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Recensioni
Pubblicato il 19/02/2016 alle 18:47:50
Brood of Hatred Skinless Agony (Crime Records) – Desertic Death Metal
di Emanuele Gentile
I Brood of Hatred giungono dalla disperate periferie del mondo ed esprimono una rabbia al dir poco parossistica.

I Brood of Hatred giungono dalla disperate periferie del mondo ed esprimono una rabbia al dir poco parossistica.

Non deve essere facile essere un gruppo Heavy Metal in un paese arabo e musulmano. In certi paesi – vedasi Iran – bisogna nascondersi onde evitare pesanti conseguenze. Per certi versi suonare Heavy Metal in quei paesi comporta una sorta di apartheid automatico e feroce.

Oggi vi presentiamo i tunisini Brood of Hatred. Un gruppo che in poco più di sei anni ha già al proprio attivo un discreto curriculum. Infatti, la band nasce nel 2010 come semplice one man band ad opera del cantante e bassista Mohamed Melki. Solo in seguito diventa un gruppo vero e proprio. La line-up, oltre al succitato cantante/bassista, è composta da:

Youssef Aouadi (batteria);
Jon Periera (chitarra);
Mohamed Bouchir (chitarra).

Quattro anni fa il debutto con l’EP “New Order of Intelligence” seguito lo stesso anno da un singolo e dal video di “Skinless Agony” del 2013. Vegono messi sotto contratto dalla indie norvegese Crime Records per i cui tipi alla fine del 2014 viene pubblicato “Skinless Agony”.

Loro suonano un Death Metal di impatto. Crudo. Violento. Estremamente elettrico. Lo spazio per arrangiamenti complessi ed aperture melodiche non ci sono. E’ un sound che non intende lasciare prigionieri. Le coordinate del sound vanno rintracciate in Loudblast, il sacro trio olandese del Death Metal (Pestilence, Sinister e Asphyx) nonché riletture della grande tradizione scandinava. Entombed e Dismember su tutte.

Nonostante un così stretto ambito musicale di riferimento i Brood of Hatred convincono perché rendono efficace un sound tetragono ed imprimono una ritmica adrenalinica davvero ragguardevole. A questo punto li attendiamo alla prossima prova discografica.

Tracks-list:

"Deconstruction";
"The mind that Emerged";
"Technological Genocide";
"Cacophony In The Creation";
"The singularity is near";
"Skinless Agony";
"Predestined Suicide";
"Obsession";
"Disbelief Grows".

Crediti fotografici: La copertina mi è stata inviata dal gruppo.





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