un duetto divertente e divertito voce e chitarra.
La performance di Malika Ayane è sinonimo di classe ed eleganza, riesce a fare suoi i due brani dall’inconfondibile stile del suo autore, Giuliano Sangiorgi, difficile stabilire quale sia il più bello. Lei li interpreta con bravura e dispiace di non potere risentire i brividi avuti con “Niente”,visto che proseguirà con la più sostenuta “E se poi”. Un ottimo Neri Marcorè fa da presenter, rivestendo il ruolo di Alberto Angela.
“Mamma non lo sa” degli Almamegretta ha un ritmo reggae, che fa maggiormente presa rispetto alla ballad “Onda che vai”, firmata da Federico Zampaglione, intimista e suggestiva, con Raiz al meglio della sua espressività vocale.
La canzone d’autore ritorna con Max Gazzè con “I tuoi maledettissimi impegni", un po’ deboluccia, per risalire la china notevolmente con la trascinante “Sotto casa” che guadagna meritatamente la finale, entusiasmando il pubblico presente.
Al di sotto le aspettative, la qualità delle canzoni proposte da Annalisa, proveniente dal talent "Amici”, che passa dal ritmo vivace di “Scintille” alle atmosfere soft di “Non so ballare”. Peccato per questa occasione sciupata, considerate le premesse e le capacità, anche se potrebbe avere successo con “Scintille”, soprattutto nell’air play radiofonico.
Chiudono la gara Elio e le storie tese che presentano con il loro solito spirito goliardico “Dannati forever” e “La canzone Mononota”: quest’ultima ottiene l’81% dei voti, grazie al ritmo trascinante, che ricorda altre citazioni: da “Una zebra a pois” di Lelio Luttazzi” a “Samba di una nota” di Jobim.
Grande emozione e standing ovation per Asaf Avidan, cantautore e musicista israeliano, con un capolavoro di canzone "One Day/Reckoning Song". Straordinariamente interpretata, trasmettendo un susseguirsi incalzante di stati d’animo.
Tra i Giovani spiccca Renzo Rubino con “Il postino” (Amami uomo), testo interessante sulla scelta coraggiosa di vivere un sentimento al di là delle convenzioni, e va diritto in finale con il gruppo I Blastema. Esclusi Il Cile, nonostante la sua interessante proposta e la più scontata Irene Ghiotto.
La serata termina prima del previsto per l’assenza dei Ricchi e Poveri, dovuta al grave lutto che ha colpito Franco Gatti, uno dei componenti del gruppo, per la perdita tragica e improvvisa del figlio.
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